Spett.le Arval Service Lease Italia S.p.A.,
in data 23/04/2024 ho sottoscritto un contratto di noleggio auto MID TERM con corrispettivo mensile di €499,00 (allegato “D24041551-1Axxxxxx Gxxxxxxx Sxxxxxx”), per il periodo dal 14/05/2024 al 13/09/2024.
In seguito alla stipula, si sono verificati molteplici disguidi amministrativi da parte di Arval che hanno generato indebite segnalazioni a società di recupero crediti e un addebito non giustificato sul mio conto.
Di seguito i fatti in ordine cronologico:
08/07/2024 – Segnalazione ad Arval di errato IBAN utilizzato per gli addebiti automatici, che aveva comportato la mancata riscossione delle fatture.
22/07/2024 – Risposta di Arval che confermava la correzione dell’IBAN (allegato “Risposta Arval al primo reclamo online 22-07-2024”).
06/08/2024 – Invio di una PEC urgente ad Arval (“URGENTE: Correzione IBAN errato pagamenti”) per ribadire la mancata regolarizzazione e i tentativi di pagamento effettuati.
Ottobre 2024 – Dopo la riconsegna dell’auto, ho iniziato a ricevere solleciti e chiamate da società di recupero crediti per presunti mancati pagamenti, nonostante la responsabilità fosse riconducibile all’errore di Arval.
23/08/2024 – Dopo aver saldato quanto richiesto tramite bonifici, ho inviato ad Arval copia di tutti i pagamenti effettuati (allegato “Re POSTA CERTIFICATA J12860 - Axxxxxx Gxxxxxxx Sxxxxxx 23-08-2024”).
01/08/2025 – È stato disposto un addebito di €1.221,46 sul mio conto corrente, senza alcuna comunicazione preventiva o motivazione. L’addebito è stato bloccato e, in data 09/08/2025, è stata inviata una nuova PEC ad Arval per chiedere chiarimenti (allegato “Re POSTA CERTIFICATA J12860 - Axxxxxx Gxxxxxxx Sxxxxxx 09-08-2025”).
17/09/2025 – Ho ricevuto telefonate minacciose da parte di uno studio legale che si dichiarava incaricato da Arval.
23/09/2025 – Arval ha risposto al reclamo allegando una foto di un presunto danno all’auto, sostenendo si trattasse di un danno dovuto a evento naturale (allegato “I_ - Risposta Reclamo N° C_ITA_11332598 - [243399]”).
Tuttavia, tale danno non era presente al momento della riconsegna, come dimostrano le foto scattate il 13/09/2024 (allegato “Foto 1 in data di riconsegna auto - comprovante data di scatto” e “Foto 2 in data di riconsegna auto - comprovante data di scatto”).
24/09/2025 – Ho inviato ad Arval e allo studio legale una PEC di contestazione con tutte le prove fotografiche e documentali a dimostrazione dell’infondatezza del presunto danno (allegato “Re Arval - Axxxxxx Gxxxxxxx 24-09-2025”).
02/10/2025 – Arval ha inviato una nuova comunicazione ribadendo la correttezza dell’addebito (allegato “POSTA CERTIFICATA Risposta Reclamo N° C ITA 11364399 - Axxxxxx Gxxxxxxx Sxxxxxx - GN633LX - [243399]”).
Desidero inoltre sottolineare che, secondo quanto previsto dal contratto (“D24041551-1Axxxxxx Gxxxxxxx (1)”), la penale massima per eventi naturali è pari a €1.000,00, importo comunque inferiore all’addebito effettuato da Arval.
Alla luce di quanto sopra, e considerata la documentazione allegata che dimostra l’assenza di responsabilità a mio carico,
CHIEDO FORMALMENTE che Arval:
- archivi immediatamente la pratica relativa all’addebito di €1.221,46;
- cessi ogni ulteriore azione esecutiva o sollecito di pagamento nei miei confronti;
- confermi per iscritto la chiusura definitiva della pratica e la rimozione di ogni segnalazione verso terzi (società di recupero o legali).
In difetto, mi riservo di procedere nelle sedi competenti per la tutela dei miei diritti, anche per eventuali danni morali subiti a causa delle azioni poste in essere dalla Vostra società.