Spett. Subito.it srl
In merito alla suddetta contestazione, il sig. Fabrizio Casati (pippissimo1@tiscali.it) vi inviava mail nella tarda serata del venerdì 15/8/25 (termine da voi prefissato con mail del 12/8/25) e vi ricordava già nelle prime parole che era stata aperta per prodotto sia contraffatto che arrivato non funzionante (benché fatto poi riparare a proprie spese). Con la mail vi recapitava tra l’altro una relazione tecnico informatica a dimostrazione della contraffazione dei software Windows e Office contenuti nel pc e inscindibilmente legati al pc stesso. Veniva anche indicata la normativa violata dal venditore.
Sul piano giuridico è possibile ribadire che la normativa citata è del tutto pertinente al caso in questione.
Il lunedì 18/8/25 h 9.00 comunicavate, a risoluzione della controversia, la vostra decisione con cui richiedevate all'acquirente di effettuare la restituzione del prodotto.
Eppure, come da voi comunicato, il team contestazioni è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00!
Corre obbligo contestare tale vostra decisione che sarebbe corretta se il prodotto fosse solo non funzionante.
Peraltro non viene data la benché minima spiegazione del motivo per cui abbiate del tutto ignorato la contraffazione e la sua gravità e pertanto la vostra decisione viola una serie di normative che chiunque compresi voi è tenuto a rispettare e far rispettare.
Inoltre tale vostra decisione viola anche quanto contenuto nelle regole “Tuttosubito” da voi stessi redatte:
- “Nei casi ambigui in cui non sia chiaro se l’articolo è autentico, Subito.it ne darà comunicazione all'Acquirente”.
Ma nessuna comunicazione circa l’ambiguità è pervenuta.
- “L’Acquirente otterrà invece il rimborso senza necessità di restituzione al Venditore dell’oggetto, solo ed esclusivamente in caso di comprovata contraffazione” (https://info.subito.it/policies/tutto-subito.htm).
Ebbene una relazione tecnico informatica redatta da parte di un professionista, tecnico e consulente informatico, comprova certamente la contraffazione. E si noti che al sig. Casati la relazione è costata ben più dei 140 € pagati per il pc!!
Il PC costituisce oggetto di reato e non può né deve essere restituito al reo stesso.
La vostra decisione relativa alla restituzione lascia davvero basiti!
In aggiunta va rilevato che nella vostra mail parlate di rimborso dell’importo pagato (a Subito.it srl), escluso il costo della protezione acquisti.
Ancora una volta corre obbligo contestare tale vostra asserzione. Siffatta esclusione non risulta affatto presente nelle vostre regole “Tuttosubito”. Va da sè che se proprio Subito.it srl avesse voluto escludere qualcosa dal rimborso, non avrebbe dovuto mancare di precisarlo esplicitamente, evitando di riservare tale odiosa sorpresa solo all’ultimo minuto.
Non solo!
Quand’anche fosse stata prevista, essa sarebbe stata una clausola radicalmente nulla. Infatti si atteggia ad essere gravemente vessatoria e ingiusta. A seguire il vostro ragionamento un prodotto non funzionante grava per una parte di costo sull’unico soggetto che non ha affatto colpa! Semmai deve gravare sul venditore. Il suo inadempimento è sempre presunto per legge (art. 1218 c.c). Il venditore potrà poi, ricorrendone gli estremi, rivalersi sul vettore. Oppure deve gravare su Subito.it srl che ha organizzato la spedizione e che potrà poi, ricorrendone gli estremi, rivalersi sul vettore.
In aggiunta, il venditore ha riconosciuto la propria responsabilità in merito al non funzionamento tanto che proponeva all'acquirente di richiedere il reso che il venditore avrebbe accettato, come risulta nella chat a cui peraltro subito.it ha accesso in fase di contestazione.
Quindi subito.it disponeva già di prova certa dell'inadempimento del venditore.
Si attende riscontro entro il 21/8/25, confidando nel rimborso di euro 139,99, dovendo però avvertire sin d'ora che, in difetto, si renderà necessario adire le vie legali a tutela di ogni diritto vantato nei vostri confronti.