Come scegliere le capsule di caffè
Pratico, veloce, pulito e buono come al bar. Il vantaggio principale dell’usare le capsule è il potere preparare l’espresso in casa senza faticare troppo: basta inserire il “bussolotto” nella macchina da caffè e il risultato è sempre garantito. Per scegliere la capsula che faccia al caso nostro, però, bisogna tenere conto di alcuni dettagli. Ecco una piccola guida per orientarsi nella scelta.
Tipi di capsule per caffè
Le capsule di caffè sono delle porzioni monodose di caffè racchiuse in capsule in alluminio, in plastica o in materiale compostabile, che consentono di preparare l’amata bevanda in pochi secondi e di assaporarla come fosse quella che viene servita al bancone del bar. La parte più difficile risiede nella scelta che è obbligatoriamente vincolata al sistema della macchina che si possiede (Nespresso, Dolce Gusto, Lavazza a modo mio, per citare i più diffusi in ambiente domestico).
Quanti tipi di capsule di caffè esistono?
La principale differenza tra le varie capsule in commercio risiede nel materiale di cui sono fatte. Le più diffuse sono quelle in alluminio e in plastica. Meno presenti, ma facilmente reperibili per le macchine compatibili con il sistema Nespresso, sono quelle compostabili (da riciclare insieme ai rifiuti umidi). Esistono poi delle capsule riutilizzabili da riempire a casa con il caffè macinato che si preferisce.
Ci sono poi differenze in relazione al tipo di miscela di caffè contenuto nella capsula (se arabica o robusta e in che percentuale), ma questi dettagli sono meno evidenti poiché c’è poca trasparenza in etichetta e, di conseguenza, non è quasi mai possibile scegliere in funzione di questo aspetto.
Sono meglio le capsule di alluminio o in plastica?
I risultati dei nostri test, che includono capsule di vari materiali, non fanno emergere differenze in termini di qualità o sicurezza che siano riconducibili al tipo di materiale. Ci sono capsule di ottima e buona qualità sia in alluminio che in plastica, così come ne esistono di qualità solo accettabile in entrambe le tipologie.
Dal punto di vista ambientale, in generale l’alluminio è preferibile alla plastica perché si ricicla infinite volte, ma nel caso delle capsule il problema è più complesso. Quando si parla di capsule e del loro smaltimento, il punto cruciale risiede nella reale possibilità di riciclarle: differenziare le capsule esauste è ancora un tema dibattuto poiché non c’è un consenso o un destino comune a tutte le capsule dal punto di “vista ufficiale”.
Gusti e miscele: cosa c’è nelle capsule di caffè?
Le capsule contengono miscele tra loro diverse di caffè (anche se non ci sono dettagli in etichetta), ma non solo. Possono anche essere “altro” dal caffè vero e proprio.
Vediamo le principali tipologie.
Capsule per caffè espresso
Sono le capsule più diffuse che analizziamo anche nei nostri test: contengono caffè, in miscele variabili tra le varietà arabica e robusta, il che determina (insieme al grado di tostatura dei chicchi) anche diversi livelli di intensità a seconda della proporzione tra le due varietà.
L’intensità è in genere indicata in etichetta, ma non esiste un riferimento univoco per indicarne il livello: alcuni utilizzano una scala su 5 punti, altri su 8, altri 10 fino ad arrivare a 13. Possiamo definire queste scale come una classificazione commerciale propria di ogni azienda produttrice.
Queste capsule possono anche essere proposte in varianti aromatizzate al cioccolato, al caramello, alla nocciola e altri.
Capsule per caffè decaffeinato
Queste capsule sono composte da caffè che è stato trattato per eliminare la caffeina naturalmente contenuta nei chicchi di caffè. Esistono diversi metodi per ottenere un caffè senza caffeina a disposizione dell’industria. La caffeina ha note proprietà farmacologiche, tra le quali quella di stimolante, perché aumenta la vigilanza, la reattività, la capacità di concentrazione, mentre riduce il senso di fatica e mitiga la mancanza di sonno: molto probabilmente a causa di queste caratteristiche, la scelta di alcune persone ricade sul caffè decaffeinato.
