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Ingiusto rifiuto della cessione del credito

Chiuso Pubblico

Tipologia di problema:

Altro

Reclamo

C. V.

A: poste italiane

11/01/2023

Avezzano 11/1/2023.Buongiorno, la domanda di cessione del credito Superbonus 110%, ID pratica A029045757 del 4/11/2022 (su cui ho aperto in data odierna il ticket di reclamo N. 8009554096 e inviata pec di reclamo) è stata rifiutata perché, come spiegato dal call center di Poste, la sua presentazione sarebbe dovuta avvenire dopo l'avvenuto azzeramento dei crediti (accettati/rifiutati) del cassetto fiscale di Ag. Entrate, che invece conteneva ancora crediti immessi per due precedenti domande, una del 23/9/2022, l’altra del 12/10/2022, invitate per il medesimo oggetto. Riassumo le ragioni dell’ingiusto rifiuto di ciascuna di esse. La prima è stata rifiutata per mancanza della ricevuta del mod. 730, a fronte del fatto che pur in presenza della medesima carenza, la pratica di un altro cliente dello stesso commercialista che ha curato la mia in data antecedente, è stata invece accettata da Poste. Preciso che Poste, unitamente al rifiuto della domanda ha anche comunicato che essa poteva essere ripresentata facendo solo attenzione a inserire la documentazione richiesta. A ogni buon conto, prima di ripresentare la domanda per la seconda volta, il 10/10/2022 ho chiesto ogni precisazione su come istruire il commercialista per portare a buon fine la richiesta. In particolare, ho chiesto come regolarmi riguardo al cassetto fiscale che conteneva ancora i crediti della domanda del 23/9, che era stata rifiutata il 4 ottobre, ma che Poste non aveva ancora regolarizzato di conseguenza. Mi è stato risposto che non dovevo preoccuparmi perché sarebbe stata cura di Poste ad azzerare prontamente il cassetto fiscale in quanto né io, né il commercialista avremmo potuto farlo. Attenendomi a tali istruzioni, il commercialista ha dunque provveduto a inoltrare per la seconda volta la domanda. Essa è stata rifiutata il 2/11/2022 per presunta carenza del titolo di proprietà. Presunta, perché alla domanda era invece regolarmente allegato l’atto di successione che, come ogni notaio sa, rappresenta uno dei principali titoli che dimostrano il diritto di una proprietà. D’altra parte nelle stesse istruzioni di Poste che guidano alla presentazione della domanda di cessione del credito è esplicitamente indicato che la visura catastale storica è solo un esempio di titolo di proprietà ritenuto idoneo da Poste. A fronte di ciò, Poste ha rifiutato la domanda per l’inderogabile necessità della visura storica, contraddicendo così le summenzionate stesse istruzioni che Poste dava prima di procedere all’inoltro della domanda.Soprassedendo a tali contraddizioni di Poste, con il commercialista abbiamo provveduto a inviare per la terza volta la domanda. Anch’essa è stata rifiutata il 19 dicembre scorso, però, per una motivazione diversa e non chiara. Infatti, ho interrogato il Call center di Poste, sia subito dopo il rifiuto notificatomi il 19 dicembre scorso, sia anche ieri e oggi stesso. Nel dicembre, il rifiuto è stato attribuito da Poste a un errore del commercialista che avrebbe digitato un codice di tributo errato: il 7708 invece che il 7701. La motivazione datami invece ieri, e confermata oggi, è attribuita al fatto che il cassetto fiscale non era ancora azzerato al momento della presentazione della domanda! Mi è stato anche detto che io stessa avrei dovuto sollecitare Poste per azzerare i crediti nel cassetto fiscale, in totale contraddizione con quanto lo stesso Call center di Poste mi aveva indicato il 10 ottobre scorso! È inaccettabile che Poste abbia fornito informazioni fuorvianti riguardo sia alla modalità d’invio della domanda, comunicando che la domanda può essere ripresentata non fornendo però alcuna avvertenza preventiva in merito allo stato del cassetto fiscale. Le informazioni date da Poste sono state anche contradditorie sia circa il tipo di atto di proprietà, sia per giustificare i diversi rifiuti avuti.Quanto esposto fornisce valide ragioni perché Poste accetti la cessione del credito concedendo le condizioni di maggior favore in vigore nel settembre scorso circa la cessione del credito.Il rifiuto di Poste mi ha arrecato un serissimo danno finanziario, avendo anticipato un' enorme somma (circa 75.000 euro) che avrei dovuto recuperare prontamente secondo la legge vigente.


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