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Guerra in Ucraina: il 93% degli italiani teme una nuova crisi economica

Battuta d'arresto per le speranze di ripresa degli italiani: subito dopo la crisi pandemica, ora si temono le conseguenze del conflitto sull’economia. In particolare preoccupano gli ulteriori rincari di energia e carburanti. In molti pensano di ridurre i consumi in casa e l’uso dell'auto. La dipendenza energetica dalla Russia? Per il 94% bisognerebbe investire di più sulle rinnovabili, ma c'è un buon 36% che sarebbe favorevole anche a un ritorno al nucleare.

  • di
  • Stefania Villa
02 marzo 2022
  • di
  • Stefania Villa
Bandiere Ucraina e monetine

La guerra in Ucraina crea grandi timori tra i cittadini italiani, ancora scossi dalla crisi pandemica.

Oltre alla preoccupazione per l'emergenza umanitaria in corso, secondo la nostra indagine, il 93% - la quasi la totalità degli intervistati - teme una nuova crisi economica, subito dopo quella legata all’emergenza sanitaria. E la preoccupazione in merito è forte per ben il 56%. 

Quali conseguenze per l'Italia? Preoccupano i rincari di energia e carburanti

Dopo i rincari già visti negli ultimi tempi, si teme che il conflitto possa portare a ulteriori aumenti sia per le bollette di luce e gas che per i prezzi del carburante: il 95% degli intervistati è abbastanza o molto preoccupato a riguardo.

Ma anche chi ha investimenti in atto, nel 62% dei casi, teme (abbastanza o molto) di subire delle perdite (leggi i nostri consigli su come proteggere i tuoi investimenti in momenti come questi).

Grafico scenari preoccupanti 

Come ridurre la dipendenza energetica dalla Russia?

L’energia è proprio uno dei grandi temi sul tavolo; l'Italia, al momento, dipende per circa il 40% dal gas russo, ma si cercano le alternative da mettere in campo per ridurre questa dipendenza. Cosa ne pensano gli italiani?

La maggior parte delle persone (94%) pensa che sarebbe necessario un maggiore investimento in energia da fonti rinnovabili, il 71% che si dovrebbe aumentare l’estrazione di gas e petrolio dai giacimenti nazionali già attivi

Più contrastanti le opinioni riguardo alle alternative più controverse; ad esempio quella di effettuare nuove perforazioni per cercare altri giacimenti sul territorio nazionale: il 45% sarebbe favorevole, il 33% contrario. In nome dell'indipendenza energetica non si disdegna neanche un eventuale ritorno al nuclearela maggioranza, cioè il 46% sarebbe contrario, ma c'è comunque un buon 36% che si dice favorevole.


Grafico dipendenza energetica

Pronti a cambiare abitudini in casa e con l'auto

I timori dei rincari sono tali che stanno spingendo le persone a pensare di cambiare le proprie abitudini. Ben il 72% pensa che ridurrà il consumo di energia in casa per motivi economici: il 25% afferma che lo farà certamente, il 47% probabilmente (per risparmiare su luce e gas puoi aderire al nostro gruppo d'acquisto Abbassa la bolletta e leggere i nostri consigli).

In molti - il 57% - pensano di ridurre l’utilizzo dell’automobile; il14% lo farà sicuramente, il 43% probabilmente (contro il caro benzina, firma la nostra petizione per la riduzione dell'Iva sul carburante).

Grafico sul cambio di abitudini 

 

Indagine svolta a fine febbraio 2022 su un campione di italiani di età compresa tra 25 e 79 anni distribuito come la popolazione generale per quanto riguarda sesso, età ed area geografica; questionario online, 1.024 risposte valide.