Buongiorno,per le ragioni di seguito esposte, inoltro la presente al fine di richiedere la parziale restituzione del prezzo pagato in data 12/08/2023 e riferito alle prestazioni indicate nella fattura n. 366/2023 emessa a carico della sottoscritta.In particolare, in data 12/08/2023, poiché all’interno del mio appartamento veniva a mancare la corrente elettrica e non riuscendo a ripristinarla autonomamente, richiedevo l’intervento di un elettricista.Appena arrivato, il tecnico controllava velocemente il quadro elettrico del mio appartamento e verificava l’effettiva assenza di corrente. Informato del fatto che il contatore generale nel vano cantine fosse correttamente attivo e funzionante e basandosi solo su questa mia informazione senza accertarsene di persona, ha detto di dover effettuare una complessa verifica tesa ad individuare in quale punto della rete elettrica, dal mio contatore generale in cantina al quadro elettrico in casa, la trasmissione di corrente si interrompeva. Per la suddetta ricerca del guasto il tecnico preventivava il pagamento di 550 euro più iva. Lo stesso mi faceva subito firmare la relativa fattura PRIMA di cominciare il lavoro prospettato e PRIMA di verificare che tale lavoro fosse effettivamente necessario, in quanto non aveva personalmente visionato la situazione di TUTTI i contatori della mia unità abitativa.Insieme al Sig. Fabio Bruzzone (testimone di tutti gli eventi che sto riportando), abbiamo quindi accompagnato il tecnico nel vano cantina.Appena arrivati, PRIMA che l'elettricista incominciasse qualsiasi attività, il Sig. Bruzzone si accorgeva della presenza di un altro contatore siglato a mio nome e con una leva abbassata (si trattava del magnetotermico, di cui il tecnico non si era nemmeno informato al momento di formulare la sua ipotesi di intervento).Il Sig. Bruzzone segnalava subito quanto rilevato al tecnico, che era appena giunto in cantina e stava ancora incominciando ad orientarsi all’interno del locale.Un veloce controllo con il tester ha rilevato l'assenza di corrente e l’evidente rottura del magnetotermico.Il tecnico, previo accordo con la sottoscritta, al prezzo di 280+iva, ha provveduto alla sostituzione del predetto componente.Effettuato il lavoro, risalivamo all’interno del mio appartamento e verificavamo l’effettiva risoluzione del problema.Incredibilmente, nonostante quanto finora narrato, il tecnico ha comunque preteso il pagamento dell’importo inizialmente prospettatomi per la ricerca del guasto, che, però, come sopra esposto, NON HA MAI DOVUTO SVOLGERE. Il guasto è stato infatti autonomamente individuato dal Sig. Bruzzone, prima che il tecnico incominciasse qualsiasi verifica (peraltro verifica che avrebbe dovuto effettuare nelle fasi iniziali dell'intervento in modo da avere il quadro totale della situazione e poter ipotizzare il tipo di intervento necessario).L'elettricista non ha quindi dovuto svolgere NESSUNA attività né materiale né preparatoria ha semplicemente accompagnato me e il sig. Bruzzone in cantina!Nonostante le mie proteste, l’unica cosa che mi è stata “generosamente” concessa è uno sconto sulla fattura che, come detto, mi era stata fatta firmare PRIMA di individuare il gusto effettivo e il lavoro realmente necessario (400 euro+iva anziché 550+iva) per una prestazione che, ripeto, NON HA NEMMENO MINIMAMENTE INIZIATO A SVOLGERE.In conclusione, visto quanto finora esposto ed avendo io saldato l’intero importo della fattura n. 366/2023 (euro 901,58) lo stesso giorno dell’intervento, sono a richiedere la restituzione della somma di euro 400+iva, indebitamente pagata per la prestazione (ricerca del guasto) non eseguita. Non contesto né il pagamento della chiamata per l'intervento né la sostituzione del magnetotermico, le uniche attività concretamente svolte dal tecnico.