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Lotto di riso richiamato da Lidl per presenza di cadmio

Sarebbe stato trovato cadmio oltre il limite consentito nel lotto di riso carnaroli a marchio Carosio richiamato da Lidl Italia. Se hai acquistato il lotto oggetto del richiamo, non consumarlo e riportalo al punto vendita per fartelo rimborsare.

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09 ottobre 2023
Richiamo riso Carosio codice a barre e scadenza

Lidl ha richiamato un lotto di Riso Carnaroli a marchio Carosio per presenza di cadmio oltre il limite consentito. Il lotto ritirato è in confezione da 1 kg ed è stato prodotto negli stabilimenti della Curti S.r.l. di Valle Lomellina in provincia di Pavia.

Il lotto richiamato

Per individuare il prodotto oggetto del richiamo (al seguente link in formato pdf trovi il richiamo ufficiale), occorre guardare il codice a barre. In particolare si tratta di:

  • Carosio, Riso Carnaroli, in confezione da 1 kg con codice a barre numero 20505318 e data di scadenza 11 febbraio 2025.

Se hai in casa una confezione del lotto oggetto del richiamo, non consumarla e riportala al punto vendita in cui l'hai acquistata per ottenere il rimborso.

Cadmio, da dove arriva e perché è pericoloso

I metalli pesanti come il cadmio (ma anche piombo, nichel, arsenico e mercurio) sono elementi naturalmente presenti nel suolo, nell’acqua e nell’atmosfera ma sono anche il risultato dell’inquinamento causato dalle attività industriali. La fonte principale di esposizione a queste sostanze per la popolazione generale è l’alimentazione.

Il cadmio, in particolare, è stato oggetto di analisi da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare nel 2009. Questo metallo si accumula nei reni e può causare, proprio anche per i danni che fa a questi organi, la demineralizzazione delle ossa. La fonte principale di esposizione al cadmio è, oltre al fumo di sigaretta, appunto l’alimentazione, con i cereali (riso, pasta…) e le verdure al primo posto, soprattutto a causa dei quantitativi consumati.

La dose settimanale tollerabile di cadmio individuata da Efsa, cioè la quantità di metallo che si può assumere accidentalmente senza preoccuparsi, è di 2,5 µg/kg di peso corporeo. Alcuni gruppi di persone corrono un rischio maggiore di accumulo e sono i bambini, i vegetariani e i fumatori. Il regolamento europeo n.1881 del 2006 ha fissato limiti massimi di cadmio variabili a seconda dell’alimento.