News

Polizze Rc auto: aumenti del 6% in un anno. L'indagine di Altroconsumo in 6 città

Analizzati 800mila preventivi: la spesa media per assicurare un veicolo cresce del 6%, arrivando a 656 euro all’anno. I rialzi maggiori rispetto all'anno scorso ci sono stati nelle regioni del Nord, ma è al Sud che si pagano le cifre più elevate. Tra i sei capoluoghi dell'inchiesta,  Milano è risultato il più economico, Napoli il più caro. La buona notizia è che scegliendo la polizza più conveniente si può pagare molto meno: nelle nostre simulazioni anche circa la metà del costo medio.

articolo di:
21 novembre 2024
Contratto auto e calcolatrice

I costi delle polizze per assicurare l’auto anche quest’anno sono aumentati: di ben il 6% in media secondo la nostra analisi, in cui abbiamo scandagliato decine di migliaia di preventivi delle principali compagnie italiane (prezzi Rc auto del mese di settembre 2024 confrontati con quelli di settembre 2023). Certo, non parliamo di quel + 27% che abbiamo rilevato l’anno scorso rispetto al 2022, ma sempre di aumenti molto consistenti si tratta; aumenti che si accumulano a quelli degli anni passati, facendoci arrivare a una spesa media per il premio assicurativo di ben 656 euro all’anno.

E parliamo di spesa media, perché se poi entriamo nel dettaglio dei risultati, le cose cambiano di parecchio tra le varie aree del Paese, con spese e aumenti anche più elevati e differenze molto nette tra Nord e Sud. La buona notizia è che - scegliendo la polizza più conveniente - si possono risparmiare somme anche molto elevate.

Analisi in sei città: Napoli la più cara

Per capire quanto si può risparmiare con la tariffa più economica sul mercato, abbiamo fatto alcune simulazioni in sei delle città più popolose dello Stivale: Torino, Milano, Bologna, Roma, Napoli e Palermo. Per ognuna abbiamo analizzato i preventivi di settembre 2024 per un determinato profilo, quello di un automobilista con buona esperienza di guida, senza sinistri recenti, che percorre circa 15mila km l’anno con un’auto di piccola cilindrata (vedi “Il metodo dell’inchiesta” in fondo per maggiori dettagli).

Napoli è il capoluogo in cui si spende di più: ben 1.120 euro all’anno in media, ma con la tariffa più economica individuata (di Prima), è anche una delle città in cui avremmo risparmiato di più, ben il 46%, cioè 516 euro. Il capoluogo più economico della nostra selezione, invece, è Milano: 285 euro all’anno in media per assicurare l’auto, praticamente un quarto di quello che si spende a Napoli; ma anche nel capoluogo lombardo, scegliendo la tariffa più conveniente (sempre con Prima), sarebbe stato possibile risparmiare molto: il 38%, quasi 108 euro. In questa tabella tutti i risultati.

Tariffe Rc auto in sei città (per il profilo considerato)
Città Spesa media annua Tariffa più conveniente (costo e compagnia) Risparmio
Napoli 1.120 € 604 € (Prima*) 46%
Palermo 680 € 514 € (Quixa) 24%
Torino 614 € 332 € (Linear) 46%
Bologna 462 € 317 € (ConTe) 31%
Roma 402 € 240 € (Linear) 40%
Milano 285 € 177 € (Prima*) 38%

I calcoli effettuati si riferiscono solo al profilo di assicurato che abbiamo considerato, descritto ne “ll metodo dell’inchiesta”; le tariffe più convenienti sono offerte in tutti i casi da compagnie “dirette”, cioè online.
* Prima non è una compagnia tradizionale, ma un intermediario assicurativo che distribuisce prodotti di Great Lakes Insurance SE (Gruppo Munich Re), iptiQ EMEA P&C S.A. - Italia e iptiQ EMEA P&C S.A. 

Tra gli estremi di Napoli e Milano ci sono Torino e Palermo, dove si spendono circa 600 euro, e Bologna e Roma, dove il costo medio della polizza è di circa 400 euro. In tutte le città, comunque, il risparmio possibile con l’offerta più economica individuata sarebbe stato abbastanza alto, almeno del 24%. La nostra indagine ci dice quindi che vale la pena cercare altre tariffe, prima del rinnovo con la propria compagnia, per capire se ci sono alternative sul mercato che consentono di risparmiare. E confrontare le varie offerte diventa ancora più importante, dati gli aumenti così rilevanti degli ultimi anni.

