Buongiorno,
mia moglie è proprietaria di un’auto “Citroen C.3” e, nell’ambito di una campagna di richiamo per airbag difettosi, riceveva da Citroen un "Primo invito" nel quale si chiedeva di prendere al più presto contatto con un riparatore autorizzato Citroen per i controlli da eseguire nell'airbag della sua auto.
In data 11/04/2024, previo appuntamento, il riparatore Citroen confermava che l’auto aveva effettivamente gli airbag difettosi, che avrebbero chiesto immediatamente i ricambi e, appena sarebbero arrivati, ci avrebbero contattato per procedere alla sostituzione dei pezzi difettosi.
Invece il 10 maggio u.s. è arrivata da parte di Citroen un’allarmante raccomandata nella quale si imponeva: "ATTENZIONE: AVVERTIMENTO DI SOSPENDERE IMMEDIATAMENTE LA GUIDA".
Ovviamente abbiamo subito contatto l’officina Citroen e, come richiesto, abbiamo fatto il check-in del VIN.
A fronte di ciò solamente due email interlocutorie da parte di Citroen. Anche le nostre telefonate al riparatore e due PEC di sollecito inviate il 20 maggio ed il 4 giugno 2024 non hanno trovato alcun riscontro.
E’ inutile sottolineare il grave disagio ed i notevoli danni conseguenti al mancato utilizzo della nostra auto. Dopo oltre due mesi dalla constatazione presso l’officina Citroen che l’auto aveva la necessità di interventi indispensabili alla sicurezza, siamo ancora nell’impossibilità di usare la NOSTRA auto.
Ci chiediamo se il comportamento Citroen è corretto, cosa possiamo fare per potere accelerare la soluzione del problema e se Citroene può essere ritenuta responsabile delle spese e dei gravi disagi dovuti al mancato uso dell’auto.
Resto in attesa ed invio Distinti saluti
VINCENZO GURRIERI
VIA RISORGIMENTO, 47
97100 RAGUSA
cell. 335 8410623
Auto: Citroen C3 telaio: VF7SCHMZ6FW636534, Targa: FA371YM
Pratica : 06058375
Allego:
• Marzo 2024 : lettera invito inviata da Citroen
• Maggio 2024 : Raccomandata da Citroen con richiesta di immediata sospensione guida auto
• 20 Maggio 2024 : Prima PEC di sollecito inviata a Citroen
• 4 giugno 2024 : Seconda PEC di sollecito inviata a Citroen