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Al via il nuovo Codice della strada: ecco cosa cambia per gli automobilisti

Un "bollino" per chi causa incidenti dopo aver bevuto e obbligo di installare a proprie spese un "alcolock". E ancora sospensione e revoca delle patenti per chi viene fermato alla guida alticcio o sotto sostanze stupefacenti. Stretta anche su neopatentati, autovelox e monopattini elettrici (che necessiteranno di targa e assicurazione). Questi i punti salienti della riforma del Codice della strada in vigore dal 14 dicembre.

articolo di:
11 dicembre 2024
Uomo che beve alla guida

Dal 14 dicembre è in vigore la legge di revisione del Codice della strada voluta dall'Esecutivo. Il testo aveva iniziato a ottobre 2023 il suo iter parlamentare: poi, a marzo 2024, aveva passato l'esame della Camera, e lo scorso novembre era stato approvato senza modifiche anche dal Senato. Alcune novità sono subito operative, altre invece avranno bisogno di un ulteriore passaggio da parte del Governo che dovrà emanare alcuni decreti attuativi che definiranno nello specifico le nuove norme (come ad esempio quelle che riguardano i monopattini).

Tra le novità al Codice della strada, c'è un giro di vite nei confronti di chi si mette alla guida dopo aver bevuto o aver assunto sostanze stupefacenti, ma anche nei confronti dei neopatentati, degli autovelox e di chi usa mezzi elettrici come il monopattino. Vediamo cosa cambia e quali sono i punti salienti di questa riforma del Codice della strada.

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Stretta sull'uso dei cellulari alla guida

La nuova legge prevede una stretta sull'uso dei cellulari alla guida, con un inasprimento delle sanzioni, che andranno da un minimo di 422 a un massimo di 1.697 euro, e la sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi dalla prima violazione. In caso di recidiva nel biennio, oltre alla sospensione della patente da uno a tre mesi (già prevista dal codice attualmente in vigore) è disposto il pagamento di una somma da 644 a 2.588 euro, oltre a una decurtazione dei punti dalla patente: 8 nell'ipotesi di prima violazione e 10 punti la seconda volta.

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Aumentano le sanzioni per la sosta abusiva

Tra le novità del Codice della strada è previsto anche un aumento delle sanzioni previste in caso di sosta abusiva nei posti dedicati ai disabili: per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote si passa da una "forchetta" di 80-328 euro a 165-660 euro, mentre per i restanti veicoli si sale da 165-660 euro a 330-990 euro. Multe più salate anche per chi parcheggia nelle corsie riservate alla fermata di autobus e altri mezzi di trasporto pubblico locale: le sanzioni salgono da 41-168 euro per le due ruote e da 87-334 a 165-660 euro per gli altri veicoli.

Nel testo è stata inserita la possibilità di "contestare attraverso gli accertamenti da remoto anche la violazione dell’obbligo di dare precedenza in corrispondenza degli attraversamenti a pedoni e ciclisti, nonché la violazione del divieto di fermata e della sosta riservata, nei soli casi in cui siano occupati gli stalli riservati a organi di polizia stradale, vigili del fuoco e servizi di soccorso, stalli rosa e stalli riservati a disabili, veicoli elettrici, al carico/scarico delle merci e ai servizi di trasporto pubblico".

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Il bollino "Niente Alcol" e l'Alcolock

Certamente la stretta più importante è quella contro l'utilizzo alla guida di alcol e sostanze stupefacenti. In caso di sinistri causati da persone in stato alterato per alcol, oltre alla sospensione della patente, sul documento del conducente sarà inserito il codice “68  “LIMITAZIONE DELL’USO-Niente alcool” o il codice 69 “LIMITAZIONE DELL’USO –Limitata alla guida di veicoli dotati di un dispositivo di tipo alcolock”, un codice che dovrebbe rimanere per almeno due anni (o addirittura tre a seconda della gravità del sinistro). 

Non solo: chi ha avuto una limitazione della patente con indicazione "Niente Alcol" sarà anche obbligato a installare a proprie spese un dispositivo che impedisca l’avviamento del motore a seguito del riscontro di un tasso alcolemico da parte del guidatore superiore a zero. Si tratta di un dispositivo, definito "Alcolock" (conforme alla norma EN 50436), che sarà obbligatoriamente munito di un sigillo che ne impedisca l'alterazione o la manomissione dopo l'installazione. Ovviamente serve un apposito decreto del Ministero dei Trasporti (da emanare entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge) che definisca le caratteristiche del dispositivo di blocco e le modalità di installazione.