Quanto sono aumentate le polizze Rc auto?

In termini monetari, il fatto che quest’anno le tariffe siano salite del 6% vuol dire che paghiamo 37 euro in più dell’anno scorso, quando il premio medio era di 619 euro.

E pensare che per circa dieci anni, dal 2012 al 2022, i costi assicurativi erano in costante diminuzione, con un crollo tra il 2020 e il 2021 quando, a causa del Covid, si era ridotta di molto la circolazione (a fine 2021 il premio medio era di 451 euro, contro i 656 euro di settembre 2024). Finita l’emergenza sanitaria, nella seconda parte del 2022, i costi delle polizze hanno poi ricominciato a crescere e, da quel momento, non hanno più smesso, con l'eccezionale picco dell’anno scorso del +27%.

Per il futuro - con l'inflazione sotto controllo e scongiurando condizioni particolari - possiamo aspettarci un primo periodo di nuovi aumenti (anche se più blandi) seguito da una sostanziale stabilizzazione dei prezzi (o addirittura una discesa, nella migliore delle ipotesi).

Dove sono salite di più le tariffe nel 2024? Al Nord

Il + 6% rilevato quest’anno è una media degli aumenti che ci sono stati sul territorio italiano: in alcune aree del Paese i prezzi delle Rc auto sono saliti ancora di più. L’Italia è risultata praticamente spaccata in due come si può notare da questa tabella.

Andamento delle tariffe Rc auto
Area geografica Costo medio (sett. 2023) Costo medio (sett. 2024) Aumenti
Nord-Ovest 558 € 606 € 9%
Nord-Est 536 € 570 € 6%
Centro 699 € 744 € 6%
Sud 835 € 868 € 4%
Isole 689 € 705 € 2%
Italia 619 € 656 € 6%

È andata peggio agli assicurati del Nord-Ovest, con un rincaro medio di ben il 9%. Nel Nord-Est e al Centro gli aumenti sono rimasti nella media; mentre più fortunati sono stati i cittadini che vivono al Sud e nelle Isole, dove le tariffe sono cresciute in modo più contenuto, rispettivamente del 4% e del 2%. Attenzione: al Sud e nelle Isole gli aumenti sono stati inferiori, ma come si nota dalla tabella, questo non vuol dire che si spende meno che al Nord, anzi; si sborsa, rispettivamente, il 52% e il 24% in più delll'area in cui la spesa media è più bassa, cioè il Nord-Est.

Se puntiamo la lente sulle singole regioni, quelle in cui le tariffe sono cresciute di più sono comunque tutte del Nord (in questa mappa sono indicate dal colore più scuro, corrispondente agli aumenti maggiori).

cartina dell'Italia

È il Trentino-Alto Adige la regione in cui i costi delle polizze rc auto sono cresciuti di più, del +9,8%. Subito a seguire Valle d’Aosta, Lombardia, Piemonte e Friuli-Venezia Giulia, con rialzi sempre intorno al 9%.

In tutte le regioni del Centro gli aumenti sono nella media e abbastanza simili: si va dal +6% delle Marche al +7% del Lazio.

Gli aumenti di prezzo più contenuti li abbiamo rilevati, invece, in regioni del Sud o Isole: Basilicata (+1,7%), Sardegna (+1,3%), Calabria (+0,3%).

Infine, in Molise, i costi assicurativi sono addirittura scesi rispetto all’anno scorso (-2,6%).

Perché le tariffe sono aumentate?

I principali parametri che incidono sui costi delle assicurazioni sono la frequenza e il costo dei sinistri liquidati: il numero degli incidenti, in realtà, si è ridotto (-1,3% nel 2023 rispetto al 2022), quindi a incidere sugli aumenti è sostanzialmente il secondo aspetto, cioè il fatto che le cifre che vengono rimborsate dalle compagnie sono in salita (2.105 euro in media a sinistro, +4,2%). Questo è dipeso principalmente dall’inflazione, che ha portato un rincaro della manodopera e dei pezzi di ricambio (sempre più costosi anche a causa della crisi geo-politica del Mar Rosso, che ha interrotto rotte commerciali marittime molto importanti per questo settore).

Ma, a incidere negativamente sulle entrate delle compagnie e quindi sul costo delle polizze, restano anche due fenomeni illegali: l’evasione assicurativa (secondo l’Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici - Ania, le auto non assicurate sono circa tre milioni, il 6% del totale) e le frodi in caso di sinistro (la quantità di incidenti a rischio, secondo i criteri di Ania, è aumentata e ha raggiunto il 26%, il livello massimo dell’ultimo decennio).

