Buongiorno, nel mese di settembre ho prenotato un volo per 2 persone da Catania a Bergamo per il 5 di novembre 2023. Il 20 di ottobre 2023 ho avuto un incidente sul lavoro che mi ha procurato la frattura di 2 vertebre sacrali con prognosi di 30 giorni e l'indicazione di riposo assoluto, incidente che chiaramente ha prodotto la mia impossibilità di godere del viaggio programmato.Il 27/10/2023 mi metto in contatto con il vostro Servizio Clienti che mi spiega che per malattia grave c'è la possibilità di poter richiedere un rimborso dei biglietti per me e la mia compagna compilando il form presente sul sito. Nella stessa giornata invio la richiesta corredata dal referto di dimissione del Pronto Soccorso con tutte le indicazioni. Sempre nella stessa giornata ricevo una risposta da parte vostra (richiesta registrata n. 42200817) che mi dice che il mio tipo di malattia non rientra nella lista di malattie gravi che lo prevedono (noto che nel menu a tendina che si apre nel form come tipo di malattia da selezionare risulta nella lista gamba rotta, sicuramente meno grave di 2 vertebre fratturate ma comunque evidentemente da parte vostra considerato come infortunio più serio, mi domando chi stila queste liste e con quale metro di giudizio decide il coefficiente di gravità di una o altra malattia).Sempre nella giornata del 27/10/2023 provo un altro tentativo di invio reclamo (riferimento n. 42210620, tutte le mail con i riferimenti sono disponibili per essere visionate) spiegando la situazione che causerà la mia impossibilità a volare e il motivo della giustificata richiesta di rimborso. La vostra risposta è da risponditore automatico in cui mi si indica i link diretti per fare il check-in, per mandare una richiesta di rimborso per malattia grave (sempre lo stesso form) o per avere un cambio data o una lettera in cui si attesta che non ho volato.Da ulteriori ricerche on line trovo l'indirizzo PEC della vostra sede legale in Italia (fritaly@legalmail.it).In data 29/10/2023 decido di mandare una PEC all'indirizzo succitato descrivendo i fatti su-riportati che motivano la richiesta del mio rimborso, citando tra l'altro l'Art. 945 del codice di navigazione formulato nel dl 96 del 09 maggio 2005 che dice testualmente: (Impedimento del passeggero). Se la partenza del passeggero e' impedita per causa a lui non imputabile, il contratto e' risolto e il vettore restituisce il prezzo di passaggio gia' pagato. Se l'impedimento riguarda uno dei congiunti o degli addetti alla famiglia, che dovevano viaggiare insieme, ciascuno dei passeggeri puo' chiedere la risoluzione del contratto alle stesse condizioni., terminando la mail chiedendo di rivedere la decisione sulla mia richiesta di rimborso.Ad oggi non ho ricevuto alcuna risposta da parte vostra, nonostante ci siano tutti i margini per avere riconosciuto il rimborso dei biglietti acquistati presso di voi. Vi invito dunque ancora una volta a procedere immediatamente al rimborso dovuto mediante riaccredito sulla carta utilizzata per effettuare l'acquisto.Resto in attesa di un vostro pronto riscontro.