Bonus acqua potabile, con le nuove regole si recupera meno del 18%
Per le spese sostenute nel 2022 il credito d’imposta non è del 50% ma solo del 17,9%. Parliamo del credito d'imposta “fino al 50%” per le spese sostenute dal 2021 al 2023 per l'acquisto e l'installazione di depuratori d’acqua: lo scopo è incentivare l'uso dell'acqua del rubinetto e ridurre l’utilizzo di quella in bottiglie di plastica.
- contributo tecnico di
- Tatiana Oneta
- di
- Michela Di Mario

Hai deciso di installare un depuratore per il trattamento dell’acqua di casa? Anche quest'anno puoi beneficiare del bonus acqua potabile, un credito d'imposta su parte della spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290.
Scopo del bonus è la riduzione dell’utilizzo di bottiglie di plastica destinate alle acque per uso potabile. L'Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, si occuperà di raccogliere i dati del reale impatto ambientale che questa misura comporterà nei prossimi due anni. Ma come funziona precisamente? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Che cos’è il bonus acqua potabile
Il bonus viene riconosciuto attraverso un credito d’imposta fino al 50% calcolato sulla spesa sostenuta dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023 fino a un massimo di 1.000 euro a unità immobiliare per i cittadini e un massimo di 5.000 euro per le attività commerciali e istituzionali.
Il Governo ha stanziato 5 milioni di euro all’anno per questa misura, quindi, l’Agenzia ha calcolato la percentuale realmente riconosciuta come credito d’imposta dividendo questo importo al totale complessivo di tutte le comunicazioni che sono state regolarmente inviate nel mese di febbraio 2023 pe le spese sostenute nel 2022. In pratica, la percentuale del credito d’imposta massimo riconosciuto è del 50% che per il 2022 diventa del 17,9% visto che sono state presentate quasi 28 milioni di domande. Per sapere con precisione quanto credito si possegga è bene verificare sul sito dell'Agenzia delle entrate loggandosi al proprio cassetto fiscale. In questo modo sarà possibile utilizzarlo per la compilazione della dichiarazione dei redditi o in compensazione tramite modello F24.
La buona notizia è che non esistono vincoli di spesa e di numero o tipologia di utilizzo delle abitazioni in cui mettere il depuratore: per esempio, se decidi di installare un depuratore in casa e uno nell’abitazione al mare, puoi ottenere il bonus per entrambi i casi. Il credito d’imposta non viene considerato nel calcolo del reddito imponibile e può essere richiesto da persone fisiche, imprese, professionisti ed enti che posseggono o detengono a qualsiasi titolo (proprietà, affitto, comodato...) immobili.
Come ottenere il credito d’imposta
La spesa deve essere documentata tramite fattura elettronica o documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale di chi richiederà il credito d’imposta. Ricordati che devi pagare con un mezzo tracciabile, non puoi utilizzare i contanti.
Il bonus viene riconosciuto solo comunicando all’Agenzia delle entrate la spesa sostenuta entro il 28 febbraio dell’anno successivo. Quindi per i depuratori installati nel 2022 entro il 2023.
Il bonus potrà esser utilizzato in compensazione per pagare altre imposte tramite il modello F24, oppure può essere indicato nella dichiarazione dei redditi. In questo caso, richiedendo il bonus nel 2022 per l’installazione di depuratori, potrai inserire il credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi che presenterai nel 2023 e ottenere così l’importo con i tempi del 730 e del modello Redditi. Nel caso del modello 730 devi indicare il bonus al Rigo G15 con il codice 10.
Agenzia delle entrate: come richiedere il bonus
Tra il 1° e il 28 febbraio 2023 dovevi presentare all’Agenzia delle entrate il modulo di “comunicazione delle spese per il miglioramento dell’acqua potabile” per le spese sostenute nel 2022.
La comunicazione può essere inviata esclusivamente in via telematica tramite il sito dell’Agenzia delle entrate, direttamente dal contribuente o tramite un intermediario abilitato (commercialista, Caf). Una volta presentata la comunicazione, l’Agenzia entro 10 giorni rilascia una ricevuta che potrai trovare nella tua area riservata e che attesta la presa in carico o il rifiuto, con l’indicazione delle relative motivazioni.
Un valido alleato per il consumo domestico di acqua potabile, in alternativa al depuratore, può essere l'utilizzo di una caraffa filtrante.
Finanziato dal MiSE. Legge 388/2000 - ANNO 2021