Colle stick alla prova per valutarne prestazioni e sicurezza: 3 prodotti da evitare

Abbiamo mandato in laboratorio otto colle stick per scoprire se contengono sostanze critiche per i bambini: tre bocciate. Le prove pratiche fatte dai più piccoli.
Severi, anzi severissimi. Ci sembra questo l’atteggiamento giusto da avere, quando si tratta di giudicare i prodotti usati dai bambini. E gli articoli di cancelleria lo sono: dalla materna fino alle medie, i ragazzini passano ore con colle, pennarelli, matite colorate nelle mani. Sono tanti i genitori che ci scrivono e hanno dei dubbi sulla sicurezza di questi prodotti, sulle colle in particolare.
Il timore più diffuso è che contengano sostanze chimiche nocive. Per capirne di più le abbiamo messe alla prova, analizzando otto colle stick. Certo, si tratta di una fotografia del mercato, non esaustiva, ma può essere utile per vedere se si può stare tranquilli a lasciare gli stick nelle mani dei bambini. Tre prodotti non passano il nostro test perché contengono sostanze chimiche critiche: per noi è meglio non usarli.
Come abbiamo premesso, siamo stati molto severi. Ma il nostro lavoro è questo: segnalarti, fra tanti prodotti che sembrano uguali, sia quelli che dalle nostre prove risultano i migliori sia quelli con delle criticità. In questo caso, per l’uso da parte dei bambini.
La norma che vorremmo
Le colle stick, così come altri articoli di cancelleria (per esempio gli evidenziatori, le matite in grafite e le penne) devono rispettare la direttiva relativa alla sicurezza generale dei prodotti e il regolamento europeo che registra, valuta e autorizza le sostanze chimiche (REACH): non hanno una regolamentazione specifica di riferimento.
Questo non vale per altri articoli di cancelleria, come i pennarelli e le matite colorate: essendo destinati principalmente ai bambini (legalmente tali fino ai 14 anni) vengono assimilati per legge ai giocattoli. Questo significa che devono riportare il marchio CE (come tutti i giochi) e sottostare ai limiti di sicurezza previsti dalla direttiva sui giocattoli, in particolare per quanto riguarda la presenza e la concentrazione di sostanze chimiche considerate pericolose.
Purtroppo la norma sui giocattoli, più severa e stringente rispetto alla direttiva relativa alla sicurezza generale dei prodotti, non vale per le colle. Per noi è invece evidente che anche questo prodotto debba essere assimilato ai giochi, come ad esempio i pennarelli, perché viene usato principalmente dai bambini e ragazzini a scuola. Ecco perché abbiamo deciso di testare le otto colle secondo la normativa sui giocattoli, anche se per legge oggi non sono tenute a sottostarvi.
Tre colle vengono bocciate proprio nella sicurezza chimica - Amazon Basic, Carioca Glue Family, Tiger: le giudichiamo pericolose perché superano i limiti della normativa giocattoli, anche se sono da considerarsi a norma. Noi però ve le sconsigliamo: il nostro test (e tanti altri che abbiamo fatto in passato su altri articoli) dimostrano che ci sono prodotti di cancelleria che sono in linea con le nostre - seppur severe - prove sulla sicurezza chimica. Per correttezza, va detto che Amazon, subito dopo la nostra comunicazione, ha ritirato il prodotto dalle vendite, dimostrando attenzione verso i consumatori.
Nel nostro test premiamo le colle stick senza sostanze chimiche sospette o critiche: Pritt Stick vince il titolo di Migliore del Test; Pelikan Pelifix Stick quello di Miglior Acquisto.
L’aiuto dei piccoli consumatori
Anna e Alice sono solo due delle bambine che ci hanno aiutato a testare le colle. Insieme a loro, c’erano Matteo, Emma, Giulia... e tanti altri piccoli consumatori che hanno messo alla prova con le loro famiglie i prodotti che abbiamo inviato loro dopo averli resi anonimi e irriconoscibili. A casa, infatti, la colla la usano principalmente i bambini. In base alle risposte di mamme e papà, questo indispensabile articolo di cancelleria viene acquistato dalle famiglie in grandi quantità, soprattutto per i bimbi della scuola primaria e per i ragazzini della secondaria di primo grado, ma è usato anche dai grandi. In media i nostri ACmakers hanno risposto di comprare dieci stick di colla all’anno e di preferire il formato da 22 g. Un altro dei criteri di scelta, dopo formato, prezzo e marca, è la presenza dell’indicazione “senza solventi” o “con ingredienti naturali”. Un’ulteriore dimostrazione che la sicurezza chimica è tra le priorità dei genitori.
