News

Decreto bollette, nessun pignoramento sotto i 5mila euro di debiti condominiali

L’emendamento al decreto bollette, approvato in Commissione attività produttive, punta a proteggere i soggetti vulnerabili dalla messa all’asta della loro casa per il mancato pagamento delle bollette energetiche del condominio. Ecco cosa prevede.

Con il contributo esperto di:
articolo di:
11 aprile 2025
coppia sul divano con pc e fogli

Non è possibile il pignoramento della casa di proprietà di un soggetto vulnerabile per il mancato pagamento delle bollette energetiche del condominio se il debito è fino a 5mila euro e se si tratta dell'unico immobile di proprietà del debitore dove questi risiede. Lo dice un emendamento al decreto bollette approvato dalla Commissione attività produttive della Camera. L’emendamento punta a tutelare chi si trova in una condizione di vulnerabilità. Sono escluse, quindi, le case di lusso (immobili in classe A/8 e A/9). L’intento è quello di evitare che persone già in difficoltà si trovino esposte a misure drastiche a causa delle spese condominiali energetiche. Un emendamento che deve completare il percorso legislativo per diventare operativo, quindi dovrà essere approvato in Parlamento. Vediamo cosa prevede nel dettaglio.

Torna all'inizio

Un emendamento per tutelare la prima casa dei soggetti vulnerabili

La misura riguarda soggetti vulnerabili così individuati:

  • Persone in gravi condizioni di salute che necessitano di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica;
  • Chi ha una disabilità riconosciuta;
  • Chi ha superato i 75 anni;
  • Cittadini in condizioni economicamente svantaggiate.
Torna all'inizio

I debiti per le bollette energetiche non possono portare al pignoramento

Il provvedimento riguarda i debiti accumulati verso il condominio per le bollette energetiche quali, ad esempio, il riscaldamento, l’acqua calda centralizzata, l’energia elettrica, il gas quindi non tutte le spese condominiali.

Torna all'inizio

Il condominio può tutelarsi

Con questo provvedimento, quindi, il condominio non può procedere al pignoramento, cioè all’esecuzione forzata che porta alla vendita all’asta dell’appartamento pignorato. Il condominio, però può cautelarsi chiedendo in giudizio l’iscrizione di un’ipoteca sull’immobile per tutelare i diritti dei condomini che hanno pagato la loro parte e devono coprire i costi delle utenze non pagate dai morosi.
Restano in vigore i meccanismi di recupero dei crediti in favore della Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea) che può recuperare i crediti su tutti i beni mobili del debitore.

Torna all'inizio