Vorrei raccontare la mia esperienza con Iliad Fibra, perché credo che ciò che è successo a me possa succedere a molti altri clienti, ed è giusto che se ne parli.
Ero cliente Iliad Fibra con l’offerta da 19,99€, sottoscritta nel 2023, dedicata a chi ha anche una SIM Iliad attiva. Al momento del trasloco ho scoperto che Iliad, nonostante pubblicizzi la possibilità di traslocare la linea, in realtà non gestisce il trasloco in senso proprio: ti obbliga a chiudere il contratto e ad aprirne uno nuovo. Il nuovo contratto, però, non solo prevede il pagamento di una seconda attivazione da 39,99€, ma ti impone anche una tariffa più alta. Nel mio caso, il nuovo prezzo era 25,99€, scontato a 21,99€ sempre grazie alla SIM. 2 euro in più al mese per lo stesso servizio, e la perdita definitiva delle condizioni precedenti, che venivano pubblicizzate come “per sempre”.
Nonostante l’assurdità della situazione, ho deciso di accettare. Firmo il nuovo contratto, e inizia il vero calvario: la gestione dell’attivazione tramite Open Fiber. Mi chiamano per fissare un appuntamento con il tecnico, ma alla prima chiamata non riesco a rispondere. Provo a richiamare, ma è un centralino con una voce registrata che dice semplicemente che mi ricontatteranno. Mi richiamano qualche giorno dopo: riesco finalmente a parlare con un operatore, concordiamo una data, ma l’operatore attacca la chiamata in modo sbrigativo e poco chiaro. Poco dopo ricevo la conferma via mail e scopro che la data fissata non è quella concordata.
Chiamo quindi Iliad e dopo un’ora al telefono con un’operatrice, mi assicurano di aver modificato correttamente l’appuntamento. Pensavo fosse tutto risolto, invece nemmeno per sogno: il giorno dopo mi richiama di nuovo Open Fiber, e come se nulla fosse stato aggiornato mi dicono che c'è da fissare l'appuntamento col tecnico. Mi propongono solo due date, una per il giorno seguente, l'altra per quello dopo. Mi dicono esplicitamente che se non accetto una delle due, la prossima disponibilità sarà a ottobre (!). In quel momento realizzo quanto fosse fragile tutta la gestione: la comunicazione tra Iliad e Open Fiber è praticamente inesistente, e il cliente è lasciato a gestire l’incastro da solo, rincorrendo chiamate e centralini automatici.
E qui apro una parentesi importante: se perdi la chiamata di Open Fiber, non ricevi nemmeno una mail o un SMS. Niente. L’unico messaggio automatico è: “Ti richiameremo”. E se perdi anche quella, sparisci per loro. Nessuna possibilità di richiamare. Nessun portale di gestione.
A quel punto ho deciso di recedere. Non potevo permettermi di restare settimane senza connessione per colpa di questo caos. Dopo l'ennesima telefonata con Iliad mi confermano che dovevo compilare il modulo di recesso e allegare una nota. Ho chiesto anche informazioni sulla restituzione del modem. Qui, altra confusione: al telefono mi dicono che riceverò una mail da BRT entro 30 giorni dalla disdetta, e che da quel momento avrò altri 30 giorni per restituire il modem. Ma sul sito ufficiale è scritto che bisogna restituirlo entro 30 giorni dal recesso, punto. Quale delle due versioni è corretta?
Ad oggi, ho ricevuto la conferma della disdetta e una bolletta con il rimborso dell’attivazione (quella nuova, mai effettivamente utilizzata), ma non ho ancora visto alcun accredito effettivo sulla carta. Considerando che si tratta di un recesso entro 14 giorni, mi aspetterei che il rimborso sia veloce, chiaro e senza dover rincorrere nessuno. Invece, anche qui, tutto è lasciato all’incertezza.
La cosa più assurda è che ho sottoscritto un nuovo contratto con un altro operatore (Dimensione Internet), sempre su rete Open Fiber. Dopo poche ore avevo già a disposizione numerose date per l’installazione. Nessun ricatto tipo prendi questa data o aspetti due mesi, nessuna confusione. Nessuna chiamata sbagliata. Eppure, i tecnici sono gli stessi. Allora viene da chiedersi: Iliad gestisce davvero male le cose o semplicemente non gliene importa nulla?
In conclusione, trovo inaccettabile che Iliad promuova la semplicità e la trasparenza come valori fondamentali, ma poi costringa i clienti a rifare da zero l’intera attivazione in caso di trasloco, facendogli perdere le condizioni precedenti, pagare una seconda attivazione, e impazzire nella loro disorganizzazione.
Ho chiuso con Iliad, ma spero che questa esperienza venga letta e condivisa, perché nessuno dovrebbe dover affrontare tutto questo per avere una connessione internet nel 2025.
Distinti saluti.