Truffe finanziarie, un ex bancario racconta come è stato truffato col trading online in bitcoin
Come difendersi dalle sempre più diffuse truffe finanziarie? La storia di un ex bancario truffato col trading online in bitcoin ci aiuta a capire quali sono i meccanismi usati dai cybercriminali per farci mettere da parte razionalità e competenze.

Le truffe finanziarie sono sempre più sofisticate e messe in atto da vere e proprie organizzazioni criminali. Si pensa che le prede più facili siano i risparmiatori con scarsa cultura finanziaria, ma la storia di Paolo Bignami, ex bancario con 30 anni di lavoro alle spalle, dimostra che non è così.
Torna all'inizioLa testimonianza
Un annuncio su Facebook ha portato il signor Bignami a investire in bitcoin su una falsa piattaforma di trading online che ha inghiottito quasi 15mila euro dei suoi risparmi. I cybercriminali lo hanno spinto a investire 5mila euro in un'operazione a leva sul prezzo del cacao in bitcoin e per versargli sul conto corrente il presunto guadagno di 25mila euro gli hanno chiesto ben 9mila euro a titolo di commissioni e tasse. Incassati i soldi sono spariti. Il signor Bignami li ha denunciati alla guardia di finanza, ma non ha recuperato nulla. La sua testimonianza ci aiuta a capire quali sono i meccanismi usati dai truffatori per farci mettere da parte razionalità e competenze.
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Il meccanismo della truffa
I truffatori puntano su meccanismi psicologici che fanno perdere il senso della logica, la razionalità e che agiscono sul desiderio di arricchirsi rapidamente insito nella natura umana, chiamiamola anche avidità. Così succede che anche investimenti che appaiono sospetti, ma promettono di moltiplicare il denaro risultano attraenti, come ci ha raccontato più della metà degli intervistati dell'indagine sulle truffe finanziarie che abbiamo realizzato nell’ambito della nostra community ACmakers che ha coinvolto più di mille persone.
Per prevenire queste truffe è bene conoscere lo schema adottato dai cybercriminali, in particolare con il trading online.
- Alti guadagni, piccoli investimenti. La vittima viene agganciata sui social, ma anche sui siti d’incontri o al telefono da presunti broker o trader finanziari e persuasa a investire online con il versamento di una somma iniziale modesta. Il trader lo invita a registrarsi su una finta piattaforma online della società di trading dove il malcapitato vede il suo capitale crescere e a fronte di una somma modesta ottiene un guadagno elevato. Con questo "assaggio" il trader ingolosisce la vittima che abbassa la guardia dandogli fiducia finché questi lo convince a investire una cifra più consistente promettendo guadagni elevati in breve tempo purché colga l'occasione e faccia in fretta il bonifico. Il finto trader mette fretta all’investitore in modo che questi non riesca a riflettere e a fare qualche verifica.
- Se vuoi i guadagni paga le commissioni. Fatto il bonifico, il malcapitato vede il suo capitale crescere sulla finta piattaforma online della società di trading e ottiene un guadagno elevato, ma quando chiede che i soldi siano versati sul conto corrente, il trader chiede di pagare delle commissioni. Presunti "costi di sblocco" che il truffato versa convinto di recuperare capitale e guadagno realizzato. Una volta fatto il bonifico i truffatori spariscono.
- La seconda puntata della truffa. Sempre gli stessi truffatori dopo qualche mese indossano i panni dei “buoni” e contattano il truffato fingendosi funzionari di una società incaricata dall’autorità preposta (il corrispettivo della Consob negli altri Paesi) di rimborsare chi è stato truffato dalla falsa società di trading. Per avere il rimborso, però, vengono chiesti ancora soldi a titolo sempre di spese varie... Anche qui poi spariscono.
Come difendersi?
Non bisogna restare in silenzio, è importante reagire queste truffe come ha fatto il signor Bignami che ha presentato denuncia alla guardia di finanza e ha condiviso la sua esperienza, è un importante difesa che mette a disposizione della società.
Per il futuro fa anche ben sperare il recente annuncio di una collaborazione tra la Consob e Google per contrastare le frodi finanziarie online attraverso la creazione di un filtro che fermi la pubblicità delle proposte di investimento abusive prima che arrivino sui social network e sul web. Ad oggi, però, è importante prevenire queste truffe, qualche dritta da seguire:
- Diffidare di offerte di investimento che promettono rendimenti troppo alti.
- Non condividere dati bancari e credenziali di accesso con presunti broker o trader finanziari.
- Verificare che la società di trading online sia autorizzata a operare consultando il sito della Consob e della Banca d’Italia.
- Non aderire a richieste di pagamento fatte con il pretesto di sbloccare il capitale investito, è la tecnica utilizzata dai truffatori per estorcere altro denaro che non verrà mai restituito.
Se hai dubbi su un investimento puoi consultare gli esperti di Altroconsumo Investi
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