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Conti correnti a costo zero? Sono sempre meno. Anche Fineco e WebSella introducono il canone

Fineco cambia le condizioni del conto che da gratuito ora prevede un canone mensile. La stessa cosa farà WebSella tra fine marzo e inizio aprile. Le banche però possono modificare le condizioni economiche dei conti solo se esiste un giustificato motivo. Scopri le ragioni dell’aumento e cosa puoi fare per tutelarti.

05 febbraio 2020
ano che usa calcolatrice

Il 2020 si apre con nuovi aumenti nei conti correnti, in particolar modo per i conti correnti online. Sono sempre di più le banche che passano dal conto corrente a costo zero a fare pagare un canone mensile. Il primo febbraio 2020 partono gli aumenti relativi al Conto Fineco. A seguire, tra fine marzo e inizio aprile, anche quelli di WebSella. Due conti online che non saranno più gratui

Le banche possono aumentare i costi dei loro prodotti?

La risposta è sì, ma soltanto se rispettano determinate condizioni elencate dall’articolo 118 del TUB (dlgs 385 del 1993). In particolare, l’articolo dà la possibilità agli operatori di modificare le condizioni economiche nei rapporti a tempo indeterminato, come il conto corrente, solo se sussiste un giustificato motivo.

Per farlo la banca deve inviare una comunicazione personale in modalità cartacea o e-mail, a seconda della scelta del cliente, con un preavviso di almeno due mesi. In questi due mesi il cliente ha diritto di recedere dal rapporto alle vecchie condizioni. La modifica è efficace solo se si rispettano le indicazioni dell’articolo 118 del TUB. Nel caso delle modifiche di Fineco e WebSella sono rispettate tempistiche e modalità di comunicazione ma sorge qualche dubbio sui giustificati motivi della modifica. Deve infatti trattarsi di motivi dettagliati e strettamente correlati alla modifica che si sta proponendo.

Fineco, scopri le modifiche e le ragioni dell’aumento

La modifica consiste, dall’1 febbraio 2020, nell’aumento del canone mensile del Conto corrente Fineco da zero a 3,95 euro al mese. Sono previste esenzioni e sconti sul canone mensile: l’aumento non ci sarà per Clienti Private, correntisti Fineco con mutuo Fineco addebitato sul conto, conti con fido su pegno, conti Plus, Star e Advice, conti intestati a giovani entro i 28 anni di età. Inoltre, per tutto il 2020, il canone sarà comunque gratuito per chi ha aperto il rapporto nel periodo 1 ottobre 2019-31 gennaio 2020 (quindi per i nuovi correntisti).

Ci sono poi sconti di un euro sul canone mensile, fino ad un massimo di 3,95 euro, se nel mese si è realizzata una di queste situazioni: per ogni 10.000 euro del saldo finale del mese dedicato al risparmio gestito (Fondi comuni d’investimento, Sicav, Gestioni Patrimoniali, Assicurazioni), per ogni 20.000 euro del saldo finale del mese dedicato al risparmio amministrato (es. obbligazioni, azioni, ETF, ETC, Warrants), per l’accredito della pensione o dello stipendio, per l’addebito della rata di un prestito Fineco, se c’è collegato un fondo pensione, per ogni ordine eseguito di trading nel mese, per l’addebito del premio polizza salute.

Fineco giustifica l’aumento con due motivazioni:

  • aumento di 3,15 euro del canone mensile dovuto al fatto che il tasso Euribor 1 mese è divenuto negativo da marzo 2015. Visto i tassi negativi di mercato la banca si vede costretta ad aumentare il canone mensile. Ma come l’Euribor negativo possa avere effetto su un conto corrente che da sempre non riconosce interessi sulle giacenze non è comprensibile. Il legame diretto tra causa ed effetto non c’è, a nostro avviso non si può parlare di giustificato motivo; 
  • aumento di 0,80 euro del canone mensile dovuto ai maggiori contributi della banca al Fondo interbancario di tutela dei depositi.  Ricordiamo che una banca per poter operare deve ovviamente garantire la sicurezza dei depositi entro 100.000 euro per depositante attraverso i suoi contributi annui al FITD.

È assurdo scaricare i costi di gestione operativa unicamente sui correntisti senza alcuna ripercussione invece su altri elementi di bilancio della banca. Anche in questo caso il legame diretto tra l’aumento del canone mensile e la causa è davvero labile.

Infine, altra cosa strana è il fatto che alcune categorie di correntisti siano esclusi dalla misura, cosa già criticata da Banca d’Italia nella sua comunicazione al mercato di marzo 2017.

Web Sella, scopri le modifiche e le ragioni dell’aumento

A partire dal 20 marzo 2020 il conto Websella non sarà più gratuito, avrà un canone annuo di 8 euro. Il motivo? I contributi della banca al FITD per 6,3 milioni di euro. Una motivazione davvero strana, si tratta infatti di contributi che la banca deve versare per la sua tipica attività bancaria e che è strano siano interamente scaricati sui clienti.

Anche le carte di credito abbinate subiranno degli aumenti. In particolar modo il canone annuo a partire dal secondo anno di possesso sarà dal primo aprile 2020 di 41 euro e saranno eliminati gli sconti prima concessi a chi facevano un certo ammontare di pagamenti con la carta, per cui il canone che prima era di 31 euro diventava 15,5 euro per spending annuo compreso tra 5000 euro e 7000 euro e zero per spending annuo superiore ai 7000 euro.

Motivo: gli investimenti fatti dalla banca per la sicurezza (sms di conferma e strong authentication) oltre che la riduzione delle commissioni interbancarie imposte dal Regolamento UE 751 del 2015.

Anche in questo caso è assurdo scaricare sui clienti i costi di adempimenti di legge che aumentano la sicurezza delle transazioni di cui la banca è responsabile ed ancora di più non c’è alcun legame diretto tra commissioni interbancarie più basse (pagate dagli esercenti) e costo delle carte di credito.

Cosa puoi fare di fronte agli aumenti?

La prima cosa che puoi fare è cercare dei prodotti più convenienti sul mercato attraverso il nostro servizio di comparazione online. Se sul conto Fineco accrediti il tuo stipendio o la tua pensione, comunque pagheresti il conto per il solo canone annuo ben 35,40 euro l’anno. Senza l’accredito il costo arriva addirittura a 47,40 euro l’anno (solo per il canone). Sul mercato ci sono offerte migliori, lo stesso ragionamento vale per il conto Web Sella. Così come, dopo la variazione, ci sono carte di credito più convenienti anche non legate ad un conto corrente. Se recedi dalla carta nel corso dell’anno puoi anche ottenere il rimborso di parte del canone già pagato.

L’iniziativa di Altroconsumo di fronte agli aumenti del canone mensile

A nostro avviso ci sono anche gli estremi per protestare, perché manca il giustificato motivo e quindi la modifica non può essere efficace. Si procede con un reclamo per iscritto a Fineco o a WebSella affermando che la modifica proposta non soddisfa i requisiti dell’articolo 118 del TUB e quindi il giustificato motivo e che quindi è inefficace. Le banche devono dare risposta entro 30 giorni dal ricevimento: in caso di mancata risposta o risposta insoddisfacente si può fare ricorso all’Arbitro bancario e finanziario. Il ricorso costa 20 euro che ti saranno restituiti se è accolto anche solo in parte. Inoltre, in caso di vittoria Fineco o WebSella dovrà pagare all’Arbitro anche 200 euro a ricorso perso.