Spett. TIM,Mi stanno arrivando da voi fatture relative al pagamento di “rata residua costo di attivazione” e “rata addebito modem TIM HUB+ 6/48. L’ultima della fattispecie è la fattura numero RZ00437232 emessa il 16/01/2023 con scadenza 11/02/2023. Le fatture si riferiscono a un contratto telefonico cessato i primi giorni di novembre 2022 sul numero telefonico XXX.Vi invito a cessare di inviare tali fatture che non intendo pagare per le seguenti motivazioni.1. La “rata di addebito modem” non è dovuta perché vi ho restituito lo stesso inviandolo come da voi indicato a TIM S.p.A. c/o SDA Reverse, Interporto di Bologna - DC24, SAN GIORGIO DI PIANO 40016 BO. A quanto mi risulta (allego screenshot dal tracking di SDA) il modem vi è arrivato in data 04/11/2023.2. La “rata residua costo di attivazione” non è dovuta per diversi motivia. Quando mi avete venduto il contratto l’avete fatto sostenendo che i costi di attivazione erano annullati per questa offerta.b. Parlando con call center apprendo che nel vostro contratto un costo di attivazione di 240 euro (ingiustificato per la cifra esosa) viene trasformato in una rata di 10 euro al mese scontata dal canone per 24 mesi in modo che esso rimanga sempre invariato. Insomma, avete camuffato una penale di disdetta, espressamente vietata dalla Legge numero 40 del 2 aprile del 2007, in qualcosa che sembri compatibile con la normativa vigente.c. MA SOPRATTUTTO, non avete mai attivato il servizio che mi avete venduto, che prevedeva internet su fibra + 4 sim (ne chiesi 3 indicando numeri di telefono e codici seriali) al prezzo di 34,90. Infatti, previe perdite di tempo e appuntamenti da voi mancati, dopo oltre due mesi avete installato la rete internet, mi avete garantito che sarebbero arrivate le sim via corriere, ma nonostante mesi passati a chiamare i vostri call center e a scrivere e-mail con documentazioni allegate, non avete mai attivato il servizio mobile di fatto più che raddoppiando quanto avrei dovuto spendere in telefonia se le cose fossero andate a buon fine. Nella maggior parte dei casi i telefonisti del call center non erano nemmeno al corrente della promozione, che peraltro veniva pesantemente pubblicizzata sui social in quegli stessi giorni. Il 187 mi rimandava al 119 e il 119 mi rimandava al 187. Molte volte mi sono state promesse telefonate risolutive da parte vostra: io mi tenevo libero nello slot temporale previsto e voi NON chiamavate. Mai. Ho inviato e-mail con documentazioni allegate all’indirizzo documenti187@telecomitalia.it una volta senza ricevere risposta e una volta ricevendo una risposta che rimandava ai call center (che mi avevano detto di scrivere a quell’indirizzo).Pertanto, vi anticipo che non pagherò nessuna delle fatture che state inviando e manderete perché non dovute. Inoltre, se continuerò a ricevere tali fatture mi riserverò di adire per vie legali per chiedere un risarcimento per le numerose ore perse nel tentativo di vedere adempiuto il contratto con voi sottoscritto.