Skipass, rincari del 4%. Prezzi a confronto di 38 località sciistiche
Era già molto caro, ora lo è ancora di più, a causa degli aumenti che non danno tregua agli appassionati di sci. Il costo del biglietto giornaliero aumenta in media del 4,1%, mentre quello settimanale (5 giorni) cresce del 3,8%. Così, una famiglia di tre persone spenderà in media 186 euro al giorno solo per accedere agli impianti di risalita e alle piste. I nostri consigli per risparmiare.

In questo articolo
- Una famiglia spende fino a 250 euro al giorno
- I rincari maggiori in Piemonte
- Madonna di Campiglio e Dolomiti Superski, gli skipass più cari
- A Champorcher prezzo invariato da quattro anni
- Lo strano caso dello skipass Cervinia-Zermatt
- Skipass di 5 giorni, quali sono le località più care?
- Dove gli aumenti sono stati consistenti
- Dove sciare costa meno
Prezzi d’alta alta quota per gli skipass. Sebbene i rincari non raggiungano le vette degli scorsi anni, questa stagione sciistica non fa comunque sconti e presenta un conto salato. I ritocchi sui listini – inevitabilmente all’insu – ci sono, eccome.
Lo conferma la nostra indagine in 38 stazioni sciistiche dell’arco alpino, tra le quali abbiamo incluso per confronto anche alcuni comprensori all’estero, ma vicini al confine italiano: Sankt Moritz e Zermatt in Svizzera, Kranjska Gora in Slovenia, Villach in Austria e Chamonix in Francia.
Torna all'inizioUna famiglia spende fino a 250 euro al giorno
Cattive notizie per gli appassionati di sci. In Italia lo skipass giornaliero per un adulto costa mediamente il 4,1% in più rispetto a un anno fa, mentre quello di cinque giorni, per chi fa la settimana bianca, è rincarato del 3,8%. Aumenti che si sommano a quelli ancora più pesanti della scorsa stagione invernale, che avevano visto lievitare il giornaliero e il settimanale rispettivamente del 7,4% e del 9,3%.
Un trend che conferma l’opinione diffusa secondo cui lo sci è ormai diventato una passione che possono permettersi in pochi. Solo per accedere agli impianti di risalita (seggiovie, funivie, skilift) e alle piste da sci, una famiglia italiana composta da tre persone adulte deve mettere in conto di spendere in media 186 euro, che diventano 250 nelle località sciistiche più costose.
Le tariffe hanno comunque una variabilità altissima. Negli oltre trenta comprensori sciistici italiani presi in esame, lo skipass giornaliero ha un prezzo minimo di 35 euro (Champorcher) e massimo di 83 euro (Dolomiti Superski). In tutti i casi abbiamo considerato le tariffe nei periodi di alta stagione: a Natale, Capodanno, carnevale e nei giorni festivi.
Torna all'inizioI rincari maggiori in Piemonte
Dolomiti Superski (Veneto) è anche uno dei distretti con gli incrementi di prezzo maggiori, dal momento che il giornaliero lievita in un anno del 9,2%, passando da 76 a 83 euro. Superato, ma solo in termini percentuali, da Vialattea (Piemonte) l’unico che in questa stagione invernale fa registrare un rincaro a doppia cifra (+10,2%) e un balzo del prezzo da 49 a 55 euro.
Del resto, a causa di quest’aumento e di quello di Bardonecchia (+6,52%), è il Piemonte a portare a casa l’ingrato primato di regione con il rincaro medio più elevato: +8.36%. Lo seguono, ma a buona distanza, il Veneto (+4,84) e il Trentino-Alto Adige (+4,2%). Sotto la soglia del 3%, invece, i rincari in Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta.
Torna all'inizioMadonna di Campiglio e Dolomiti Superski, gli skipass più cari
Se con la sua tariffa giornaliera di 83 euro, come già anticipato, è Dolomiti Superski il distretto sciistico più esoso dell’indagine, non se la cava molto meglio Madonna di Campiglio dove per un’esperienza sulle piste bisogna spendere 79 euro. Il terzo posto sul podio degli skipass più cari, con la tariffa di 77 euro, si presenta particolarmente affollato con quattro comprensori in Trentino-Alto Adige (Alta Badia, Alta Pusteria -Tre Cime, Plan de Corones-Kronplatz e Val Gardena) e uno in Veneto (Cortina d’Ampezzo).
