indietro

Bonus 110%

Chiuso Pubblico

Tipologia di problema:

Altro

Reclamo

A. B.

A: SORGENIA

26/09/2021

Quest’anno, come tanti italiani, abbiamo approfittato del bonus 110% per migliorare le prestazioni energetiche della nostra casa. Pensavamo fosse qualcosa di lineare e semplice ma, purtroppo, siamo impelagati nelle solite clausole inesistenti che vengono usate da tanti enti e che, con grande meraviglia, non escludono Sorgenia.In data 28/02/2021 ci viene proposta, da un loro addetto, un impianto fotovoltaico comprendente una caldaia a pompa di calore, batterie per l’accumulo dell’energia, inverter e colonnina per la ricarica per auto elettriche. Chiaramente ci viene presentato l’intero lavoro gratuitamente, vi è solo da pagare due bonifici a Sorgenia per l’avvio della pratica, soldi che alla fine di tutto il lavoro ci verranno, a questo punto devo dire forse, restituiti. Cominciamo con il richiedere la documentazione inerente la casa al comune, documentazione da noi pagata che, a dire di tutti, alla fine dei lavori ci verrà restituita in quanto pagata da noi, quindi di nostra proprietà. Cominciamo e finiamo positivamente tutta la fase burocratica, per cui la nostra villetta può usufruire di tale bonus, ripeto parliamo del 110%, ragione per la quale si passa all’aspetto tecnico dei lavori.Cominciano, quindi, ad arrivare i primi tecnici per i vari sopralluoghi, si delineano i tipi di lavori da fare e il come eseguirli al meglio. Si comincia con i pannelli fotovoltaici, questi verranno montati sul tetto, i vari cavi che usciranno verranno diretti in una canalizzazione predisposta sul tetto fino al primo piano c’è da precisare che la casa è stata costruita con l’intento di montare dei pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua. Dal primo piano, poi, si procederà esternamente fino al deposito, sito al piano seminterrato, dove verranno montate le batterie e l’inverter. La caldaia a pompa di calore prenderà il posto di quella esistente e la colonnina per la ricarica delle auto elettriche verrà montata all’interno del box auto. Sembra tutto semplice e lineare ma, a questo punto, cominciano gli imprevisti.Dopo aver montato i pannelli fotovoltaici i tecnici ci spiegano che non si può usare la canalizzazione preesistente, ragione per la quale tutti i cavi dovranno passare esternamente, lavoro che rovina totalmente l’estetica della nostra abitazione. Cerchiamo di convincerli di risolvere in altro modo in quanto il lavoro finale sarebbe un pugno in un occhio, totalmente antiestetico, ma ribadiscono di non avere altra soluzione. Poi, per non finirla qui, sia le batterie che l’inverter non possono essere montati all’interno in quanto sono nati per essere montati all’esterno. Qui veniamo presi totalmente alla sprovvista, i tecnici cercavano di anticipare i tempi per completare il prima possibile i lavori e noi, vedendo tutto cambiare all’improvviso, non ci rendevamo conto di cosa stessero facendo. Alla fine ci siamo trovati con tutti gli apparati, collegati ai pannelli fotovoltaici, montati all’esterno, in un angolo del giardino. Avvenuta l’installazione, però, siamo obbligati a sottoscrivere una dichiarazione dove ci impegniamo a coprire sia le batterie che l’inverter in quanto, è vero sì che sono per esterno, ma se vengono coperti è meglio….. ma non potevano essere posizionati all’aperto?Ci troviamo, quindi, di tutta fretta a far costruire anche una nicchia per tali apparati. L’impressione che abbiamo avuto alla fine si è manifestata concretamente in un lavoro semplificato e fortemente sommario.Veniamo ora alla caldaia: quella che avevamo in precedenza era perfettamente funzionante con tanto di controllo annuale sui fumi di scarico e efficiente in ogni sua parte, compresi i riscaldamenti, mentre la nuova caldaia ci viene montata in modo… oserei dire provvisorio, legata, nel vero senso della parola, con del fil di ferro. Ci comunicano che non avremmo avuto la garanzia e non avremmo potuto mettere in funzione i riscaldamenti finché non sarebbe intervenuto l’idraulico per completare l’installazione, vidimandoci anche il libretto di garanzia.Dal momento che a tutt’oggi non si è fatto sentire ancora nessuno e che l’inverno è alle porte, chiamiamo Sorgenia per chiedere quando avrebbero completato il tutto, quando ci avrebbero restituito i due bonifici anticipati all’inizio della pratica, tutta la documentazione inerente alla nostra casa e in particolar modo quando avremmo potuto usare nuovamente la caldaia al 100%. Nonostante i lavori non siano stati fatti come descritto, ci preoccupiamo adesso che gli stessi vengano completati. Sorgenia, con nostro grande stupore, ci informa che è nostro obbligo effettuare il passaggio del nostro contatore da 3Kw a 6Kw, cosa che non era stata assolutamente prevista, e se ciò non avverrà i lavori non potranno proseguire pertanto noi resteremo con una caldaia non funzionante legata con del fil di ferro e senza idonea documentazione. Chiaramente ci rifiutiamo, anche perché la cosa avrebbe un costo mensile sulla bolletta maggiore del risparmio avuto dai fotovoltaici, chiediamo quindi di sapere a che punto del contratto è citata tale nota. Sorgenia, a questo punto, ci propone di risolvere il tutto scalando i costi dagli anticipi dati che, invece, ci dovrebbero essere restituiti. Chiaramente noi li diffidiamo dal farlo per mezzo mail, ma a ciò nessuna risposta.La nostra richiesta, in conclusione, è che vengano rimossi tutti gli apparati montati, pannelli fotovoltaici, batterie e quant’altro e, soprattutto, chiediamo che la nostra vecchia ed idonea caldaia venga rimontata. Ovviamente a questo si aggiunge il ripristino di tutti i danni causati dai loro lavori, ovvero del tetto e della facciata della nostra abitazione. Barone Antonio e Panté Elisa, via Gaudiello 55/B 80030 – Liveri (NA)


Hai bisogno di aiuto?

I nostri avvocati esperti in diritto del consumo sono a disposizione dei nostri soci per fornire un consiglio personalizzato

Chiama il nostro servizio

I nostri avvocati avvocati sono disponibili dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 13:00 alle 17:00 (il venerdì fino alle 16:00).