Buongiorno, in data 14 luglio 2020 mia madre , di anni 90, ha inviato una raccomandata a.r. per la richiesta di riscatto totale di una polizza vita emessa da poste vita a lei intestata con beneficiari mio fratello ed io . Su indicazioni del direttore dell'ufficio postale di Usmate (Mb) la comunicazione è stata impostata in questi termini la sottoscritta in qualità di contraente della polizza chiede la liquidazione della medesima con accredito sul conto iban ....intestato a Norelli Maria Antonietta. Dopo aver aspettato diversi mesi continuando a chiedere un riscontro nell'ufficio postale di Usmate , telefonate da parte mia per informazioni sulla pratica senza nessun esito in quanto per la privacy non era possibile , è stata inviata una delega a mio favore da parte di mia madre per avere informazioni Ma niente.Oggi 14 ottobre 2020 sono stata contattata dalla mia banca .Il bonifico predisposto da Poste Vita sul mio conto corrente ha come beneficiario MIA MADRE e, ovviamente, il bonifico è stato scartato e ritornerà al mittente. Immediatamente sono andata all'ufficio postale di Usmate e il funzionario mi ha proposto di chiamare il numero verde servizio clienti (ovviamente dopo una lunga attesa non hanno risposto) Infine su mia pressante richiesta ha chiamato direttamente ad un numero diretto. La risposta è stata che non è possibile accreditare il riscatto della polizza su un conto corrente diverso dal contraente e di fare un'altra raccomandata di richiesta liquidazione polizza . Dopo esattamente 3 mesi scopro che devo ricominciare da zero per riavere i nostri soldi .È inaccettabile che l'incompetenza altrui debba generare una situazione di sofferenza per chi ha solo chiesto di ottenere quanto dovuto Chiedo che il bonifico venga immediatamente accreditato almeno sul conto cointestato a mia madre e a me.Grazie