Buongiorno, a dicembre del 2020,chiedo alla Wind il trasloco dell'utenza per cambio abitazione nello stesso comune ma non ho mai ricevuto risposte né tantomeno il trasloco. Dopo aver chiesto chiarimenti tramite servizio assistenza non ho avuto risposte in merito. Nel mentre, continuavo a ricevere la fatturazione con relativo addebito sul conto della precedente abitazione, allorché, decido di fare disdetta tramite pec, ad aprile del 2021. Nel mentre riesco a mettermi in contatto con il servizio assistenza e un operatore mi consiglia di revocare la disdetta e inviare a Wind un reclamo spiegando la situazione e chiedendo di essere contattato. Passano altri due mesi e nessuna risposta, nel mentre continuano le fatturazione e gli addebiti sempre relativi alla vecchia abitazione. A questo punto a giugno del 2021, dopo 6 mesi che ho pagato senza avere il servizio, inoltro nuovamente disdetta tramite pec, e cambio operatore telefonico. Attendo comunicazioni per l'accettazione, ma niente, contatto l'assistenza e mi dicono che la mia pratica è in lavorazione nonostante siano passati i termini per la chiusura del contratto. Ancora niente, continuano ad arrivare fatture e addebiti, quindi decido di revocare l' addebito in banca. Intanto continuano ad arrivare fatture sino ad aprile del 2022. Mai nessun contatto o comunicazioni da Wind per chiarire la situazione. Ora, mi vedo arrivare una comunicazione da parte di un agenzia di recupero crediti relativa alle fatture emesse dopo il periodo di disdetta per un totale di circa 450 euro, che naturalmente ho contestato, ma l'operatore del recupero crediti con grande arroganza e maleducazione, mi ha minacciato che l'azione di recupero sarebbe andata per vie legali in quanto la mia situazione è stata definita appropriazione indebita, mentre le fatture addebitate sul mio conto per un servizio che non stavo usufruendo, come le chiamiamo? Ora avrei preferito che Wind, prima di scomodare un recupero crediti, tra l'altro tramite operatori maleducati e minacciosi, mi avesse contattato per definire la situazione in maniera bonaria e pacifica,mi vedo invece costretto a tutelare i miei interessi per vie legali e con l'invio di reclamo presso le varie associazioni di tutela del consumatori.Daniele Sanna