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Chiusura gate

In lavorazione Pubblico

Tipologia di problema:

Imbarco negato

Reclamo

G. T.

A: RYANAIR

18/04/2024

Lunedì 18 marzo 2024, volo FR8727 in partenza alle 9.40, prenotazione QI3UKC, check-in on line regolarmente eseguito 24 ore prima. Il gate chiude alle 9.10, ma per esperienza non mi è mai successo che il termine sia stato rispettato, perché l’imbarco quasi sempre prosegue oltre l’ora indicata, ed onestamente chiudere il gate 30 minuti prima del decollo - quando altre compagnie consentono l’imbarco sino a 15 minuti prima - mi sembra davvero eccessivo. Mi accompagnano in aeroporto partendo da casa (circa 12km) alle 8.20, solitamente bastano 15 minuti. Ma quel giorno un grave incidente stradale ed una serie interminabile di lavori in corso sull’asse mediano a Cagliari dilatano i tempi. Arrivo all’ingresso dell’aeroporto alle 9.08, raggiungo di corsa l’ingresso della zona partenze, la mia boarding pass mi consente l’accesso (e dunque il sistema informativo dell’aeroporto SA che sono dentro), poi mi metto in fila per i controlli di sicurezza. Ma è aperta UNA SOLA POSTAZIONE, l’ultima a sinistra, ed ho almeno 10 passeggeri davanti. Passato il check mi tocca la solita gimkana estenuante tra negozi di gadget che servono solo a perdere tempo. Quando finalmente arrivo in zona imbarchi, i gates sono tutti chiusi. Sono le 9.20, 12 minuti dopo il mio ingresso in aeroporto. Il volo parte dopo 20 minuti, mi sembra impossibile che dell’imbarco non vi sia più traccia. Chiedo ad una signorina in divisa informazioni, mi dice che “l’imbarco è chiuso da tempo”, che è impossibile farmi accompagnare da un auto all’aeromobile, e che SE VOGLIO posso andare in biglietteria a fare un nuovo biglietto. Ma io avevo già fatto il check-in online ed il primo varco in aeroporto sapeva che ero dentro, come era possibile? Non esistono controlli incrociati? Dunque volo perso, bus in coincidenza perso, pagato taxi per tornare a casa, costretto per partire in giornata a fare un Cagliari-Linate e poi un Linate-Bari con altra compagnia, più due treni per raggiungere la destinazione finale. Costo finale Euro 246 a cui vanno aggiunti 50 di taxi più i costi del volo originale più la navetta per Taranto persi. Per inciso, il primo volo successivo per Bari con Ryanair era disponibile solo giovedì 21 al costo di “soli” Euro 342. Ed io non ero in vacanza, ma raggiungevo mia madre - lo faccio 4 volte all’anno - per assisterla, in quanto non autosufficiente. Certo, Ryanair potrà obiettare che l’ora di chiusura del gate era stata superata, che non possono esistere eccezioni, che forse il volo era semivuoto e l’imbarco si era concluso in fretta, e che deve essere cura del viaggiatore raggiungere in orario l’aeroporto. Tutto ineccepibile, infatti io non pretendo rimborsi. Ma una sola postazione di controlli di sicurezza alle 9 del mattino è pura follia, perdere minuti preziosi con lo slalom tra negozi di gadget è pura follia, chiudere un imbarco mezz’ora prima del decollo, costringendo il viaggiatore magari ad attendere 10 minuti sulle scale prima di potersi avviare A PIEDI al velivolo (con voi da Elmas succede sempre) o magari 20 minuti in aereo, vuol dire penalizzare pesantemente il cliente. Ripeto, altre compagnie consentono l’imbarco sino a 15 minuti dalla partenza e dubito che le procedure Ryanair richiedano il doppio del tempo. Concludendo, tutti hanno gestito correttamente i loro interessi: il comune di Cagliari coi suoi lavori in corso, l’Aeroporto di Elmas con una sola postazione di sicurezza aperta, i mille negozi di gadget e profumerie successivi, e Ryanair che ha rispettato chirurgicamente - forse troppo - le proprie tempistiche di imbarco, senza alcuna elasticità. Unico penalizzato, l’utente finale, ovvero il viaggiatore, non solo per le grosse spese sostenute, ma per l’impossibilità di viaggiare come previsto e pagato. Forse sono solo io a pensare che invece al primo posto dovrebbe venire il viaggiatore? Resta una colossale delusione. Un residente in Sardegna non può spostarsi in auto o in treno per raggiungere la penisola, ma è costretto ad usare il traghetto o l’aereo, che dunque non è un vezzo da ricchi, ma pura necessità. Trovo infine che per motivi di sicurezza, se un passeggero ha già eseguito il check-in ed ha già superato in aeroporto il primo varco che riconosce la boarding pass, un banale controllo incrociato informatizzato dovrebbe chiedersi dove sia finito, se non si presenta al gate, e magari invitato a presentarvisi. E questa non è fantascienza, si può fare. Ma quel giorno dalle 9.08 in poi non mi ha chiamato nessuno. Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggermi, sperando sia riuscito anche a mettersi nei miei panni.

Messaggi (1)

G. T.

A: RYANAIR

08/05/2024

Non rispondere al reclamo di un cliente, qualunque ne sia il motivo ed ovunque stiano le responsabilità, non solo è poco corretto, ma equivale a comunicare “i tuoi problemi non mi interessano, non ho tempo da perdere con te”. Ho premesso che non chiedevo rimborsi ma comprensione per una serie di eventi sfortunati, ai quali va aggiunta una politica forse troppo restrittiva dei tempi di imbarco di Ryanair ed una evidente scarsa disponibilità dei punti di controllo sicurezza. Se i rimborsi vanno pagati, comprensione e cortesia per fortuna sono ancora gratuiti. Resta una grande delusione.

Richiesta di assistenza 10 giugno 2024

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