Spettabile Makeda Jewellery,
in data 14/07/2024 ho effettuato l’acquisto di un paio di orecchini “Cressida perla oro” da voi pubblicizzati sul Social Instagram makeda.jewellery (vedi allegato), con pagamento tramite PayPal (vedi allegato) di € 69,00 (€ 59,00 orecchini + € 10,00 spese di spedizione); questi sono stati recapitati il 16/07/2024 apparentemente integri, ma il 29/07/2024, vi ho comunicato che, nonostante questi non fossero mai stati indossati, la cromatura risultava rovinata (vedi allegato).
In data 30/07/2024, mi avete scritto che dalla data di ricezione avevo 14 gg per effettuare il reso, ma questo era inesatto, in quanto la merce rovinata/danneggiata non è un reso, ma una restituzione, e di seguire le istruzioni dei metodi di reso sul nostro sito web (www.https://www.makedajewellery.com/); sempre nella stessa data mi comunicavate che il metodo di spedizione e costi erano a mie spese, contrariamente a quanto prevede la Legge, e che il team di Makeda Jewellery, una volta ricevuto il prodotto, avrebbe provveduto entro 10 giorni lavorativi al rimborso con un bonifico o, a sostituire il prodotto qualora fossi ancora interessata. Vi comunicavo che avevo già inoltrato la richiesto di restituzione per merce danneggiata all’indirizzo mail kreshniklazri@virgilio.it riportato sul vostro sito.
Vi chiedevo i dati a cui restituire la merce danneggia e contestavo che i costi di spedizione, sia per l’acquisto sia per la restituzione fossero a carico del cliente perché anche sul vostro sito non era indicato questo.
Successivamente, in data 31/07/2024 vi avete indicato un altro indirizzo mail makedajewellery@gmail.com a cui inviare la richiesta di reso, ovviamente senza specificare per merce difettosa, ed ho subito provveduto.
In data 01/08/2024 vi chiedevo nuovamente le indicazione per restituirvi gli orecchini, perché sul vostro sito non erano riportate. Sempre nella stessa data mi comunicavate l’indirizzo, aggiungendo che le spese di spedizione erano a carico vostro, qualora il prodotto fosse arrivato danneggiato al momento della consegna, che gli orecchini erano arrivati in perfette condizioni e che il danneggiamento descritto era avvenuto dopo l’utilizzo per giorni, motivo per il quale, non avreste rimborsato le spese di spedizione. È doveroso precisare che la vostra affermazione di danneggiamento dopo l’utilizzo per giorni non corrisponde al vero, in quanto MAI scritto, anzi il contrario, ma ho comunicato che dopo alcuni giorni dal ricevimento, senza essere stati utilizzati, gli orecchini risultavano rovinati, precisavo, tra l’altro, che questi non riportavano la marchiatura dell’argento (lo avete scritto in un messaggio che questi lo erano bagnati in oro) e che l‘importo da rimborsarmi sarebbe dovuto essere di € 71,90 (€ 69,00 orecchini e spedizione + € 2,90 per utilizzo vostro metodo di spedizione).
Continuavate, il 02/08/2024, a ribadire che il danneggiamento era avvenuto dopo l’utilizzo (ribadisco non vero) e che il rimborso sarebbe stato di € 59,00 e che i costi di spedizione (senza precisare quali) “li compreremo” voi. Vi chiedevo di rileggere con attenzione quanto da me scritto, perché da voi mal interpretato e ribadivo che non comprendevo perché il rimborso sarebbe stato solo di € 59,00 richiedendo con che modalità avrei dovuto spedire la merce.
Non avendo ricevuto nessuna risposta, in data 08/08/2024, ribadivo che il rimborso sarebbe dovuto essere di € 69,00 e che le spese di restituzione merce danneggiata dovevano essere a vostro carico.
Il giorno successivo, ribadivate la vostra posizione di politica di acquisto e reso del prodotto e che i costi di spedizione merce al cliente non erano rimborsabili, ricordandomi che avevo 14 giorni per effettuare il reso, ma non era un reso per ripensamento o altro, ma bensì un reso per merce danneggiata.
Ovviamente vi ho scritto contestando quanto comunicatomi, segnalandovi che Legge prevede il rimborso totale dell’importo pagato e che le spese di reso per prodotto difettoso NON sono a carico del cliente, oltre a proporvi di spedire la merce con raccomandata ad un costo di € 7,45 così che il totale da rimborsare sarebbe stato di € € 76,45, questo perché non mi stavate comunicando come rispedire la merce.
Mi rispondevate che non spetta al cliente informarvi sulle vostre politiche aziendali, dimenticandovi che esisteste il codice del consumatore e precisamente l’articolo 135 bis, spiegandomi che il rimborso sarebbe stato di € 59,00 perché avreste detratto i costi di spedizione di reso del prodotto e che spetta al cliente stabilire l’importo dal rimborsare, ribadendo che il prodotto non era arrivato danneggiato o difettoso e che dopo giorni di utilizzo risulta danneggiato, oltre a non essere vero quanto da voi affermato sul danneggiamento degli orecchini, vi siete dimenticati che esiste anche la garanzia sui prodotti venduti che è di 2 anni. Particolare il metodo che avete proposto per rispedire la merce: tramite Poste Italiane e che non avrei pagato nulla al momento del reso. Secondo la vostra politica aziendale, il cliente di reca presso un ufficio di Poste Italiane, consegna un pacco e non paga nulla per la spedizione.
In data 19/08/2024 ho provveduto a inviarvi la merce con un’Assicurata al costo di € 9,15 (vedi allegato); questa vi è stata consegnata il 20/08/2024 (vedi allegato) e in data 11/09/2024 avete emesso il rimborso, tramite PayPal (vedi allegato), di solo € 59,00 che non prevede nessun rimborso di spese di spedizione sia di invio merce al cliente, sia di invio merce dal cliente al fornitore; a conti fatti ho speso € 78,15 per della merce danneggiata ricevendo un rimborso di solo € 59,00, con una perdita dii € 19,15 a cui non intendo rinunciare.
A conclusione preciso anche che più e più volte vi ho chiesto la fattura di acquisto e mi avete risposto che la ricevuta di PayPal, che riporta “Fattura pro-forma”, n. fattura pro-forma e data fattura pro-forma”, ma questa non è una fattura o documento fiscale similare, pertanto ribadisco nuovamente che desidero ricevere la fattura o documento fiscalmente valido e, nel caso non siate in grado di emetterlo, quali sono le motivazioni.
Per tutto quanto su precisato chiedo che mi vengano, nell’immediato e comunque non oltre il 18/09/2024, rimborsati € 19,15 a me spettanti.
Attendo un riscontro entro 15 giorni dal ricevimento della presente, valendo la stessa quale messa in mora ai sensi e per gli effetti dell’art. 1219 c.c.; se così non dovesse avvenire, è mia intenzione far valere i mie diritti nelle sedi opportune.
Cordiali saluti.
Lalla