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ChatGPT-5: cosa cambia davvero rispetto alle versioni precedenti

È arrivato ChatGPT-5, il nuovo modello di intelligenza artificiale targato OpenAI. Risposte più naturali, capacità di ragionamento, comprensione dei contesti lunghi. Lo abbiamo provato: scopri cosa cambia davvero e se conviene passare alla nuova versione.

Con il contributo esperto di:
articolo di:
08 agosto 2025
schermata chatgpt5

A partire dal 7 agosto 2025 è disponibile per tutti gli utenti ChatGPT‑5, il nuovo modello di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI. La nuova versione promette risposte più naturali, maggiore capacità di ragionamento e un’interazione più vicina a quella umana. Ma cosa cambia davvero rispetto a quanto già visto con ChatGPT‑4 o la versione 4.5? Lo abbiamo chiesto direttamente a lui. E poi abbiamo fatto qualche verifica in più.

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Che cos’è ChatGPT-5 e cosa promette

ChatGPT-5 è il nuovo modello AI di punta di OpenAI. Disponibile anche nella versione gratuita (oltre che per gli abbonati Plus e Pro), integra capacità di comprensione e ragionamento che prima erano disponibili solo nella modalità “avanzata” o a pagamento.

Le promesse sono ambiziose: non solo risposte più precise e contestualizzate, ma anche un’interazione più ricca grazie alla possibilità di gestire testo e immagini, comprendere meglio il tono di voce dell’utente e mantenere la coerenza nei dialoghi lunghi.

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Le novità della nuova versione secondo ChatGPT

Abbiamo chiesto a ChatGPT‑5 quali siano le principali differenze rispetto alle versioni precedenti. Ecco la risposta testuale che ci ha fornito:

  • Comprensione più profonda: capisce meglio il contesto di conversazioni lunghe e riesce a mantenere coerenza anche dopo molti passaggi.
  • Risposte più naturali: lo stile è più flessibile e si adatta meglio al tono desiderato (formale, colloquiale, ironico, poetico…).
  • Conoscenze più aggiornate: ha un “taglio” temporale più vicino al presente e può anche cercare informazioni sul web.
  • Maggiore precisione nelle lingue: gestisce meglio le sfumature tra idiomi diversi e offre traduzioni più accurate.
  • Multimodalità: può analizzare anche immagini, grafici o testi visivi, cosa che prima non era possibile.
  • Capacità di ragionamento: affronta problemi complessi in modo più strutturato, passo dopo passo.
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La nostra analisi: cosa cambia davvero

Come sempre, è bene non prendere per oro colato quanto dichiara un sistema AI parlando di sé stesso. Per questo abbiamo fatto alcune prove dirette, confrontando ChatGPT‑5 con le versioni precedenti.

La prima differenza che si nota è un leggero rallentamento nei tempi di risposta: per domande semplici, dove prima si otteneva una risposta istantanea, ora occorrono alcuni secondi in più. Questo potrebbe dipendere dal fatto che ChatGPT-5 integra di default il modello “a ragionamento profondo”, che in precedenza andava selezionato manualmente ed era riservato agli abbonati.

Le funzionalità promesse sono effettivamente presenti, ma non si tratta di una rivoluzione. Già con la versione 4 era possibile ottenere traduzioni accurate, testi coerenti, tono personalizzato e interazione efficace. Il salto di qualità, dunque, sembra più nella raffinatezza dell’interazione che non nelle capacità tecniche “di base”.

Il vero test sarà l’uso quotidiano: capiremo solo con il tempo se il nuovo modello è davvero in grado di fare la differenza nell’utilizzo pratico.

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ChatGPT-5 gratis o a pagamento? Le opzioni disponibili

Come già accadeva con le versioni precedenti, anche ChatGPT-5 è disponibile gratuitamente, ma con alcuni limiti di utilizzo giornalieri. Quando si raggiunge il limite, il sistema passa automaticamente alla versione 4.5, comunque molto valida per la maggior parte degli utenti.

Chi vuole accedere alla versione completa senza restrizioni può optare per l’abbonamento ChatGPT Plus, che ha un costo di 23 € al mese. È disponibile anche la versione Pro, pensata per un utilizzo professionale più intensivo.

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