Premetto per fortuna che sono cliente Esselunga. Oggi venerdì 4/07/2025 come al solito ho fatto la spesa all'Esselunga, ma rientrato a casa mi sono accorto che avevo dimenticato carta e acqua. Abitando in Via G. Scalvini, ho deciso di acquistare carta e acqua al supermercato più vicino a casa mia, il Carrefour Market di Milano in Via privata Angiolo angolo Maffucci 18. "MAI SCELTA FU PIU' SBAGLIATA!!". Entro in questo Carrefour alle ore 21:30 circa, io e mio fratello indossavamo due borse a tracolla da uomini. Dopo aver fatto i suddetti acquisti carta e acqua raggiunta la cassa e pagato gli acquisti vengo fermata da una donna cassiera collega di un certo Salvatore a cui ho pagato la spesa che mi ferma e mi chiede di aprire le borse mia e di mio fratello. Questa persona ha commesso un illecito nei miei confronti e di mio fratello perchè una cassiera non può legalmente chiederti di aprire la borsa o lo zaino. Le perquisizioni personali, inclusa la richiesta di aprire borse o zaini, possono essere effettuate solo dalle forze dell'ordine e solo in circostanze specifiche, come in caso di flagranza. Questa persona ha perpetrato una violenza psicologica nei miei confronti e di mio fratello, ma quel che è peggio ha leso la "privacy" senza esserne autorizzata. Nelle borse c'erano solo effetti personali e nient'altro. Per non contare l'imbarazzo mio e di mio fratello per il trattamento inadeguato ricevuto da questa cassiera davanti agli altri clienti del Carrefour. Poi mi sento anche discriminato perché altri clienti Carrefour avevano borse a tracolla e non hanno ricevuto lo stesso trattamento che è toccato a me e mio fratello. Adesso farò una segnalazione alla tutela dei consumatori, una segnalazione all'ufficio reclami Carrefour, e una segnalazione al mio Avvocato personale in maniera che disponga il da farsi per gestire la mia richiesta il quale chiedo un indennizzo economico per aver subito un illecito nei miei confronti e di mio fratello.
Cordiali saluti,
Sig. Palumbo