Acque effervescenti naturali: ricche di sali minerali e di metalli pesanti
Il nostro test su 16 marche di acque effervescenti naturali. Non sono perfette: in molte abbiamo trovato alte concentrazioni di metalli pesanti, perché sono presenti naturalmente nel suolo. Meglio berle solo occasionalmente.

Né naturali né frizzanti. Le effervescenti naturali stanno in una categoria a parte, perché le bollicine di CO2 che contengono non vengono addizionate, ma sono presenti già alla fonte. La provenienza peculiare conferisce a queste acque un gusto caratteristico, che ha i suoi estimatori. Gusto dato dalla presenza di grandi quantità di sali minerali. Tra questi, però, possono nascondersi anche elementi come i metalli pesanti. Ecco perché abbiamo sottoposto al test 16 acque minerali effervescenti naturali.
Il residuo nell'effervescente si fa alto
In laboratorio abbiamo misurato il residuo fisso a 180 °C: le acque effervescenti naturali sono ricche di sali minerali e, quindi, per tutte il valore è superiore a 500 mg/l. Di solito queste acque, classificate come minerali, sono meglio in estate o se si fa sport, per reintegrare i sali minerali. Altrimenti meglio bere altre acque con un basso contenuto in sali minerali (oligominerali). Tra i sali minerali abbiamo misurato il calcio (spesso al centro della pubblicità, la più ricca è Grazia, 436 mg/l di calcio) e il sodio (nemmeno Sveva con 148 mg/l costituisce un problema per la salute). Tutto bene anche con fluoruri e nitrati, sostanze che in piccole quantità possono essere presenti naturalmente nelle acque, ma troppe sono indice di inquinamento.
Metalli pesanti? Ci sono perché presenti nel suolo
Alluminio, arsenico, manganese, nichel: la presenza di metalli pesanti in eccesso nell’acqua può avere effetti negativi sulla salute e la legge pone limiti stringenti alle acque destinate al consumo umano. Nelle effervescenti naturali i metalli sono spesso presenti perché sono proprio nel suolo: in più, per legge, le acque minerali naturali non possono essere sottoposte ad alcun trattamento che serva a modificare le caratteristiche della composizione. Nella prova sui metalli pesanti, dunque, la maggior parte delle acque ottiene un voto negativo. Molto male Acqua di Nepi, Fonte Vivia e Blues per l’elevato tenore in alluminio. L’arsenico è risultato presente in tutte le bottiglie, ma in Egeria e Cutolo Rionero è troppo alto. Molte delle effervescenti andate male sono penalizzate per il manganese (il valore più alto è in Conad): siamo stati molto severi in questa valutazione perché abbiamo usato come limite quello previsto per le acque potabili (che possono essere trattate), che è 10 volte più basso rispetto al limite di legge per le minerali. Pur essendo sotto ai limiti di legge, per noi i valori dei metalli pensanti sono alti: meglio bere l’effervescente naturale solo occasionalmente.
Meglio le bottiglie più leggere
Nel nostro test non poteva mancare una prova sull'impatto ambientale dell'imballaggio: abbiamo valutato il peso della plastica (o più in generale dell’imballaggio) che accompagna ogni litro di acqua e abbiamo premiato chi usa plastica riciclata. Infine, guadagnano punti per noi le bottiglie che sono risultate più maneggevoli.