Torna all'inizioA Champorcher prezzo invariato da quattro anni
Le sorprese positive non mancano. Ci sono località dove il prezzo del giornaliero, oltre che essere tra i più bassi dell’indagine, non ha subìto alcun incremento dalla scorsa stagione sciistica, attestandosi a 44 euro: si tratta di Sella Nevea e Tarvisio in Friuli-Venezia Giulia e di Champorcher in Valle d’Aosta. Da sottolineare che in quest’ultima località sono quattro anni che il prezzo dello skipass rimane invariato.
Torna all'inizioLo strano caso dello skipass Cervinia-Zermatt
Quest’anno abbiamo monitorato anche i prezzi di sei località sciistiche all’estero, subito al di là dei confini italiani. Lo skipass costa mediamente di più rispetto ai comprensori nazionali. È la Svizzera con Sankt Moritz (97 euro) e Zermatt (94 euro) a dominare la classifica di comprensori più cari. Al contrario, Kranjska Gora in Slovenia è quello meno dispendioso: 47 euro.
Da notare il caso dello skipass giornaliero internazionale Cervinia-Zermatt: se si acquista in Italia (Cervinia) costa 85 euro, mentre in Svizzera (Zermatt) costa il corrispondente in franchi di circa 110 euro.
Torna all'inizioSkipass di 5 giorni, quali sono le località più care?
Chi può concedersi più giorni di sci può risparmiare acquistando uno skipass plurigiornaliero. L’unica pecca è che i giorni inclusi in questo tipo di ticket si intendono consecutivi, e se per qualsiasi motivo non si riuscisse (per uno o più giorni) ad andare sulle piste, non si ha alcuna chance di ottenere un rimborso. Basta saltare anche soltanto una giornata e il biglietto cumulativo diventa antieconomico. Ecco perché è meglio optare per questa soluzione solo se si è veramente sicuri di mettere a profitto per intero il periodo coperto dal ticket.
Per gli amanti della settimana bianca abbiamo monitorato i prezzi dello skipass di 5 giorni. I risultati non sempre ricalcano quelli relativi allo skipass giornaliero.
In cima alla classifica dei distretti sciistici con le tariffe più elevate per gli skipass di 5 giorni troviamo Dolomiti Superski (Veneto) che quest’anno si acquista a 369 euro, con un incremento del 10,48% rispetto alla scorsa stagione. È la variazione più alta di tutta l’indagine, tanto da rendere questo comprensorio il più caro d’Italia.
A seguire due mete in Trentino-Alto Adige: Superskirama Dolomiti Adamello-Brenta, dove ci si deve preparare a spendere 368 euro (+4,25), e Madonna di Campiglio, che invece richiede 352 euro, avendo mantenuto lo stesso prezzo dell'anno scorso.
Torna all'inizioDove gli aumenti sono stati consistenti
Se guardiamo alle variazioni di prezzo, spiccano aumenti significativi in alcune località non particolarmente costose. Vialattea è rincarata del 9,95%, portando il prezzo del plurigiornaliero a 243 euro, mentre Nassfeld Passo Pramollo ha visto un incremento dell’8,07%, raggiungendo i 308 euro. Incrementi consistenti anche nei comprensori 4 Valli-Bormio e Monterosa Ski, rispettivamente del 7,97% e del 7,88%.
Torna all'inizioDove sciare costa meno
Non mancano tuttavia le opzioni più economiche per chi vuole risparmiare. Con un prezzo di "soli" 159 euro Champorcher si conferma il comprensorio più accessibile per una vacanza di 5 giorni sulle piste, mantenendo stabile il costo rispetto all'anno scorso. A seguire troviamo Tarvisio e Sella Nevea (entrambi a 182,50 euro), anch'essi senza variazioni.
Sappi comunque che, indipendentemente dalla località scelta, pianificando con anticipo l’acquisto dello skipass e adottando alcuni accorgimenti si possono ottenere risparmi, anche consistenti, sull’acquisto dello skipass. In questo articolo abbiamo raccolto 10 suggerimenti per provare a risparmiare sull'acquisto dello skipass.
Infine ricordati che, per andare a sciare e trascorrere la classica settimana bianca, il costo dello skipass non è l'unico da sostenere: in questa inchiesta abbiamo calcolato i costi per un'intera settimana sulla neve (sia quella di Capodanno, sia quella di carnevale) in nove rinnovate località sciistiche, tra albergo, trasporto e appunto skipass.
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