Buongiorno, purtroppo il 31/12/2020 è deceduto mio padre intestatario dell'utenza TIM 08925**.Nonostante le varie segnalazioni attraverso il 187, pec e portale Mytim, la richiesta non è stata ancora lavorata, costringendo il sottoscritto, come erede, a pagare le fatture che puntualmente ogni mese continuano ad essere recapitate presso la cassetta postale dell'abitazione, per un servizio, chiamiamolo così, mai usufruito.Attendo Vs. con impazienza, ormai deluso, da un'azienda (TIM SPA)che non vuole ascoltare i suoi clienti.Spett.leTIM S.p.a. Servizio Clienti PrivatiP.e.c.: disattivazioni_clientiprivati@pec.telecomitalia.itOggetto: Cessazione contratto linea telefonica fissa TIM nr. 0892534** per decesso intestatario contratto, sig. Russo PietroIl sottoscritto Sabatino Russo, Codice Fiscale *** – P.e.c. *** - Recapito Cellulare *** - in qualità di figlio, erede legittimo e/o avente causa, del sig. Russo Pietro, con la presente comunica quanto segue:- In data 07/01/2021, alle ore 10.40, il sig. Russo Luigi, in qualità di figlio, erede legittimo e/o avente causa, a seguito del decesso del padre, sig. Russo Pietro (Codice Fiscale ***), occorso in data 31/12/2020, ha trasmesso a mezzo pec all’indirizzo disattivazioni_clientiprivati@pec.telecomitalia.it la richiesta di disdetta del contratto per decesso – con effetto immediato - intestato al proprio genitore, sig. Russo Pietro, così come da comunicazione p.e.c. che si allega- Nella p.e.c. di cui innanzi, il sig. Russo Luigi, chiedeva di voler confermare, stesso mezzo, la disattivazione richiesta e comunicare eventuali conguagli a parteciparsi, indicando, altresì il numero di recapito cellulare cui fare riferimento per il seguito, e, precisamente, il nr. cell. *** – perché da quel giorno l’abitazione ubicata in Via ** n. 4, veniva lasciata libera di persone e cose, in attesa della vendita dell’immobile- In data 01/02/2021, la moglie del sottoscritto, telefonava con il proprio cellulare al Servizio Clienti TIM 187 (Operatore nr. DH451) segnalando la mancata disattivazione dell’utenza - in quanto la linea telefonica risultava ancora attiva quando materialmente si alzava la cornetta del telefono – e l’Operatrice del Servizio Clienti – dopo aver visualizzato al terminale la pec inviata in data 07/01/2021 – rispondeva che l’Azienda non aveva ancora lavorato la pratica (quindi ammettendo il ritardo e/o mancata attivazione della lavorazione) ed in quella stessa sede comunicava un numero pratica di segnalazione N. PRATICA 9-220781977055, in quanto veniva confermata la ricezione della comunicazione a mezzo pec della disdetta per decesso, ed una segnalazione per ritardata cessazione dell’utenza. Inoltre, in risposta all’Operatrice, che comunicava di non essere riusciti a contattare telefonicamente il cliente, la richiedente riferiva che era inutile provare a chiamare all’utenza fissa per la quale si reclamava la disdetta, in quanto l’immobile era disabitato. Durante tale comunicazione, la richiedente rilasciava anche il proprio recapito cellulare per eventuali comunicazioni (nr. cell.***). Pertanto, da tale data – 01/02/2021 – si era già aperta una segnalazione per ritardata cessazione dell’utenza – ritardata cessazione per cause non dipendenti dal cliente- In data 26/02/2021, alle ore 18.28 (Nr. operatore EA755) la moglie del sottoscritto, nuovamente, contattava il Servizio Clienti TIM 187, lamentando la mancata disattivazione dell’utenza – in quanto la linea telefonica risultava ancora attiva quando materialmente si alzava la cornetta del telefono – e l’Operatrice del Servizio Clienti, alla domanda se la fattura del marzo 2021, quindi la fattura relativa alle competenze del mese di febbraio sarà l’ultima fattura da pagare, ovvero la fattura finale delle competenze da liquidarsi, comprensiva dell’ultimo periodo da fatturare, e cioè mese febbraio 2021, in uno alla somma dovuta per la disattivazione dell’utenza, e cioè euro 30.00, rispondeva in modo non esauriente, chiedendo di richiamare ulteriormente dopo qualche giorno- Inoltre, si fa presente che nei mesi di gennaio e di febbraio 2021 è stata effettuata solo una chiamata in uscita al servizio 187 dall’utenza di cui è causa, già fatturata nella bolletta di febbraio, e pertanto non si è usufruito della linea telefonica fissa nr. *** – e si potrà controllare dai tabulati quanto riferito- In data 03/03/2021, alle ore 14.40 (Nr. Operatore DC235) alla ulteriore telefonata al Servizio Clienti TIM 187, l’Operatore del Servizio Clienti riferisce alla moglie del sottoscritto che le operatrici contattate in precedenza nelle date del 01/02/2021 e 26/02/2021 non hanno mai ottemperato alla richiesta di disdetta del contratto, e che – assolutamente – non risulta che sia mai stata ricevuta la pec del 07/01/2021 (!) , che le successive telefonate al Servizio Clienti 187 di segnalazione non risultano lavorate (!), che non è mai stato reperibile il cliente – deceduto (!) - anche se si era più volte segnalato che l’immobile era disabitato ed era inutile contattare l’utenza fissa, ma altresì bisognava contattare gli eredi a mezzo recapiti cellulari, già comunicati in precedenza.Alla luce di tutto quanto innanzi descritto, il sottoscritto Sabatino Russo, in qualità di figlio, erede legittimo e/o avente causa, del sig. Russo Pietro,INTIMAalla TIM S.p.A., la cessazione immediata del contratto per l’utenza telefonica nr.***, intestata al sig. Russo Pietro, deceduto in data 31/12/2020, tenuto conto della puntuale comunicazione alla Vostra Azienda a mezzo pec, già in data 07/01/2021, della disdetta della linea telefonica per decesso dell’intestatario, e che l’eventuale richiesta di ulteriori somme per le omesse ottemperanze, protratte soltanto per inadempienze della Vostra Azienda, non dipendenti da ns. colpa, sarà valutata nelle sedi opportune.Distinti saluti.05/03/2021 Questa la Pec inviata, senza ris. da TIM.