Guerra in Ucraina, cosa succede se si rinuncia a viaggiare nei paesi limitrofi
Nonostante i voli per Polonia, Romania e Ungheria siano operativi e non esistano restrizioni, molti passeggeri stanno rinunciando a viaggiare a causa della guerra in Ucraina. Cosa succede in questi casi? La possibilità di ricevere un rimborso di quanto pagato dipende da alcuni fattori, come la modalità di prenotazione e le tempistiche con cui si comunica la rinuncia.

La difficile situazione in Ucraina sta condizionando anche il mondo dei viaggi. Se da un lato mete come Russia e la stessa Ucraina sono per ora impossibili, dall'altro il problema riguarda anche chi ha prenotato un viaggio nelle zone limitrofi come Polonia, Romania e Ungheria. Cosa fare in questi casi? Al momento i voli verso queste destinazioni sono operativi e non esistono restrizioni per i viaggiatori per motivi legati al conflitto in corso. La situazione è però in continua evoluzione, per questo è difficile fare previsioni a medio o lungo termine. Il consiglio è affidarsi alle indicazioni presenti sul sito della Farnesina o sull'app Viaggiare Sicuri. Ma cosa succede se rinunci a partire? Le possibilità di rimborso nel caso in cui tu decida di non partire cambiano a seconda che tu abbia prenotato autonomamente o tramite un tour operator.
Viaggi prenotati tramite tour operator
Chi ha prenotato un pacchetto tramite un tour operator può contare su alcune garanzie in più. Nel caso in cui il viaggio venisse annullato, infatti, il consumatore ha diritto al rimborso dell'intera somma versata. Se è il viaggiatore a disdire il viaggio, per esempio per paura di spostarsi o per un nuovo aumento dei contagi, è invece previsto che si paghino le penali secondo il contratto. Ricordiamo sempre che in questi casi il tempo è importante: prima si comunica la disdetta, minore sarà la penale da pagare. Viceversa, la penale sarà più alta mano mano che ci si avvicina alla data del viaggio. In caso di disdetta per eventi eccezionali, come guerra, calamità naturali o lockdown nello Stato in cui si viaggia, il consumatore ha diritto al rimborso di quanto già versato. Tutte queste informazioni possono essere verificate al momento della stipula del contratto d'acquisto del viaggio direttamente in agenzia.
Rimborso, verifica le condizioni della tariffa
Se hai prenotato autonomamente e il tuo volo viene cancellato, secondo il Regolamento europeo 261/2000 hai diritto al rimborso di quanto pagato oppure a essere imbarcato su un volo alternativo. In alcuni casi è previsto anche un indennizzo, calcolato in base alla data della partenza e alla tratta. La situazione è diversa se sei tu a rinunciare al viaggio, per esempio a causa delle restrizioni nel Paese di arrivo o per paura della guerra. In questo caso di norma non è previsto alcun rimborso a eccezione delle tasse aeroportuali. La situazione potrebbe però cambiare a seconda della tariffa con cui hai prenotato. Per questo motivo il consiglio è sempre quello di verificare le condizioni della tariffa con cui hai scelto di viaggiare: in alcuni casi, infatti, le compagnie potrebbero prevedere la possibilità di rimborso (anche parziale) per le tariffe più costose.