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Stretta su neopatentati e under 21

Sempre in tema di alcol alla guida, una serie di norme riguarda chi ha meno di 21 anni. In questo caso il conducente responsabile di un sinistro in stato di ebbrezza, se sta circolando con il foglio rosa, non potrà ottenere la patente di guida (ovviamente se non ce l'ha già) e non potrà neppure convertirne una rilasciata all’estero prima del compimento del ventiquattresimo anno di età

La riforma prevede anche delle limitazioni per i neopatentati. Quella certamente più rilevante è l'estensione da un anno a tre del divieto di guidare auto di grossa cilindrata; aumenta però la potenza delle auto che si possono guidare nei primi 3 anni: è vietata la guida di autoveicoli con una potenza superiore a 75 kW/t e di autovetture con potenza massima di 105 kW. In precedenza il Codice prevedeva, invece, il limite a 55 kW/t per gli autoveicoli in generale e a 70kw/h per le autovetture.  

Inoltre se un neopatentato viene fermato perché utilizza il telefono alla guida, scatta in automatico la sospensione della patente. Più dura la sanzione se si viene fermati (come recidivi) per uso di droghe o alcol: in questo caso ci sarà la revoca definitiva della patente. 

Infine, la nuova legge prevede anche una promozione dell’attività formativa nelle scuole: la partecipazione a corsi extracurricolari di educazione stradale organizzati alle superiori (sia statali che paritarie) darà diritto ad avere due punti di credito nel momento in cui si ottiene la patente.

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Autovelox e nuovi limiti di velocità

Nel resto del testo si parla anche di Autovelox, con un giro di vite di tutti quei dispositivi non omologati, installati dai Comuni solo per fare cassa e con la proposta di applicare una sola sanzione per ciascun giorno di calendario anche se vengono rilevate più infrazioni da diversi dispositivi.

Sanzione amministrativa pecuniaria da 220€ a 880€ e la sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni, esclusivamente nei casi in cui la stessa persona commetta la violazione dei limiti di velocità all'interno del centro abitato per almeno due volte nell'arco di un anno".

Scopri cosa prevede il decreto Autovelox pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

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Monopattini: servono codice identificativo e assicurazione

Un grosso capitolo di questa riforma, riguarda la circolazione di veicoli come i monopattini elettrici, di fatto inesistenti fino a poco tempo fa, per i quali solo di recente il Codice della strada ha previsto una specifica normativa. La nuova proposta del Governo aumenta gli obblighi per i possessori di monopattini elettrici e per i gestori di quelli in sharing. Occorre dire che la parte della nuova normativa che riguarda i monopattini è una di quelle che necessiteranno nei prossimi mesi dell'approvazione dei decreti attuativi (da parte del Ministero dei Trasporti) che dovranno stabilire i requisiti e le corrette procedure che dovrà seguire il cittadino per mettere "in regola" il proprio mezzo. In linea di massima il nuovo Codice della strada prevede per i possessori dei monopattini:

  • l'obbligo di sottoscrivere un'assicurazione;
  • l'obbligo di richiedere una targa;
  • l'obbligo di viaggiare col casco;
  • alcuni divieti alla circolazione (ad esempio su strade extraurbane, piste ciclabili e aree pedonali).

In questo articolo vediamo nel dettaglio tutte le novità che riguardano i monopattini elettrici previste nel nuovo Codice della strada.

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Federico Cavallo
Responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo
Il testo approvato non si occupa in maniera strutturale del principale problema delle nostre strade quando si parla di sicurezza: la velocità dei veicoli. I principali fattori di mortalità in strada, infatti, sono la massa dei veicoli coinvolti (in aumento nel corso degli anni, anche a causa della diffusione dei veicoli SUV) e la loro velocità. Secondo dati ISTAT, in più del 43% dei casi, le vittime di violenza stradale sono persone che si spostavano in automobile; nel 22% sono pedoni, ciclisti, monopattini" - commenta Federico Cavallo, Responsabile relazioni esterne di Altroconsumo - " Le nuove norme inserite nel Codice della Strada si concentrano soprattutto sulla repressione (tramite innalzamento e diversificazione delle sanzioni) della guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Ma se non si interviene in modo strutturale sulle strade (in particolare all’interno delle città, dove avviene più del 70% delle collisioni), non cambierà nulla. Bisogna rendere fisicamente impossibile superare la velocità limite, ad esempio riducendo l’ampiezza della carreggiata. Oppure creando chicane e dossi e accorciando la lunghezza degli attraversamenti pedonali). Fondamentale ridurre la dipendenza delle persone dall’autovettura privata. Per questo bisogna aumentare le corse del TPL (trasporto pubblico locale) e la sicurezza delle persone che usano mezzi di trasporto leggeri, o vanno a piedi, tramite l’istituzione di zone 30, ciclopedonali e a traffico limitato. Diversamente, sarà difficile riuscire a contrastare in modo sensibile la strage che avviene ogni anno sulle nostre strade.