Att.ne Comcerto srl e Live Nation Italia srl
Con la presente intendo formalizzare un reclamo a seguito dei gravi disservizi e delle inadempienze organizzative verificatesi durante il concerto dei Fontaines D.C. tenutosi presso il Carroponte di Sesto San Giovanni (MI) nella data indicata.
Sintesi dei disservizi documentati
1. Esperienza compromessa per migliaia di spettatori
Solo una minima parte del pubblico (circa 1.500–2.000 persone) ha avuto accesso a un’area “pit” non pubblicizzata e non dichiarata in fase di vendita.
La maggior parte degli spettatori, oltre 10.000 persone, è rimasta bloccata in retrovia, senza possibilità di vedere o sentire l’esibizione.
2. Acustica e visuale fortemente compromesse
Molti spettatori hanno testimoniato la totale assenza di visuale a causa di alberi, pilastri, impalcature e barriere fisiche.
L’audio risultava insufficiente o completamente assente in ampie zone, rendendo impossibile seguire il concerto.
3. Caos, disorganizzazione e gravi rischi per la sicurezza
Ad un certo punto, l’accesso al pit è stato sfondato da alcuni partecipanti stremati e compressi, vista l’impossibilità di movimento e la frustrazione generale.
La sicurezza privata si è dimostrata completamente inadeguata a contenere la situazione, e l’organizzazione ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, che sono intervenute in assetto antisommossa (manganelli), formando cordoni per respingere gli spettatori rimasti fuori.
Sono state riportate minacce di interventi con la forza verso spettatori che, esasperati, protestavano contro quella che è stata percepita da molti come una truffa: la presenza di un “pit” separato, mai comunicato in fase di prevendita.
4. Emergenze sanitarie e fisiche tra il pubblico
A causa della pressione alle transenne, decine di persone sono svenute o si sono sentite male per lo schiacciamento e il caldo.
Il pit ha occupato un’area sovradimensionata e per buona parte rimasta vuota, mentre nelle retrovie migliaia di persone sono state lasciate in una condizione di pericolo oggettivo. Una gestione pensata per la sicurezza di pochi ha di fatto messo in pericolo la salute di molti.
5. Comunicazione ingannevole e violazione delle condizioni contrattuali
I biglietti sono stati venduti come “posto unico” ma in realtà l’evento era strutturato su due aree non equivalenti in termini di accesso visivo e acustico, con una fortissima disparità di trattamento.
L’accesso al pit non era né acquistabile né chiaramente regolamentato: molti testimoni riferiscono che si entrava senza controlli, bracciali o timbri.
Documentazione allegata
Allego:
Copia del biglietto e prova di pagamento;
Immagini e video che documentano la visuale compromessa, l’affollamento eccessivo e il caos generale;
Una selezione di testimonianze pubbliche da parte di altri partecipanti, molte delle quali confermano quanto sopra e parlano apertamente di truffa, pericolo e malafede organizzativa. Specifico che la maggioranza dei commenti sono stati eliminati dai social media manager degli organizzatori
Richiesta formale
Alla luce di quanto esposto, richiedo un rimborso integrale del costo del biglietto ai sensi dell’art. 33 del Codice del Consumo (D.lgs. 206/2005) per mancata prestazione contrattuale e gravi vizi nell’erogazione del servizio.
Alla luce di quanto esposto, richiedo un rimborso integrale del costo del biglietto, ai sensi:
dell’art. 130 del Codice del Consumo per difetto di conformità del servizio ricevuto rispetto a quanto promesso;
e degli artt. 1453 e 1176 del Codice Civile, per grave inadempimento contrattuale e mancata diligenza nell’erogazione del servizio.
Ritengo che la prestazione fornita sia stata oggettivamente inadeguata, insicura e diversa da quanto contrattualmente previsto, configurando una violazione dei diritti fondamentali del consumatore.
Mi riservo inoltre di segnalare l’accaduto ad associazioni dei consumatori,
In attesa di vostro riscontro, porgo cordiali saluti.