Gentilissimi,
desideriamo segnalare quanto segue in merito a un grave disservizio subito da parte dell’operatore WindTre S.p.A., nonché a una richiesta di pagamento che riteniamo del tutto indebita.
Nel mese di dicembre 2021, abbiamo sottoscritto un contratto con WindTre per la fornitura di connessione Internet in fibra ottica presso la nostra abitazione. Tuttavia, dopo l’installazione del servizio, e senza alcuna preventiva comunicazione da parte dell’operatore, abbiamo rilevato sin da subito prestazioni assolutamente non conformi all’offerta sottoscritta: la velocità di connessione risultava in media pari a soli 15 Mbps in download, ovvero equivalente ad una connessione ADSL, e in ogni caso del tutto inadeguata per un utilizzo quotidiano anche basilare (es. videocall lavorative).
Solo successivamente ci è stato riferito che la fibra ottica non era effettivamente disponibile presso il nostro indirizzo, informazione che non ci è mai stata comunicata in fase precontrattuale e che non ha comportato alcuna proposta di recesso agevolato.
Per tutta la durata del rapporto contrattuale, abbiamo inoltrato numerose segnalazioni di malfunzionamento e speed test tramite call center e PEC, dimostrando la persistente inadeguatezza tecnica della linea. Purtroppo nessuna delle nostre segnalazioni ha prodotto un intervento risolutivo né riscontri formali da parte dell’operatore.
Nel mese di settembre 2024, a fronte del perdurare del disservizio e dell’impossibilità di utilizzare il servizio, abbiamo inoltrato formale disdetta del contratto tramite PEC. Siamo stati contattati da un operatore WindTre che, preso atto della situazione tecnica e dell’evidente inefficienza della connessione, ci ha assicurato la chiusura del contratto senza alcun costo di disattivazione né addebiti relativi al modem, proprio in virtù della mancata erogazione del servizio nei termini contrattuali.
Tuttavia, in questi giorni siamo stati contattati dalla società di recupero crediti Spinbridge, che ci ha richiesto il pagamento di fatture comprendenti anche costi di recesso e di modem. Tali importi risultano ingiustificati, sia in base a quanto confermato telefonicamente dallo stesso operatore WindTre, sia alla luce dell’inadempienza contrattuale protrattasi per oltre due anni.
Con la presente, chiediamo cortesemente ad Altroconsumo di intervenire presso l’operatore WindTre al fine di:
- Sollecitare la rettifica delle fatture emesse, eliminando i costi di recesso e modem non dovuti;
In caso di mancato riscontro, valutare eventuali azioni a tutela del consumatore, considerate le prolungate problematiche tecniche, l’assenza di risposte risolutive da parte dell’operatore e i disagi concreti subiti, in particolare sotto il profilo lavorativo, a causa dell’inadeguatezza della connessione.
Restiamo a disposizione per fornire ogni ulteriore documentazione utile a supportare la nostra segnalazione.