Dove si spende di più? Al Sud

Il costo delle assicurazioni è aumentato di più al Nord, ma è nelle regioni e nelle province del Sud che la spesa in euro è più alta.

Le regioni più e meno economiche

La regione più cara è la Campania, con 1.102 euro di spesa media nell’ultimo anno: si sborsa il 70% in più del premio medio nazionale (che è stato di 643 euro tra ottobre 2023 e settembre 2024) e il 156% in più del Friuli Venezia Giulia, la regione più economica (dove si spendono 431 euro, molto meno della metà).

Le tre più care: subito dopo la Campania (1.102 euro), ci sono la Puglia (715 euro, +11% della spesa media) e la Calabria (696 euro, +8%).

Le tre meno care: oltre al Friuli Venezia-Giulia (431 euro come anticipato), Trentino-Alto Adige (484 euro) e Valle d’Aosta (497 euro).  

Le province più e meno economiche

Il dato è consolidato e si ripete ormai da più anni: Napoli è la più cara non solo come città (nelle comparazioni descritte tra i sei capoluoghi), ma anche come provincia. Il premio medio è di 1.188 euro, il 189% in più di quanto si spende nella provincia meno cara, cioè Pordenone (411 euro la tariffa media).

Le cinque più care: dopo Napoli (1.188 euro, appunto), c’è Caserta (con un premio medio di ben 1.057 euro) e altre due province del Sud, Foggia (929 euro) e Crotone (875 euro). Fra queste, c'è un'unica provincia del Centro: Prato (917 euro).

Le cinque meno care: oltre alla già citata Pordenone (411 euro), troviamo Udine (422 euro), Verbano-Cusio Ossola (435 euro), Trieste (454 euro) e Biella (456 euro): tutte del Nord e, in particolare, del Friuli Venezia Giulia e del Piemonte.

Il metodo dell'inchiesta

L’indagine è stata condotta analizzando 838.832 preventivi ottenuti tra settembre 2023 e settembre 2024 da Altroconsumo Connect, tramite software che interrogano i siti delle seguenti compagnie: Allianz, Allianz Direct, Allianz Viva, Arca Assicurazioni, AXA Assicurazioni, Cattolica, Conte.it, Generali Italia, Genertel, Genialpiù, Great Lakes Insurance SE (tramite intermediario Prima.it), Groupama, Intesa San Paolo Assicura, Italiana Assicurazioni, Linear, Quixa, Reale Mutua, UnipolSai. 

Abbiamo coperto il 75% del mercato Rc auto e il 36% delle compagnie attive nel settore.

Il profilo dell’assicurato

La comparazione dei preventivi si basa su un profilo tipo: 55 anni, impiegato/a, assicurato da più di 5 anni, classe di merito CU 01, nessun sinistro sull’attestato di rischio, auto con polizza in scadenza, segmento citycar, cilindrata 1.2, con alimentazione a benzina. La percorrenza annua è pari o inferiore a 15mila chilometri annui. 

Il tipo di assicurazione

La polizza è con formula “guida esperta”. Il massimale, cioè l’importo massimo che la compagnia deve eventualmente rimborsare, è pari al minimo di legge (6.450.000 euro per danni a persone, 1.300.000 euro per danni a cose e animali). Copre solo la responsabilità civile verso terzi in caso di incidente e non altri rischi (come furto e incendio, danni a cristalli o dovuti a eventi naturali ecc.)

 

Probabilmente è proprio un effetto dell’aumento dei costi, ma più italiani sembrano propensi a cambiare tariffa per risparmiare: si è ridotta infatti la percentuale di assicurati che rinnovano la polizza con la stessa compagnia (nel luglio 2024, secondo Ania, è pari all’82,4%, quando nello stesso mese del 2023 era all’84,8%).

Il nostro consiglio è proprio questo: prima di rinnovare con la vostra compagnia verificate sempre se sul mercato c'è una tariffa più conveniente, perché le possibilità di spendere meno, anche molto meno, ci sono e l'analisi di cui vi abbiamo raccontato lo ha dimostrato (individuando risparmi fino al 46%). Se ne avete bisogno, il nostro comparatore Altroconsumo Connect è a vostra disposizione.

.

confronta i preventivi