Salve,
abbiamo acquistato dei mobili al negozio di Catanzaro, in particolare un mobile da fissare a parete,nei colloqui avuti al punto vendita di Catanzaro abbiamo detto essere in cartongesso, e ci è stato detto che se rinforzavamo la parete non c erano problemi, capiamo che quanto suddetto sono conversazioni orali e non scritte e quindi per tanto non dimostrabili. Ciononostante in fede, e chiaramente senza possibilità di lucro, assicuriamo che il discorso è stato da noi aperto ed al punto vendita ci hanno detto di rinforzare adeguatamente la parete (costo ed opera tra l'altro sostenuto); non ci è stato detto che per politica non montate su parete di cartongesso e logicamente per nostra tutela invece di rifare un cartongesso avremmo alzato un muro o non richiesto e interamente pagato il montaggio.
Detto ciò è allo stesso modo vero che non troviamo da nessuna parte (ne preventivo ne fattura), che il mobile non vada montato su parete in cartongesso; dove finisce il diritto del consumatore di ricevere informazioni chiare, complete e veritiere sui prodotti o servizi? (diritto alla trasparenza del cliente, altro non è che uno dei diritti fondamentali del cliente normato dall'art. 2 del "codice del consumo" ).
Inoltre l'art. 5 del suddetto codice, stabilisce il diritto ad un adeguata informazione "tali da assicurare la consapevolezza del consumatore"; cosa che non è avvenuta, procurando un asimmetria informativa a nostro discapito.
Ricapitolando, abbiamo preferito la vostra insegna (a competitor altrettanto competitivi come Ikea e Leroy m.), abbiamo pagato mobili, spedizione e montaggio e ci ritroviamo a dover pagare altri montatori, avere dei mobili da montare in giro per la casa mentre gli operai devo finire gli ultimi lavoretti, stiamo posticipando l'apertura della casa vacanza (dove sono allocati i mobili) e cosa più fastidiosa ci sentiamo dire: "per politica non montiamo su cartongesso" o "non è scritto da nessuna parte che al punto vendita ne avevate parlato"... abbiamo perfettamente capito le Vostre giustificazioni ma ci auguriamo che anche Voi comprendiate le nostre (palesemente lontani dal cercare di lucrare o fare i furbi anzi decisamente in perdita).
Crediamo che si sia creata una sfortunata coincidenza di eventi (avete pure uno spunto di miglioramento circa le pratiche informative dei pdv), voi non avete dato evidenza ad una adeguata informazione (ledendo nel nostro caso un diritto fondamentale).
In base a quanto suddetto e dimostrando che non vi è volontà di "lucrare" ma si parla solo di principi, chiediamo solo il rimborso del montaggio o di dividerci la perdita chiedendo almeno il rimborso del 50% del semplice montaggio (tralasciando tutti i danni correlati) a dimostrazione di serietà e per addolcire un minimo il danno comunque subito.
Speriamo in una Vostra professionale risposta che ci permetta di "piangere con un occhio solo" come si suol dire e chiudere una diatriba fastidiosa che ci fa sentire senza diritto di parola (paga, stai zitto, fatti tuoi..).
Cordialità.