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Anomalie con il sistema AdBlue: diffidata Citroen, segnalata Peugeot. Cosa fare se è successo anche a te

Sono diverse le vetture a diesel Citroen e Peugeot che presentano un'anomalia nel sistema antinquinamento AdBlue. In molti casi un errore viene mostrato ripetutamente sul computer di bordo, avvisando l'automobilista della necessità di riparare l'automobile per poter continuare a utilizzarla. La soluzione suggerita è sostituire il serbatoio AdBlue: un intervento che può costare anche 1.200 euro, a carico del proprietario. Per questo, dopo la segnalazione all'Antitrust, assieme a Euroconsumers abbiamo diffidato Citroen e stiamo lavorando anche per un'azione nei confronti di Peugeot. È capitato anche a te? Fai valere i tuoi diritti: invia subito un reclamo. Chiederemo indietro quanto ti spetta.

29 marzo 2023
Citroen AdBlue

Come confermano le tante segnalazioni ricevute, alcune auto diesel Citroen e alcune vetture Peugeot stanno creando disagi agli automobilisti. Le problematiche sono legate al sistema antinquinamento AdBlue e, in molti casi, per poter continuare a utilizzare la vettura è necessario sostituire il serbatoio AdBlue a spese del proprietario. Tutto parte da un messaggio di errore che viene mostrato in maniera ripetuta dal computer di bordo e che segnala “Anomalia antinquinamento: avviamento vietato entro 1500 km” oppure “Anomalia motore: riparare veicolo”. Dopo la segnalazione inviata alle autorità italiane ed europee, assieme a Euroconsumers abbiamo deciso di procedere con una diffida nei confronti di Citroen e ora valutiamo le azioni da intraprendere nei confronti di Peugeot.

Cos'è il sistema Adblue

L’AdBlue è un additivo che da alcuni anni è necessario utilizzare nelle vetture diesel per ridurne le emissioni di ossidi di azoto e rientrare nei limiti Euro 6. Le nuove auto a gasolio immesse sul mercato (indicativamente a partire dal 2018) hanno un apposito serbatoio che va riempito con l’AdBlue più o meno ogni 10.000-15.000 km. Per far sì che l’automobilista rifornisca correttamente l’auto di AdBlue (se non lo fa, l’auto non rispetta le norme antinquinamento) le auto segnalano all’automobilista con largo anticipo (oltre 2.000 km prima dell’esaurimento) quando si avvicina il momento di fare rifornimento di AdBlue. L’auto segnala anche all’automobilista che, se il rifornimento di AdBlue non viene effettuato prima dell’esaurimento dello stesso, l’auto non potrà essere messa in moto.

Qual è il problema segnalato dagli automobilisti

Il problema segnalato dagli utenti si manifesta con ripetuti messaggi di errore che vengono mostrati dal computer di bordo come “Anomalia antinquinamento: avviamento vietato entro 1500 km” o “Anomalia motore: riparare veicolo”. La problematica riguarderebbe il gruppo serbatoio dell’AdBlue, che comprende serbatoio, pompa e centralina. Sembra che in molti casi compaia una spia che allerta di problemi con l’impianto AdBlue, nonostante lo stesso non sia vuoto: per risolvere il problema sarebbe quindi necessario sostituire il gruppo serbatoio. Questo intervento, senza il quale l'auto potrebbe non partire più, di fatto rimarrebbe (tutto o in buona parte) a carico del proprietario dell’auto. Sostituire il serbatoio dell’AdBlue significa infatti mettere in conto una spesa che varia tra gli 800 e i 1.200 euro a seconda dell'officina a cui ci si rivolge. C'è poi anche l'aggravante delle tempistiche: in molti casi ci segnalano anche tempi non precisi di consegna del pezzo da sostituire. Le auto quindi rischiano di rimanere ferme per settimane senza poter essere usate, con ulteriori danni e disagi per gli automobilisti.

Quali sono le auto Citroen coinvolte

Le segnalazioni online mostrano una situazione analoga che ha coinvolto diversi automobilisti, probabilmente a causa di un difetto di progettazione del serbatoio. Tra i modelli interessati ci sono Citroen C4 Cactus, Citroen C4 Aircross, C4 Picasso, Citroen C3 HDI, C3 Gol e C3 Aircross

Cosa fare se è capitato anche a te

La problematica è comune a diverse auto Citroen e si presenta con le stesse modalità. Per questo motivo, in seguito alle tante segnalazioni arrivate, abbiamo deciso di farci portavoce di chi ha dovuto sborsare in media 1.000 euro per sostituire un pezzo difettoso della propria auto, intervento che è necessario per poter continuare a utilizzare la vettura. Se è capitato anche a te invia subito un reclamo utilizzando la piattaforma Reclama facile e chiedi la sostituzione gratuita del pezzo o, se hai già sostenuto la spesa, il rimborso di quanto pagato ingiustamente (ricorda di allegare la fattura o la ricevuta di pagamento).

Invia ora un reclamo a Citroen

Utilizzeremo tutte le segnalazioni degli utenti per contattare Citroen e chiedere quanto ti spetta

La diffida nei confronti di Citroen

La vicenda è stata segnalata alle autorità europee e all'Autorità garante della concorrenza e del mercato che ha aperto un'istruttoria per pratica scorretta: abbiamo chiesto di verificare se la condotta dell’azienda ostacoli l'esercizio dei diritti dei consumatori. Assieme a Euroconsumers abbiamo inoltre deciso di procedere con una diffida nei confronti di Citroen.

Hai problemi con un'auto Peugeot? Invia un reclamo

Come confermano le tante segnalazioni ricevute dagli automobilisti, su alcune vetture Peugeot si sta verificando la stessa problematica riscontrata sulle auto Citroen. Il problema riguarda anche in questo caso il serbatoio Adblue dell’auto e, come per Citroen, il cambio è tutto a carico dell’automobilista. Altroconsumo è al tuo fianco anche se sei un possessore di un'auto Peugeot interessata per seguire la questione e aiutarti a far valere i tuoi diritti. Richiedi il rimborso di quanto pagato per la sostituzione del serbatoio oppure puoi chiedere la sostituzione gratuita.

Invia un reclamo utilizzando il modulo che abbiamo predisposto: ti basta compilare il form con i tuoi dati per scaricarlo. Più siamo e più forti siamo; raccogliendo un numero significativo di reclami possiamo avviare una segnalazione all'Antitrust e una diffida alla casa automobilistica.

Compila il form e scarica il modulo per inviare un reclamo a Peugeot

Inizia
Il caso Citroen rientra nel progetto Cicle finanziato dall’Unione Europea. Altroconsumo, in collaborazione con Ocu (organizzazione di consumatori spagnola), nell’ambito del progetto si impegna per migliorare la tutela dei consumatori attraverso azioni congiunte con le autorità, colmando le lacune nella sorveglianza del mercato migliorando la cooperazione tra organizzazioni di consumatori e istituzioni.