Isolamento termico: la checklist per risparmiare energia (e soldi)

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1 - Valuta se iniziare da tetto, facciata o pavimento

Il tetto è la principale fonte di dispersione (fino al 30%). La facciata pesa per un altro 20-25%. Il pavimento è meno prioritario, ma importante in edifici a piano terra o seminterrati.

👉 Consiglio: inizia da tetto e pareti esterne, poi passa ai pavimenti.

2 - Scegli materiali certificati

Lana di roccia, fibra di legno, sughero o composti minerali certificati garantiscono isolamento termico e acustico, con traspirabilità che riduce il rischio di condensa.

👉 Consiglio: evita materiali economici non idonei che col tempo perdono efficacia.

3 - Verifica la compatibilità con eventuali vincoli edilizi

Nei centri storici o su edifici vincolati non sempre è possibile realizzare cappotti esterni: è necesario quindi sfruttare isolamenti interni o soluzioni “a basso impatto visivo”.

👉 Consiglio: prima di avviare lavori, verificane la fattibilità con un tecnico e con il Comune.

4 - Non trascurare la ventilazione per evitare muffe

Un edificio più isolato deve poter “respirare”. Questo migliora la qualità dell’aria, elimina pollini dannosi e riduce i costi.

👉 Consiglio: Dotati di un sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC).

5 - Controlla i valori di isolamento richiesti dalla legge

Ogni Paese stabilisce valori limite di trasmittanza termica (U) in base alla zona climatica

👉 Consiglio: Non lasciare nulla al caso. Un progetto che non rispetta i limiti non accede agli incentivi.

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