Conto corrente: come leggere il Riepilogo delle spese
Arriva generalmente a inizio anno e in molti lo ignorano con troppa superficialità. Ma il Riepilogo delle spese che la banca manda a chiusura dell’anno precedente è una miniera di informazioni non solo sui movimenti, ma soprattutto sulle condizioni e le spese del tuo conto corrente. Imparare a leggerlo consente di capire se è arrivato il momento di cambiare conto con uno più conveniente. Ecco come.

Se diversi anni fa hai scelto di aprire un conto corrente a condizioni vantaggiose, oggi potresti scoprire che non è più così conveniente e che potrebbe valere la pena rivolgersi a un’altra banca. Ma come si fa a capire se le condizioni sono cambiate in questi anni e se stai pagando costi per cose che non ti servono?
Uno strumento c’è, ma in molti (quando arriva per posta o per email) non lo guardano neppure, spesso spaventati dalla complessità e dalla poca comprensibilità delle informazioni riportate. Si tratta del Riepilogo annuale delle spese, un documento che ci arriva subito dopo la conclusione dell’anno e che riporta movimenti, spese e condizioni riguardanti il nostro conto corrente durante l’anno appena concluso. Una miniera di informazioni utili che, se sappiamo dove guardare, può aiutarci a capire se è il momento di trovare un conto corrente più vantaggioso.
Il “Riepilogo delle spese”: come è fatto
L’inizio dell’anno è il momento giusto per valutare la convenienza del tuo conto, anche perché, insieme all’estratto conto di fine anno, ogni correntista riceve il “Riepilogo delle spese”, un documento previsto dalle norme di trasparenza di Banca d’Italia che riporta:
- tutte le spese sostenute dal consumatore nell’anno, differenziate per tipologie e numerosità;
- il costo totale delle spese ed il numero totale di operazioni fatte nell’anno;
- in caso di rosso di conto corrente, il tasso di interesse debitore applicato e l'importo totale degli interessi addebitati nell’anno;
- il tasso di interesse applicato alle giacenze del conto e l'importo totale degli interessi maturati nel periodo di riferimento.
Grazie a questo documento, si ottiene il costo totale del rapporto a cui è da aggiungere l’imposta di bollo di 34,20 euro che la banca addebita nel caso in cui la giacenza media di ogni periodo superi i 5.000 euro.
Oltre a ciò, il Riepilogo delle spese aiuta a capire che tipo di operazioni si fanno sul conto corrente e con che frequenza, come, ad esempio, bonifici, addebiti diretti, prelievi di contante atm, e altro: informazioni importanti per definire che tipo di profilo di correntista si è e quante operazioni si fanno in un anno.
Infine, essendo a conoscenza del numero di operazioni complessive che si fanno in un anno, si può anche individuare sui foglietti informativi delle banche il profilo tipo di correntista e il suo costo totale e quindi fare confronti.
Come leggere il riepilogo delle spese
Il Riepilogo Spese annue è quindi un documento che riepiloga le voci di spesa relative all'operatività del proprio rapporto di conto corrente e dei servizi ad esso collegati.
Per capire meglio come si deve interpretare correttamente il documento, abbiamo predisposto un esempio di Riepilogo delle spese analizzando passo passo la situazione di questo “corrntista immaginario”.
Dal Riepilogo spese dell’esempio esempio, il nostro correntista risulta aver fatto nell’anno 31 spese di scrittura, 12 prelievi contante da altre banche, 57 ricariche per prepagate, 13 accrediti stipendio, 8 bonifici verso altre banche e 2 bonifici istantanei.
Le operazioni effettuate sono state 180, per un costo complessivo di 45 euro. Non è mai andato in rosso e non ha ricevuto alcun interesse sulle giacenze.
Il suo profilo tipo di riferimento di Banca d’Italia è una famiglia con operatività bassa che per la sua banca ha un ICC di zero e non i 45 euro da lui pagati nell’anno.
La sua situazione sarebbe quindi da rivedere: il suo prodotto, rispetto ad altri offerti dalla banca, ha un costo molto più alto (45 euro rispetto a zero). Per fare una prova, abbiamo inserito il profilo del correntista nel nostro servizio di comparazione online e il miglior prodotto per lui è risultato essere Ing Conto corrente Arancio (modulo zero vincoli): costa allo stesso modo zero.
Le condizioni possono cambiare nel tempo
La banca può fare delle modifiche unilaterali delle condizioni, rispettando una specifica procedura prevista dall’articolo 118 del Tub, il testo unico bancario:
- Le modifiche unilaterali devono essere comunicate personalmente ad ogni cliente: la comunicazione può essere cartacea o online a seconda delle indicazioni del cliente. Se online, di solito, tale comunicazione si trova nella sezione documenti dell’home banking.
- Le modifiche unilaterali devono essere giustificate in maniera dettagliata, in modo che il cliente possa valutare se la modifica sia adeguata rispetto al motivo del cambiamento.
- Le modifiche devono essere comunicate ad ogni cliente con un preavviso di almeno 2 mesi rispetto al loro inizio e in questo periodo il correntista avrà la possibilità di chiudere il conto alle vecchie condizioni.
Dunque, anche il prodotto che presentava le migliori condizioni, nel corso del tempo può in realtà diventare molto più costoso rispetto ad altri prodotti presenti sul mercato. Periodicamente è opportuno valutare quanto costa effettivamente il vostro conto corrente.
Come cambiare banca
Per chiudere il conto corrente nella vecchia banca ed aprirne uno nuovo si può usare la portabilità del conto come spiegato qui. Secondo una legge della banca, entrata in vigore il 14 giugno 2017, è prevista una procedura semplice e rapida per il trasferimento dei servizi di pagamento e della giacenza del conto e quindi la sua chiusura. L’iter deve infatti concludersi entro 12 giorni lavorativi dalla data in cui il cliente ha firmato il modulo di autorizzazione nella nuova banca per avviare la portabilità.
Se ci sono ritardi, la legge prevede che in questi casi spetti al correntista un indennizzo pari a una cifra fissa di 40 euro cui si aggiunge una somma variabile data dal prodotto della giacenza del conto da trasferire nel momento della richiesta, dei giorni di ritardo e del tasso massimo ai fini dell’usura in vigore al momento della richiesta di portabilità.