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Lavori 110% e cessione del credito alla Banca: tentativo ingiustificato di blocco della pratica

Chiuso Pubblico

Tipologia di problema:

Altro

Reclamo

A. M.

A: Unicredit

04/10/2022

Nel mese di ottobre 2021 ho preso accordi con Unicredit in relazione ad una pratica di cessione del credito per lavori ecobonus-sismabonus 110% presso la mia abitazione. Ho seguito la procedura di registrazione prevista dalla Banca utilizzando il sito della pwc, inserito tutte le informazioni richieste e dichiarato il dettaglio delle tipologie di lavori previsti. Nel mese di settembre di quest'anno, avendo superato la quota del 30% dei lavori, ed essendoci pertanto le condizioni previste dalla Legge e dalla Banca per il riconoscimento del primo SAL, ho caricato in piattaforma i documenti richiesti, relativi ai lavori fino a quel momento realizzati, e ho chiesto il rimborso delle spese sostenute, condizione per me essenziale, sulla base delle previsioni effettuate, per poter finanziare il prosieguo dei lavori. Vi allego l'email di risposta da pwc (allegato n.1), la quale richiede che il 30% dei lavori venga da me certificato per ciascuno degli interventi per i quali si è richiesta la cessione e richiamati nell'elenco che vi allego (allegato n. 2). Nella stessa email viene precisato che qualora il 30% non fosse stato raggiunto su specifiche voci restano in attesa dell'autorizzazione all'annullamento delle singole pratiche, con successivo eventuale inserimento di una nuova richiesta, precisando però che al momento non è possibile inserire nuove richieste. Nel mio caso lo svolgimento dei lavori segue la logica sequenziale del cronoprogramma, dettato dalla giusta logica dei progettisti. Appare anche evidente che in un edificio monofamiliare pretendere il 30% su ogni singola voce finanziata ha nullo o poco significato : come è possibile (singole voci della pratica) aver installato solo 30% di un unico impianto termico? Oppure il 30% di un pannello fotovoltaico? Appare quindi evidente che la finalità della richiesta è quella di impedire e annullare quanto più possibile le cessioni dei crediti già autorizzati, facendo forza sulla propria posizione dominante, senza alcuna considerazione delle stime di spesa fatte dai Clienti, come il sottoscritto, e dei conseguenti impegni finanziari presi con imprese e tecnici coinvolti nei lavori e soprattutto un danno economico di proporzioni considerevoli.


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