Scorrevo su booking.com alcune proposte di soggiorni alberghieri in luoghi ameni per i prossimi giorni, possibilmente con SPA e centro benessere, e mi sono imbattuto in una novità che mi ha lasciato basito: alcuni hotel fra cui questo che poteva essere di interesse non ammettono bambini NELLA STRUTTURA! Con l'uteriore paradosso che invece ammettono e sono benvenuti gli animali.
Trovo che la cosa sia vergognosa, e ritengo sia un dovere civico segnalare questo abuso.
L'articolo 7 della legge n. 62 del 15 marzo 1971, che disciplina i pubblici esercizi, prevede che "l'esercente non può rifiutare la prestazione del servizio, negare l'accesso al locale o la somministrazione di alimenti o bevande, salvo i casi espressamente previsti dalla legge".
Inoltre l'articolo 2 della legge n. 1084 del 17 luglio 1971, che vieta la discriminazione razziale, etnica e relligiosa, dispone che "è vietata ogni discriminazione fondata sulla razza, la nazionalità [...] la disabilità, l'anzianità [...]"
Pertanto non ammettere in un albergo un bambino (o meglio un genitore con un bambino) è illegittimo.
NB: è possibile che a un bambino di età inferiore a N anni non si consenta l'ingresso a una SPA, ma il bambino può benissimo restare in compagnia di un genitore mentre l'altro beneficia del centro benessere. Non è invece concepibile il divieto di accesso a una piscina in compagnia dei genitori.