Tende da sole: come come pagarle la metà con il bonus 2024
Lo sai che è possibile pagare la metà l'acquisto e l'installazione delle tende da sole per terrazzi e balconi? Non si tratta di un vero e proprio bonus ma di una detrazione in dichiarazione dei redditi. Ecco come funziona, chi ne ha diritto, come si ottiene e quali documenti servono.

Chi ha avuto l'opportunità di far rientrare l'acquisto e l'installazione di tende da sole per terrazzi e balconi come lavoro "trainato" del superbonus del 110% ha avuto la possibilità di detrarre totalmente il costo o magari ha potuto non pagare nulla ottenendo direttamente lo sconto diretto in fattura. Da febbraio 2023, però, la cessione del credito (ovvero lo sconto in fattura) non si può più richiedere cessione del credito (ovvero lo sconto in fattura) non si può più richiedere e il Superbonus è sceso al 70%: una cosa che ha reso il superbonus molto meno conveniente, soprattutto per i grossi lavori "trainanti" come il cappotto o la sostituzione della caldaia condominiale.
Tuttavia, anche per chi non intende avviare i lavori del superbonus, esiste la possibilità di sostituire le tende da balcone pagandole solo la metà. Molti parlano di un Bonus tende, ma a ben vedere non si tratta di un vero e proprio bonus: questa possibilità fa parte in realtà dei lavori agevolati con l’Ecobonus che prevede una detrazione da indicare in dichiarazione dei redditi (ovviamente quella del prossimo anno per i lavori fatto oggi) pari al 50% della spesa sostenuta. Vediamo meglio come funziona.
Cos’è il bonus tende da sole
Si tratta di una detrazione del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari e le chiusure tecniche mobili oscuranti, montate in modo fisso all’involucro edilizio o ai suoi componenti. Possono essere installate all’interno, all’esterno o integrate alla superficie vetrata. La spesa massima ammessa alla detrazione è di 120.000 euro.
Le schermature:
- devono essere a protezione di una superficie vetrata e applicate all’interno, all’esterno o integrate alla stessa;
- non devono essere liberamente montabili e smontabili dall’utente;
- possono essere in combinazioni con vetrate o autonome (aggettanti);
- devono essere mobili;
- devono essere schermature “tecniche”;
- per le chiusure oscuranti (persiane, veneziane, tapparelle, ecc.), vengono considerati validi tutti gli orientamenti;
- per le schermature non in combinazione con vetrate (tende da sole, veneziane, tende a rullo, tende a bracci), vengono escluse quelle con orientamento a nord, nord-est e nord-ovest;
- devono possedere un valore del fattore di trasmissione solare totale accoppiato al tipo di vetro della superficie vetrata protetta inferiore o uguale a 0,35 valutato con riferimento al vetro tipo C secondo la norma UNI EN 14501.
Sono detraibili sia la fornitura e la posa in opera delle varie tipologie di schermature che le opere anche murarie eventualmente necessarie per la posa in opera e lo smontaggio e dismissione dei sistemi precedenti.
Chi ne ha diritto
L’agevolazione spetta ai residenti e non residenti, titolari di qualsiasi tipologia di reddito. Rientrano tra i beneficiari le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, le società semplici, le associazioni tra professionisti e i soggetti che conseguono reddito d'impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali).
Per usufruire della detrazione si deve possedere o detenere l'immobile in base a un titolo idoneo. In particolare, la detrazione spetta ai:
- proprietari e nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento quali usufrutto, uso, abitazione o superficie;
- locatari o comodatari (previo consenso del legittimo possessore);
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali e soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari) per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
- Istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati, per le spese sostenute per interventi realizzati su immobili di loro proprietà, adibiti a edilizia residenziale pubblica.
La spesa massima detraibile è riferita all’immobile, da dividere tra gli aventi diritto in base alla quota di spesa sostenuta.
Ricorda che se si opta per questo tipo di agevolazione si può essere sottoposti a controllo (come abbiamo sottolineato anche nel nostro speciale sui rischi delle ristrutturazioni), da parte di Agenzia delle entrate o di Enea.
Come ottenere il bonus tende
Per fruire della detrazione in dichiarazione dei redditi è necessario rispettare alcune condizioni, in particolare il pagamento tramite bonifico parlante e l’invio della documentazione comprovante la spesa ad Enea.
Pagare con bonifico parlante
E’ necessario che le spese siano pagate esclusivamente con bonifico, anche postale o online, dal quale risulti:
- la causale del versamento, cioè il riferimento alla Legge 190/2014 e preferibilmente il riferimento alla fattura che si sta pagando che deve avere data antecedente a quella del bonifico;
- il codice fiscale dei beneficiari della detrazione;
- il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
Si può ottenere la detrazione anche in caso di finanziamento, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il fornitore con un bonifico bancario che riporti tutti i dati previsti (causale del versamento con indicazione degli estremi della norma agevolativa, codice fiscale del soggetto per conto del quale è eseguito il pagamento, numero di partita IVA del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato) e ne consegni una copia al contribuente. In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa è quello di effettuazione del bonifico da parte della finanziaria.
L’intestazione della fattura
Le fatture di spesa devono contenere i dati di tutti i beneficiari della detrazione. Tuttavia, se la fattura e il bonifico sono intestati a un solo comproprietario, mentre la spesa di acquisto delle tende è sostenuta da più proprietari, la detrazione spetta anche ai soggetti che non risultano indicati nei documenti, a condizione che nella fattura sia annotata la percentuale di spesa sostenuta da loro. L’annotazione deve avvenire fin dal primo anno di fruizione del beneficio, perché non è poi possibile modificarla.
L’invio dei documenti ad Enea
Entro 90 giorni dal termine dei lavori si deve inviare all’Enea la scheda descrittiva relativa agli interventi realizzati compilata dal tecnico abilitato che rilascia anche l’asseverazione della congruità dei costi e dei prezzi se richiesta dal tipo di intervento realizzato.
L’invio della documentazione deve essere effettuato in via telematica, attraverso il sito Internet https://detrazionifiscali.enea.it ottenendo la ricevuta telematica.
La data di fine lavori coincide con la data del collaudo oppure dell’attestazione della funzionalità dell’installazione o da dichiarazione del tecnico che compila la scheda descrittiva.
Scopri anche come proteggere la tua casa dal calore con le tende da sole.

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