Trasferire il conto corrente: per i ritardi c'è un indennizzo. Ecco quanto ti spetta

Hai chiesto di trasferire il conto corrente? Secondo la legge la banca deve impiegare al massimo 12 giorni lavorativi, altrimenti deve pagare un indennizzo per ogni giorno di ritardo. Ti calcoliamo l'importo esatto da dover richiedere.
Al nostro conto corrente non siamo legati a vita. Se ad esempio leggendo l'estrattoconto con il riepilogo delle spese ci accorgiamo che stiamo pagando per servizi che non usiamo o un canone troppo alto, allora possimo decidere di "trasferire" il nostro conto corrente presso un'altra banca che ci offre magari condizioni migliori. Ormai dal 2017, infatti, esistono regole sulla portabilità del conto corrente e dei conti di pagamento che prevedono una procedura semplice e rapida per il trasferimento dei servizi di pagamento e della giacenza del conto e quindi la sua chiusura.
In pratica l’iter deve concludersi entro 12 giorni lavorativi dalla data in cui hai firmato il modulo di autorizzazione nella nuova banca per avviare la portabilità. Peccato ci siano ancora tante lungaggini. Ma cosa fare se dopo i canonici 12 giorni il tuo conto non è ancora stato trasferito? la legge ti permette di chiedere un indennizzo. Vediamo in che modo e come si calcola.
Cosa fare se la banca ritarda
Se la banca ritarda fai valere i tuoi diritti, chiedendo l’indennizzo previsto dalla legge nel caso in cui non sia stato possibile fare la portabilità e si impieghi più di 12 giorni lavorativi per completare il trasferimento del conto. La legge prevede che in questi casi spetti al correntista un indennizzo pari a una cifra fissa di 40 euro cui si aggiunge una somma variabile data dal prodotto della giacenza del conto da trasferire nel momento della richiesta, dei giorni di ritardo e del tasso massimo ai fini dell’usura in vigore al momento della richiesta di portabilità.
Ti aiutiamo a calcolare quanto puoi chiedere
Chiama i nostri esperti della nostra consulenza economica allo 02 6961580 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13: ti aiuteranno a calcolare l'indennizzo esatto da richiedere alla banca. Ti forniranno inoltre un modello di lettera che dovrai inviare al tuo istituto di credito. La banca deve rispondere entro 60 giorni dal ricevimento della lettera; se non lo fa o dà una risposta non soddisfacente puoi fare ricorso all’Arbitro bancario e finanziario. Ti conviene richiedere il calcolo alla chiusura definitiva del vecchio conto, o, se non hai chiesto la chiusura, quando sono stati trasferiti i servizi di pagamento: solo così sapremo indicarti la cifra esatta.
Portabilità: 10 risposte ai dubbi più frequenti
Certo, la chiusura del conto non è automatica. La legge prevede che il correntista debba, se lo desidera, chiedere espressamente nel modulo di autorizzazione anche il trasferimento della giacenza e quindi la chiusura del conto. Altrimenti può solo trasferire gli addebiti e gli altri servizi di pagamento, anche solo alcuni. In questo caso ovviamente il vecchio conto rimarrà aperto.
La banca non procederà alla chiusura se c’è un conto titoli abbinato al conto corrente di cui si chiede la portabilità, perché manca ancora un decreto del Ministero dell’Economia che disciplini modalità e tempi per il trasferimento del conto titoli. Dunque bisogna chiedere la portabilità dei servizi di pagamento sul conto nella nuova banca (che deve avvenire in 12 giorni lavorativi dalla richiesta) quindi si deve procedere all’apertura di un conto titoli nella nuova banca abbinato al nuovo conto corrente. Si deve tornare nella vecchia banca e qui fare richiesta di chiusura del conto titoli e del conto corrente. Prima della chiusura del deposito i titoli saranno trasferiti nel conto titoli aperto nella nuova banca (e i tempi purtroppo possono essere lunghi). Solo dopo il trasferimento ci sarà la chiusura del conto titoli originario e del conto corrente nella vecchia banca.
No, la legge dice chiaramente che il trasferimento del conto non può essere legato alla restituzione da parte del cliente di carte, assegni o altri strumenti di pagamento legati al vecchio conto. Tali strumenti cessano automaticamente nel momento del completamento del trasferimento. (Comma 9 Art. 126-quinquiesdecies del TUB dlgs 385/93).
Se ci sono obblighi pendenti, come può essere un rosso sul conto corrente, non si può procedere alla chiusura del conto (sarai informato in questo caso dalla vecchia banca). Però, è possibile il trasferimento degli addebiti e degli altri servizi di pagamento.
Per legge non ci sono differenze sui servizi di pagamento abbinati al conto corrente. Banca d’Italia, nella sezione del sito dedicata alla portabilità del conto, dice che non vale per le domiciliazioni Telepass. Ma non c’è una disposizione di legge in tal senso. Si dovrebbe poter chiedere nel modulo anche il trasferimento delle domiciliazioni del Telepass. E quindi applicare la portabilità. Se non sono rispettati i 12 giorni lavorativi ci sono gli estremi per chiedere un indennizzo.
Perché si possa parlare di portabilità riuscita è necessario che tutte le richieste fatte dal cliente nel modulo di autorizzazione siano state soddisfatte. Dunque se solo alcuni servizi di pagamento sono stati effettuati e non altri si può chiedere l’indennizzo.
La parte variabile dell’indennizzo secondo la legge va calcolata sulla disponibilità del conto al momento della richiesta. (Comma 2 Art. 126-septiesdecies dlgs 385/93).
Per il conto in rosso ovviamente il correntista dovrà prima coprirlo. Per il resto la banca applicherà la procedura tradizionale rispettando i tempi massimi di chiusura indicati nei foglietti informativi. Se supera questi termini nella chiusura il correntista ha la possibilità di chiedere un risarcimento dei danni subiti per le lungaggini (ad esempio pagamento per lungo tempo di un doppio canone di conto, etc). Non si tratta però di un indennizzo quasi “automatico” come invece accade in caso di ritardi per la portabilità.
La portabilità può anche riguardare solo una parte dei pagamenti presenti sul conto di origine ovviamente se non lo si chiude. Quindi il pagamento del mutuo può anche non essere trasferito se il conto di origine resta aperto, con l’accortezza ovviamente di avere ogni mese la disponibilità per il pagamento della rata del mutuo. L’addebito della rata di un mutuo erogato dalla banca che si lascia può essere tranquillamente trasferito con la portabilità, senza problemi per il mutuo. Bisogna considerare il costo dell’addebito della rata del mutuo su banca diversa da quella che lo ha concesso. Spesso c’è un costo che bisogna considerare nella valutazione economica del nuovo conto corrente. Se usi il nostro servizio di comparazione hai la possibilità di indicare anche questa operazione.
In questo caso si tratta di assegno emesso senza autorizzazione e quindi si rischia il protesto.
Più semplice confrontare i conti correnti
Già dal 2018 sono state introdotte alcune regole anche sul fronte della trasparenza dei costi e quindi della comparabilità dei prodotti. E' stato infatti introdotto un sistema di comparazione universale attraverso il quale gli operatori devono partecipare obbligatoriamente a uno o più siti web costituiti da associazioni di categoria o da associazioni di consumatori. Uno di questi siti è proprio quello del nostro comparatore di conti correnti, sul quale è possibile valutare i costi dei conti e confrontare le diverse offerte sul mercato.