Buongiorno, ho ordinato un divano presso l'Azienda PoltroneSofà. Il giorno della consegna, l'imballaggio non consentiva l'attraversamento dell'ingresso dell'appartamento (H 220 x L 92) per cui è stato richiesto un sovrapprezzo di € 50 per smontare parte del divano e consentirne l'ingresso.Benchè le dimensioni del vano della mia porta d'ingresso siano del tutto appropriate, ritengo che il confezionamento dell'oggetto trasportato sia stato eccessivamente grande per qualsiasi ingresso abitativo e pertanto ritengo del tutto pretestuosa la cifra richiesta per lo smontaggio. Ritengo inoltre che, benchè le condizioni del contratto di vendita art. 8 facciano assumere al compratore tale responsabilità (che poverino deve dichiarare, a priori in fase di acquisto, che il divano non avrà problemi ad entrare nella sua casa!!!!) la cifra non sia dovuta in quanto, sempre regolato dal contratto, il costo aggiuntivo sarebbe previsto in caso di, cito testualmente: ”impiego di persone ulteriori o mezzi specifici” nella fattispecie non è intervenuto alcun operaio in aggiunta (erano già in tre) e nessun mezzo specifico.Premetto che tale reclamo è stato inviato alla logistica dell’azienda e ricevevo una risposta con la quale PoltroneSofà conferma l’impossibilità di far entrare il prodotto nella mia abitazione (allegando un’imbarazzante immagine di prova che ritrae un divano in un appartamento che non è il mio!) e rimandando al citato art. 8 le peculiarità del contratto.Aggiungo inoltre che all’atto dell’acquisto il venditore non ha accennato a questa possibile criticità (ovvero le dimensioni dell’oggetto trasportato ed il transito nell’appartamento), né tuttavia è balenata a me l’idea di chiarire quest’aspetto. Non sarebbe stato infatti il primo mobile ad entrare in casa mia e nessuna azienda ha mai sollevato un problema del genere, dovendo essa stessa in primis essere propositiva nel favorire il cliente e appianare prevedibili eventuali problemi di carattere logistico.