Tra le prove fatte a casa
Prima di inviare le colle ai bambini, le abbiamo sottoposte in laboratorio a una severa analisi delle sostanze chimiche: solo gli stick risultati sicuri sono stati ammessi alla prova pratica eseguita dai piccoli volontari. I prodotti che non hanno passato la prova, pur essendo a norma, sono stati bocciati e non sono stati testati oltre. Viceversa le colle sicure sono state sottoposte a molte prove per verificarne la qualità.
Per valutare la facilità d’uso, per esempio, i nostri piccoli volontari hanno dovuto aprire, chiudere, estrarre il tappo, far scorrere la colla all’interno dello stick, valutare l’impugnatura. La colla preferita dai bambini è risultata Carrefour, la meno apprezzata (ma comunque buona) è UHU, in particolare perché è difficile far rientrare la colla nel tubetto dopo l’uso. Poi abbiamo chiesto ai bambini di spalmare la colla, incollare due fogli e provare a staccarli subito dopo (per simulare la necessità di riposizionare in caso di errore) e dopo 20 minuti (per verificare la tenuta della colla). L’unica colla che prende un voto ottimo è Pritt. Se le mani o la maglietta si sporcano di colla si riesce a rimuoverla facilmente? L’ultimo gruppo di prove si è concentrato proprio su questo aspetto: la lavabilità (dalle mani e dalla stoffa). In generale le colle stick si eliminano dalle mani facilmente con la sola acqua o con un po’ di sapone e non lasciano tracce evidenti sulla stoffa dopo un lavaggio in lavatrice. Nell’ultima prova abbiamo chiesto ai bambini di lasciare le colle aperte e verificare sia l’aspetto sia l’efficacia dei prodotti dopo un giorno. Qui Pelikan è la migliore: funziona meglio delle altre anche lasciata aperta per un giorno.
L’imballaggio pesa sull’ambiente
Oltre alle prove pratiche eseguite dai bambini, abbiamo completato il test con una valutazione da parte degli esperti dell’etichetta e dell’imballaggio. Tutte le etichette riportano le informazioni di legge: abbiamo premiato quelle che aggiungono indicazioni sul materiale su cui usare la colla, le istruzioni per il lavaggio e le avvertenze. Per completezza e leggibilità vince la prova “etichetta” la colla di Carrefour. Nella valutazione dell’imballaggio, invece, per scoprire la quantità di rifiuti che genera ogni colla abbiamo considerato il peso del tubetto in rapporto al contenuto. Secondo i nostri calcoli in un anno ogni bambino in età scolare (in Italia, nell’anno scolastico 2021/2022, sono stati stimati 7.407.312 studenti delle scuole statali) produce 380 g di rifiuti da colle stick usate, per un totale di 2.815 tonnellate di plastica. La colla stick è l’esempio perfetto di prodotto che potrebbe essere fatto in plastica riciclata sia per dare nuova vita alle materie di riciclo, sia per evitare la produzione di plastica vergine. Tra i prodotti ammessi alla prova pratica, purtroppo solo Pritt la usa ed è anche l’unica che indica il corretto smaltimento del tubetto nella raccolta differenziata della plastica.
Il costo della qualità
Il prezzo è il secondo criterio di scelta delle famiglie che hanno partecipato al test. Abbiamo calcolato quanto si spende all’anno per la colla: si passa da un minimo di 12 euro (Primo), fino a un massimo di 34 (Pritt). Quasi tre volte tanto, ma a un costo maggiore corrisponde anche una migliore qualità, come segnala la nostra classifica. Ricorda però, anche la colla chimicamente più sicura, può diventare pericolosa se non usata in modo corretto: vigila sempre sui bambini Questo test è stato svolto con la collaborazione dei consumatori iscritti alla piattaforma ACmakers, un progetto di Altroconsumo che permette ai cittadini di partecipare in prima persona a test e inchieste.
Un grazie speciale a tutti i bambini che ci hanno aiutato nella prova pratica del test sulle colle stick. Vuoi partecipare anche tu? Vai su: acmakers.altroconsumo.it
Non comprare perchè pericolosi
Le colle che vi sconsigliamo di comprare non sono “fuori legge”: il nostro giudizio negativo deriva da un approccio prudenziale dovuto a prove severe e ipotizzando un uso da parte di bambini..