Capsule per caffè al ginseng
In queste capsule sia il caffè che il ginseng sono presenti, ma in quantità minime (soprattutto il ginseng). Il preparato per questo caffè è principalmente a base di zuccheri vari, seguiti da caffè (circa tra il 12 e il 17%) e poi da grassi e proteine del latte, oltre che da alcuni additivi. Il ginseng è presente sottoforma di estratto in quantità inferiori all’1%.
Capsule per “caffè” d’orzo
In questo caso il termine caffè è usato impropriamente, perché nelle bevande a base d’orzo non c’è traccia di caffè: questi preparati da “bere” contengono solo i chicchi tostati e macinati di orzo. Trattandosi di orzo e non di caffè, in questa bevanda non c’è la caffeina.
Compatibilità delle capsule: come funzionano le capsule per il caffè
È possibile acquistare capsule originali, prodotte dalla stessa azienda della macchina del caffè che possedete, oppure affidarvi alle capsule compatibili che sono prodotte da altre aziende ma possono essere utilizzate dalla stessa macchina per il caffè.
Un vantaggio dei sistemi che permettono l’utilizzo di capsule compatibili è il fatto che queste ultime siano facilmente reperibili sul mercato (molte di queste si possono comprare al supermercato).
Al contrario, esistono alcuni sistemi “chiusi” che non permettono di cambiare marca.
Quindi, meglio pensarci prima: mai partire dall’acquisto della macchina da caffè, ma dalla capsula giusta in base alle nostre esigenze.
Capsule per i sistemi Dolce Gusto e Nespresso
Le capsule compatibili con il sistema Dolce Gusto sono poco “environmental friendly”: pesano di più delle cugine compatibili con il sistema Nespresso perché più grandi e capienti, per questo la quantità totale di rifiuti prodotta in un anno è notevole.
Per tutti i test sul caffè, costruiamo uno scenario di consumo per calcolare la quantità di rifiuti provenienti dall’imballaggio (considerato il peso di tutte le componenti del packaging) generati da una persona che consuma 2 capsule al giorno in un anno. Nel caso delle capsule compatibili Dolce Gusto la media è di circa 6 kg all’anno (con punte di 10 kg per alcune capsule), mentre per le capsule Nespresso la media è pari all’incirca a un terzo, ovvero 2 kg.
Per quanto riguarda la qualità, nei nostri ultimi test le capsule compatibili con il sistema Dolce Gusto hanno ottenuto dei giudizi in media più bassi rispetto alle cugine compatibili Nespresso, tra cui molte hanno ottenuto valutazioni complessivamente ottime.
Costo
Il caffè ottenuto dalle capsule riscuote molto successo, non importa che sia quattro-cinque volte più caro di quello preparato con la miscela di caffè in polvere per la classica moka.
In effetti i vantaggi del caffè in capsule fanno passare in secondo piano i costi, non certo allettanti: una famiglia che consuma quattro capsule al giorno deve essere disposta a spendere dai 250 ai 650 euro circa all’anno, a seconda della marca scelta; somma cui si deve aggiungere la quota di ammortamento della macchina. Sicuramente gli entusiasti della capsula vedranno la tazzina mezza piena e porranno l’accento sul consistente risparmio rispetto all’espresso del bar (tra i 50 e gli 80 centesimi). Ne sottolineerà la poca convenienza chi invece si è tenuto stretta la sua gorgogliante moka: una scelta che gli consentirà di vantare risparmi per centinaia di euro e innegabili vantaggi per l’ambiente.
Dove si buttano le capsule del caffè?
Quando si parla di capsule, il tema della sostenibilità diventa scottante, e per questo molto sentito.
