Bonus acqua potabile 2023: al via le richieste. C'è tempo fino al 28 febbraio
La Legge di bilancio ha rinnovato il Bonus acqua potabile anche per il 2023. Si tratta di un credito d'imposta del 50% per le spese sostenute nel 2022 per l'acquisto e l'installazione di depuratori d’acqua: lo scopo è incentivare l'uso dell'acqua del rubinetto e ridurre l’utilizzo di quella in bottiglie di plastica. Per ottenere il Bonus la richiesta va fatta entro il 28 febbraio. Ecco come si fa.
- contributo tecnico di
- Tatiana Oneta
- di
- Michela Di Mario

Hai deciso di installare un depuratore per il trattamento dell’acqua di casa? Anche quest'anno puoi beneficiare del bonus acqua potabile, un credito d'imposta su parte della spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290.
Scopo del bonus è la riduzione dell’utilizzo di bottiglie di plastica destinate alle acque per uso potabile. L'Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, si occuperà di raccogliere i dati del reale impatto ambientale che questa misura comporterà nei prossimi due anni. Ma come funziona precisamente? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Che cos’è il bonus acqua potabile
Il bonus viene riconosciuto attraverso un credito d’imposta fino al 50% calcolato sulla spesa sostenuta dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023 fino a un massimo di 1.000 euro a unità immobiliare per i cittadini e un massimo di 5.000 euro per le attività commerciali e istituzionali.
Il Governo ha stanziato 5 milioni di euro all’anno per questa misura, quindi l’Agenzia calcolerà la percentuale realmente riconosciuta come credito d’imposta dividendo questo importo al totale complessivo di tutte le comunicazioni che sono state inviate. In pratica, la percentuale del credito d’imposta massimo riconosciuto è del 50% che potrebbe aumentare o diminuire annualmente in base all’importo complessivo di richieste che vengono inviate all’Agenzia delle entrate (quindi non è detto che l'importo corrisponda a 500 euro su una spesa di 1.000 euro). Per sapere con precisione quanto credito si possegga è bene verificare sul sito dell'Agenzia delle entrate loggandosi al proprio cassetto fiscale. In questo modo sarà possibile utilizzarlo per la compilazione della dichiarazione dei redditi o in compensazione tramite modello F24.
La buona notizia è che non esistono vincoli di spesa e di numero o tipologia di utilizzo delle abitazioni in cui mettere il depuratore: per esempio, se decidi di installare un depuratore in casa e uno nell’abitazione al mare, puoi ottenere il bonus per entrambi i casi. Il credito d’imposta non viene considerato nel calcolo del reddito imponibile e può essere richiesto da persone fisiche, imprese, professionisti ed enti che posseggono o detengono a qualsiasi titolo (proprietà, affitto, comodato...) immobili.
Come ottenere il credito d’imposta
La spesa deve essere documentata tramite fattura elettronica o documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale di chi richiederà il credito d’imposta. Ricordati che devi pagare con un mezzo tracciabile, non puoi utilizzare i contanti.
Il bonus viene riconosciuto solo comunicando all’Agenzia delle entrate la spesa sostenuta entro il 28 febbraio dell’anno successivo. Quindi per i depuratori installati nel 2022 entro il 2023.
Il bonus potrà esser utilizzato in compensazione per pagare altre imposte tramite il modello F24, oppure può essere indicato nella dichiarazione dei redditi. In questo caso, richiedendo il bonus nel 2021 per l’installazione di depuratori, potrai inserire il credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi che presenterai nel 2022 e ottenere così l’importo con i tempi del 730 e del modello Redditi.
Agenzia delle entrate: come richiedere il bonus
Tra il 1° e il 28 febbraio 2023 dovevi presentare all’Agenzia delle entrate il modulo di “comunicazione delle spese per il miglioramento dell’acqua potabile” per le spese sostenute nel 2022.
La comunicazione può essere inviata esclusivamente in via telematica tramite il sito dell’Agenzia delle entrate, direttamente dal contribuente o tramite un intermediario abilitato (commercialista, Caf). Una volta presentata la comunicazione, l’Agenzia entro 10 giorni rilascia una ricevuta che potrai trovare nella tua area riservata e che attesta la presa in carico o il rifiuto, con l’indicazione delle relative motivazioni.
Un valido alleato per il consumo domestico di acqua potabile, in alternativa al depuratore, può essere l'utilizzo di una caraffa filtrante.
Finanziato dal MiSE. Legge 388/2000 - ANNO 2021