Chi scarica le spese mediche dei figli
Quando si sostengono spese mediche per i figli a carico come bisogna inserirle nella dichiarazione dei redditi? ecco come fare recuperare un po' di più col 730. Cosa sono le spese esenti e come possono esser recuperate da altri famigliari.

È una spesa detraibile, quindi recuperi il 19% delle spese sostenute che complessivamente superano la franchigia di 129,11 euro. Per ottenere la detrazione occorre pagare con mezzi di pagamento tracciabile (non sono ammessi i contanti), sono escluse da quest'obbligo solo le spese per farmaci, dispositivi medici e per prestazioni sanitarie rese da enti pubblici o convenzionati col SSN.
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Le spese mediche si indicano nel quadro E nel rigo E1 colonna 2.
Le detrazioni per le spese mediche sostenute per il figlio spettano al genitore che lo dichiara a suo carico. Infatti, nonostante l'introduzione dell'assegno unico universale per i figli fino a 21 anni abbia eliminato le detrazioni, i figli devono essere comunque indicati nel 730. In caso di detrazione del figlio al 50% tra i genitori (le spese possono essere detratte anche in percentuali diverse), basta annotare sulla documentazione la ripartizione tra madre e padre. Allo stesso modo si può, quindi, decidere di farle detrarre interamente da uno solo dei coniugi. Questa scelta è particolarmente conveniente se uno dei due genitori non ha spese mediche da detrarre per sé: infatti, lasciando quelle sostenute per il figlio interamente all'altro genitore, si sconta la franchigia di 129,11 euro una sola volta.
Come detrarre le spese mediche intestate al figlio
Attenzione, però, all'intestazione della documentazione medica, perché se fatture e scontrini dei farmaci sono intestati direttamente al bambino, i genitori possono disporne liberamente nei modi appena visti, mentre se i documenti sono intestati a uno solo dei due genitori, sarà esclusivamente questi che potrà inserirli nella dichiarazione dei redditi. Se le spese sono intestate al genitore che le ha sostenute per il figlio, ma questi in corso d'anno supera i limiti per essere considerato ancora a carico, nessuno ha diritto alla detrazione. Quindi se il figlio è grande, in età lavorativa per intenderci, è sempre meglio intestare a lui la fattura di spesa.
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Se il contribuente è affetto da patologie per le quali il SSN gli ha riconosciuto l’esenzione dal ticket, ma sostiene comunque spese sanitarie o di assistenza specifica inerenti a questa patologia in strutture private non convenzionate con il SSN, deve indicarne l’importo nella colonna 1 del rigo E1.
Infatti, se queste spese, per una parte, non trovano capienza nell’imposta dovuta (cioè sono più alte dell'imposta da pagare), chi presta l'assistenza fiscale farà una segnalazione nello spazio riservato ai messaggi del prospetto di liquidazione del 730: in questo modo un familiare può inserirle nel proprio 730 al rigo E2, recuperando così la detrazione.
Per usufruire di questa possibilità non è necessario che il familiare dichiari a carico il contribuente incapiente, ma che ovviamente abbia sostenuto le spese sanitarie per lui. Tuttavia la spesa massima da indicare nel rigo E2 non va oltre i 6.197,48 euro e sulla somma dei righi E1 ed E2 incombe la franchigia di 129,11 euro di spesa indetraibile.
L'intestazione della documentazione per i soggetti affetti da patologie
I documenti giustificativi delle spese possono essere intestati indifferentemente al soggetto affetto dalla patologia o al familiare che ha sostenuto le spese. Se i documenti intestati al familiare non riportano però l’indicazione del malato a favore del quale le spese sono state sostenute, lo si deve annotare sui documenti di spesa. Per la detrazione sono necessari:
- la certificazione rilasciata dalla ASL di appartenenza che attesti la patologia;
- le fatture, ricevute fiscali e/o scontrini relative alle spese sostenute;
- la certificazione medica che attesti che le fatture, ricevute fiscali e/o scontrini fiscali sono collegati alla patologia esente oppure l’autocertificazione, anche attraverso annotazione sul documento;
- il modello 730-3 o Redditi (ex Unico) dal quale si evinca la parte di spesa che non ha trovato capienza nell’IRPEF del soggetto affetto dalla malattia o sua autocertificazione in cui dichiara di non dover presentare la dichiarazione dei redditi.