Indubbiamente la soluzione migliore dal punto di vista ambientale (ed economico) è fare il caffè con la moka, ma per chi ha scelto le capsule c’è comunque qualcosa che si può fare, anche se le indicazioni non sono sempre chiare e univoche riguardo al loro smaltimento.
Dal punto di vista dell'ambiente, le migliori capsule sono quelle compostabili, che si raccolgono nell’umido.
Per quanto riguarda le capsule in plastica e in alluminio ci sono meno certezze, poiché dal punto di vista “ufficiale” le capsule non sono imballaggi, dunque non potrebbero essere “riciclate” come avviene per gli altri imballaggi composti nei medesimi materiali, ma in realtà abbiamo appurato che ci sono delle possibilità per impattare meno sull’ambiente. Ad esempio, Nespresso ha avviato un processo di raccolta e riciclo presso i propri negozi delle capsule in alluminio (solo a marchio Nespresso e Illy), che quindi si riconsegnano quando si acquistano quelle nuove.
Per le altre capsule (sia in plastica che in alluminio), a seconda di dove si abita, si può ricorrere ai punti di raccolta messi a disposizione dalle aziende municipali che si occupano di rifiuti e/o da supermercati.
Infine, alcuni produttori di capsule prendono posizione e in etichetta indicano chiaramente come svuotare le capsule dal caffè esausto (che va buttato nell’umido) e conferire poi i vari materiali delle capsule ( capsula stessa e pellicola che la ricopre) nelle raccolta dedicate (plastica e/o alluminio). Questa può essere una procedura un po’ laboriosa, ma è una possibilità reale.
Domande frequenti
Rispondiamo alle domande frequenti sulle capsule per il caffè espresso
Qual è la differenza tra capsule di caffè e cialde?
A differenza di quello che alcune persone pensano, i due termini (capsula e cialda) non sono sinonimi, bensì indicano due prodotti distinti.
La capsula è prodotta in plastica o alluminio o in materiale compostabile si presenta rigida. La cialda, invece, è un contenitore di carta, fatto di cellulosa, di forma appiattita e di consistenza morbida. La quantità di caffè nelle capsule è più variabile (5-8 g) mentre nella cialda è solitamente di 7 g.
Trattandosi di prodotti diversi, anche i sistemi di erogazione (ovvero le macchine) sono tra loro differenti: le cialde necessitano di macchine da caffè appositamente fatte per cialde, dunque non possono “funzionare” con una macchina per capsule. Allo stesso modo, le capsule non possono essere utilizzate in macchine per cialde.
Quanti grammi di caffè una capsula di caffè?
Ogni capsula contiene dai 5 agli 8 grammi di caffè, a seconda del tipo di sistema.
Nei nostri test sulle capsule di caffè verifichiamo la quantità esatta di caffè in ciascuna capsula: in media, nelle capsule del sistema Dolce Gusto c’è più caffè (7-8 grammi per capsula) rispetto a quelle del sistema Nespresso (5-6 grammi per capsula) , poiché hanno dimensioni maggiori.
Il fatto che vi sia più caffè in una capsula non determina una migliore qualità del caffè estratto.
Come ricaricare le capsule da caffè?
In occasione di uno degli ultimi test sulle capsule di caffè, abbiamo acquistato alcune capsule ricaricabili online e le abbiamo fatte provare ai tecnici e giudici esperti del laboratorio di analisi sensoriale per giudicarle sia dal punto di vista dell’usabilità che della resa del caffè ottenuto.
I risultati sono stati variabili soprattutto dal punto di vista dell’usabilità, ma complessivamente i caffè sono venuti bene.
In generale, per soddisfare le principali spinte d’acquisto (ecologica ed economica), il nostro consiglio è di orientarsi su quelle in acciaio (che sono riutilizzabili senza scadenza) con coperchio anch’esso in acciaio e non usa e getta.