Rispondiamo alle domande frequenti sulle caraffe filtranti
Quanto dura il filtro della caraffa?
Le cartucce filtranti delle caraffe hanno una scadenza: solitamente durano tra i 30 e i 90 giorni. La durata della cartuccia è riportata sulla confezione delle cartucce e della caraffa: è sempre meglio controllare, perché alcune caraffe funzionano con diversi tipi di cartuccia. In ogni caso, consigliamo di sostituire sempre la cartuccia alla fine del periodo di durata prevista, al fine di evitare soprattutto problemi microbiologici.
Come smaltire il filtro della caraffa?
Le cartucce sono composte da diversi materiali e generalmente non sono riciclabili. La cartuccia esausta va buttata nel sacco del residuo secco indifferenziato, a meno che non vi siano specifiche indicazioni diverse da parte del produttore.
Le caraffe filtrante sono nocive per la salute?
Le caraffe filtranti sono prodotti sicuri e ben progettati, ma nell’utilizzo vanno rispettate scrupolosamente le indicazioni dei produttori. In generale l’acqua filtrata va consumata il giorno stesso e la caraffa non va tenuta ferma per troppi giorni. La cartuccia va sostituita secondo le indicazioni del produttore e la caraffa e tutte le sue parti vanno pulite regolarmente.
Quanto costano le caraffe filtranti?
Il costo di acquisto della caraffa, la cui confezione include anche un filtro, ha una forbice di prezzo dai 15 ai 100 euro. A questa spesa occorre aggiungere quella per i filtri, da cambiare regolarmente secondo le indicazioni del produttore: il prezzo per singola cartuccia può andare dai 3 ai 30 euro, a seconda della durata della cartuccia e dalla confezione. Normalmente un pack con più cartucce permette un certo risparmio.
La stessa cartuccia può dare risultati diversi se utilizzata in diversi modelli di caraffa?
Sì, pur montando lo stesso tipo di cartuccia filtrante, caraffe diverse posso avere prestazioni differenti, soprattutto per quanto riguarda l’addolcimento dell’acqua, l’abbiamo verificato nei nostri test. La tipologia di cartuccia non è quindi la sola a decidere dell’efficacia di filtrazione: anche il design della caraffa influisce sulle prestazioni di filtrazione.
L’acqua della caraffa filtrante può essere usata per il ferro da stiro?
Sì usare una caraffa filtrante per addolcire l’acqua è un’ottima soluzione per evitare di usare acqua demineralizzata e per diradare le operazioni di manutenzione del ferro e le operazioni di rimozione del calcare. Alcune caraffe addolciscono molto, tanto da essere sconsigliate per uso umano, ma per l’uso nel ferro da stiro sono le ideali. Verifica i risultati del test per trovare quelle che rimuovono più Sali. Ad esempio Brita Marella White, testata nel 2022, ha effettuato un addolcimento molto spinto dell’acqua di rete, azzerando praticamente la durezza a inizio vita della cartuccia e portandola poi a un valore medio di 6 °f sulle 5 settimane di test. Questo valore di durezza dell’acqua trattata è troppo basso e un addolcimento così forte non è necessario, poiché la durezza non è un parametro negativo per la salute e la legge per le acque destinate al consumo umano suggerisce di non scendere sotto a 15 °f quando si addolcisce un’acqua da bere.
Esistono caraffe filtranti con gasatore?
Esistono diverse forme di caraffe e bottiglie dotate di filtri per addolcire e migliorare la qualità dell’acqua potabile. Si tratta di prodotti semplici. Non esistono caraffe che funzionino anche da gasatore. Viceversa è possibile trovare sistemi di trattamento dell’acqua più complessi e costosi, da installare direttamente sull’ipianto idrico, che consentono sia filtrazione che gasatura. Se si è interessati ad avere acqua gasata meglio dotarsi di un gasatore. Basterà filtrare l’acqua con la caraffa, versarla nella bottiglia del gasatore, raffreddarla e poi addizionarla di anidride carbonica con il gasatore.
Ci sono controindicazioni di utilizzo in gravidanza?
Non ci sono controindicazioni nell’uso di acqua potabile filtrata da una caraffa in gravidanza. Importante seguire bene le istruzioni per la sostituzione delle cartucce filtranti e ricordare di conservare l’acqua filtrata in frigorifero poiché la filtrazione rimuove anche il cloro che serve a limitare la proliferazione batterica.