Tamponi e mascherine: si possono detrarre dal 730. Ecco come fare
Potremmo definirlo una sorta di "bonus tamponi e mascherine". Sì, perché non tutti sanno che le spese per farne uno rapido in farmacia o acquistare antigenici faidate e mascherine si possono portare in detrazione col 730 dell'anno prossimo: si recupera il 19% anche su quelli dei familiari a carico. Ma a seconda dei casi, occorre seguire una trafila diversa per ottenere la detrazione. Ecco caso per caso come fare.
- contributo tecnico di
- Tatiana Oneta
- di
- Luca Cartapatti

Con la corsa ai tamponi per partire per le vacanze e i continui richiami all’utilizzo della mascherina, tanti italiani stanno “investendo” veri e propri tesoretti nell’acquisto di questi beni che da due anni sono diventati purtroppo di prima necessità.
Fortunatamente se in fase di acquisto facciamo tutto quanto prescritto dalla legge il Fisco ci riconosce un piccolo contributo, pari al 19% della spesa sostenuta, che si recupera con la prossima dichiarazione dei redditi insieme alle spese mediche: ad esempio un tampone fatto oggi si potrà portare in detrazione con il 730 del prossimo anno. Ricordiamo che dal totale delle spese mediche sostenute si toglie una franchigia di 129,11 euro e si recupera il 19% della spesa comprese quelle che riguardano i familiari a carico.
Detrarre tamponi e mascherine caso per caso
Tuttavia i dubbi su come ottenere la detrazione sono tanti e spesso variano da situazione a situazione. Ad esempio, se faccio un tampone rapido in farmacia e ho pagato con carta di credito, cosa devo fare per ottenere la detrazione? E se ho pagato invece in contanti, cambia qualcosa? Si possono detrarre anche i tamponi faidate? E quelli acquistati online?E come si detraggono le mascherine? Solo le Ffp2 o anche le chirurgiche? Vediamo caso per caso come ci si deve comportare nel conservare i documenti fino al prossimo anno quando saranno da utilizzare per fare il 730, nell’attesa che parta la lotteria istantanea degli scontrini per le spese mediche.
Torna all'inizioTampone in farmacia pagato con carta
I tamponi molecolari o antigenici e i test per la rilevazione del Covid eseguiti presso laboratori pubblici o privati sono detraibili come gli esami del sangue, quindi vanno pagati con mezzi tracciabili solo se il centro cui ci si rivolge è privato. Se si va in ospedale è possibile pagare in contanti.
Se il tampone antigenico viene fatto in farmacia invece, le spese sono detraibili solo se la farmacia opera in convenzione con il SSN, non rileva che si paghi in contanti o con mezzi tracciabili. L’importante è che sulla documentazione di spesa che ci viene rilasciata, oltre al codice fiscale, sia indicata una dicitura tipo “esecuzione prestazione di servizio tampone antigenico per la diagnosi del Covid-19” o simili oppure l’indicazione dei codici univoci 983172483 o 983172420 che si riferiscono all’esecuzione del tampone per i maggiorenni o i minorenni.
Torna all'inizioTampone in farmacia pagato in contanti
In caso di pagamento in contanti non si perde la detrazione se la farmacia opera in convenzione con il SSN.
Torna all'inizioTampone faidate acquistato in farmacia
I tamponi antigenici acquistati in farmacia devono esser indicati nello scontrino parlante come dispositivi medici a marcatura CE insieme al codice fiscale di chi sta acquistando. L’indicazione del tampone con una dicitura generica di “dispositivo medico” non permette la detrazione dello stesso, mentre è valida la dicitura AD. Non rileva il tipo di pagamento utilizzato.
Torna all'inizioTampone faidate acquistato online
In questo caso la questione si complica, infatti, sicuramente l’acquisto online, se non viene fatto presso una farmacia che opera via web, non viene trasmesso al sistema tessera sanitaria per la sua tracciabilità, pertanto non può indicare il codice AD che abbiamo visto prima.
Pertanto, occorre sicuramente pagare con mezzi tracciabili e non utilizzare il contante, far indicare il proprio codice fiscale nel documento d’acquisto e conservare a corredo di ogni prodotto la documentazione dalla quale risulti che il tampone abbia la marcatura CE e la conformità alla normativa europea (foglietto illustrativo, scatola…).
Torna all'inizioMascherine acquistate in farmacia e online
Le mascherine sono dispositivi medici e a prescindere dal fatto che siano quelle chirurgiche o le FFp2/FFp3 sono detraibili se documentate correttamente. In particolare, il documento d’acquisto, oltre il codice fiscale di chi compra deve indicare che si tratta di un dispositivo medico marcato CE. Per gli acquisti in farmacia non ci sono problemi, perché come abbiamo visto lo scontrino parlante rilasciato dal farmacista dovrebbe documentare quanto necessario ai fini della detrazione, se acquistate online occorre innanzitutto pagare con mezzi tracciabili (niente contrassegno) e chiedere che il documento di spesa contenga le stesse diciture previste per le farmacie. Per le mascherine purtroppo non è possibile documentare l’acquisto di un dispositivo medico tramite la confezione.
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