Spese mediche: tutte le informazioni sulle detrazioni

- di
- Luca Cartapatti
- contributo tecnico di
- Tatiana Oneta
Dai farmaci agli interventi fino a prodotti come cerotti e materassi ortopedici: sono molte le spese sanitarie che possono essere detratte con la dichiarazione dei redditi. Ecco nel dettaglio quali sono e come si detraggono.
Spese mediche per i figli nel 730: come risparmiare di più
Le detrazioni per le spese mediche sostenute per il figlio spettano al genitore che lo dichiara a suo carico. In caso di detrazione del figlio al 50% tra i genitori (le spese possono essere detratte anche in percentuali diverse), basta annotare sulla documentazione la ripartizione tra madre e padre. Allo stesso modo si può, quindi, decidere di farle detrarre interamente da uno solo dei coniugi. Questa scelta è particolarmente conveniente se uno dei due genitori non ha spese mediche da detrarre per sé: infatti, lasciando quelle sostenute per il figlio interamente all'altro genitore, si sconta la franchigia di 129,11 euro una sola volta.
L'intestazione della documentazione relativa ai figli
Attenzione, però, all'intestazione della documentazione medica, perché se fatture e scontrini dei farmaci sono intestati direttamente al bambino, i genitori possono disporne liberamente nei modi appena visti, mentre se i documenti sono intestati a uno solo dei due genitori, sarà esclusivamente questi che potrà inserirli nella dichiarazione dei redditi. Se le spese sono intestate al genitore che le ha sostenute per il figlio, ma questi in corso d'anno supera i limiti per essere considerato ancora a carico, nessuno ha diritto alla detrazione. Quindi se il figlio è grande, in età lavorativa per intenderci, è sempre meglio intestare a lui la fattura di spesa.Le spese mediche per patologie esenti
Se il contribuente è affetto da patologie per le quali il SSN gli ha riconosciuto l’esenzione dal ticket, ma sostiene comunque spese sanitarie o di assistenza specifica inerenti alla patologia in strutture private non convenzionate con il SSN, deve indicarne l’importo nella colonna 1 del rigo E1.
Infatti, se queste spese, per una parte, non trovano capienza nell’imposta dovuta (cioè sono più alte dell'imposta da pagare), chi presta l'assistenza fiscale farà una segnalazione nello spazio riservato ai messaggi del prospetto di liquidazione del 730: in questo modo un familiare può inserirle nel proprio 730 al rigo E2, recuperando così la detrazione.
Per usufruire di questa possibilità non è necessario che il familiare dichiari a carico il contribuente incapiente, ma che ovviamente abbia sostenuto le spese sanitarie per lui. Tieni presente, però, che la spesa massima che puoi indicare nel rigo E2 non va oltre i 6.197,48 euro e che sulla somma dei righi E1 ed E2 incombe la franchigia di 129,11 euro di spesa indetraibile.
L'intestazione della documentazione per i soggetti affetti da patologie
I documenti giustificativi delle spese possono essere intestati indifferentemente al soggetto affetto dalla patologia o al familiare che ha sostenuto le spese. Se i documenti intestati al familiare non riportano però l’indicazione del malato a favore del quale le spese sono state sostenute, lo si deve annotare sui documenti di spesa. Per la detrazione sono necessari:
- la certificazione rilasciata dalla ASL di appartenenza che attesti la patologia;
- le fatture, ricevute fiscali e/o scontrini relative alle spese sostenute;
- la certificazione medica che attesti che le fatture, ricevute fiscali e/o scontrini fiscali sono collegati alla patologia esente oppure l’autocertificazione, anche attraverso annotazione sul documento;
- il modello 730-3 o Redditi (ex Unico) dal quale si evinca la parte di spesa che non ha trovato capienza nell’IRPEF del soggetto affetto dalla malattia o sua autocertificazione in cui dichiara di non dover presentare la dichiarazione dei redditi.