Citroen, Peugeot e i rimborsi sul caso AdBlue: impegni avanti fino al 2028 ed estesi a tutta la UE
Solo a settembre 2023, grazie alla nostra segnalazione, Citroen e Peugeot si erano impegnate con Antitrust a rimborsare i consumatori costretti pagare di tasca propria la sostituzione del serbatoio AdBlue. Gli impegni accettati dall'Antitrust continueranno fino al 31 agosto 2028 e saranno estesi a tutta l’Unione europea per le vittime di problemi Adblue su auto diesel prodotte da Stellantis tra gennaio 2014 e agosto 2020. Abbiamo predisposto un vademecum per spiegare agli utenti italiani cosa prevedono gli impegni.

Nell'autunno 2023, a seguito della nostra segnalazione all’Antitrust, di una diffida a livello europeo e dell'annuncio di una class action, Citroen e Peugeot avevano preso impegni precisi nel riconoscere riparazioni gratuite e rimborsi ai clienti che hanno avuto problemi con il sistema antinquinamento che usa AdBlue (un additivo che da alcuni anni è necessario utilizzare per ridurre le emissioni e rientrare nei limiti Euro 6).
In questi mesi abbiamo gestito numerose richieste di assistenza da parte di automobilisti che a rilento hanno avuto accesso ai rimborsi e alle sostituzioni gratuite del serbatoio difettoso. Le segnalazioni continuano e gli impegni resteranno validi fino al 31 agosto 2028. Inoltre il 20 dicembre 2024 Stellantis ha comunicato alla Commissione europea che estenderà i risarcimenti previsti dagli impegni a tutti i paesi dell’Unione europea per i problemi Adblue subiti dagli automobilisti su auto diesel prodotte da Stellantis tra gennaio 2014 e agosto 2020. Siamo felici che l’azione di Altroconsumo e delle altre associazioni del gruppo Euroconsumers abbiano dunque portato ad una grande vittoria per tutti gli automobilisti europei.
Gli impegni di Citroen e Peugeot
Le due case automobilistiche avevano in tutta evidenza preso atto dell'esistenza di un problema di fondo dell’impianto e avevano sottoscritto impegni formali davanti all’Antitrust, per evitare il rischio di essere sanzionate per pratiche commerciali scorrette. Di cosa si tratta? In pratica, gli automobilisti che hanno riscontrato il problema riceveranno compensazioni economiche, differenziate a seconda dell’anzianità del veicolo, dei chilometri percorsi e del momento in cui l’officina autorizzata ha sostituito il gruppo serbatoio dell’AdBlue.
Scopri quanto ti spetta
Se sei tra coloro che hanno preaderito alla nostra azione di classe, non devi fare nulla: a breve ti ricontatteremo noi per darti tutti gli strumenti per comprendere a quanto ammonta esattamente il rimborso che ti spetta e per offrirti l’assistenza dei nostri avvocati.
Se invece non hai preaderito alla class action, nella pagina dell'azione potrai lasciare il tuo numero e avere le informazioni per capire quanto ti spetta di rimborso: le casistiche previste sono estremamente diversificate e tengono conto di numerosi parametri. Se lo vorrai, Altroconsumo può inoltre offrirti assistenza legale nel caso in cui Citroen o Peugeot non mantengano gli impegni presi.
In cosa consiste il problema al serbatoio?
Il problema riguarda potenzialmente tutte le auto diesel Citroen o Peugeot immatricolate dal 2015 in avanti e che usano AdBlue. Come confermano le tante segnalazioni ricevute, nei veicoli in questione il computer di bordo segnala ripetutamente messaggi di errore che vengono mostrati dal come “Anomalia antinquinamento: avviamento vietato entro 1.500 km” o “Anomalia motore: riparare veicolo”. Ad essere interessato è tutto il gruppo serbatoio dell’AdBlue, che comprende serbatoio, pompa e centralina. Anche se l’impianto AdBlue non è affatto vuoto, compare la spia di allerta: per risolvere il problema è quindi necessario sostituire il gruppo serbatoio. Questo intervento, senza il quale l'auto potrebbe non partire più, di fatto è rimasto totalmente o in parte a carico del proprietario dell’auto.
Le pressioni di Altroconsumo
In seguito alle tante segnalazioni arrivate, abbiamo deciso di farci portavoce di chi ha dovuto sborsare fino a 1.200 euro per sostituire un pezzo difettoso della propria auto, intervento che è necessario per poter continuare a utilizzare la vettura. Per prima cosa abbiamo segnalato la vicenda alle Autorità europee e all'Autorità garante della concorrenza e del mercato, che ha aperto un'istruttoria per pratica scorretta. Poi, assieme a Euroconsumers (il network europeo di organizzazioni di consumatori di cui facciamo parte) abbiamo inoltrato una diffida.
Abbiamo in seguito annunciato una class action (per la quale abbiamo raccolto più di 5.000 preadesioni), chiedendo a Citroen e Peugeot fino a 1.200 euro di rimborso per automobilista che ha avuto problemi col serbatoio AdBlue. Finalmente, Citroen e Peugeot si sono impegnati a rimborsare i consumatori proprietari dei veicoli che hanno avuto problemi con il serbatoio AdBlue e pagare di tasca propria la sostituzione dei serbatoi. Impegni che, se rispettati, fanno venire meno la necessità di una class action, ma non la nostra assistenza ai consumatori danneggiati.
Cos'è il sistema AdBlue
L’AdBlue è un additivo che da alcuni anni è necessario utilizzare nelle vetture diesel per ridurne le emissioni di ossidi di azoto e rientrare nei limiti Euro 6. Le nuove auto a gasolio immesse sul mercato (indicativamente a partire dal 2018) hanno un apposito serbatoio che va riempito con l’AdBlue più o meno ogni 10.000-15.000 km. Per far sì che l’automobilista rifornisca correttamente l’auto di AdBlue (se non lo fa, l’auto non rispetta le norme antinquinamento) le auto segnalano all’automobilista con largo anticipo (oltre 2.000 km prima dell’esaurimento) quando si avvicina il momento di fare rifornimento di AdBlue. L’auto segnala anche all’automobilista che, se il rifornimento di AdBlue non viene effettuato prima dell’esaurimento dello stesso, l’auto non potrà essere messa in moto.
Questo contenuto è stato finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del progetto CICLE (Cooperation Improving Consumers Law Enforcement), che prevede lo sviluppo di una piattaforma in grado di raccogliere con regolarità i reclami dei consumatori e portarli all’attenzione delle autorità competenti.
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