A febbraio ho acquistato un divano (prezzo decisamente impegnativo, ben lungi dalle numerose e continue pubblicità televisive), venduto con professionalità dal venditore (tanto che avevo fatto una recensione su di lui molto positiva).Oggi ho ricevuto il divano ed ecco la sorpresa: letto e doppio con relax entrati tranquillamente, mentre l'elemento angolare (apparentemente il meno ingombrante e grosso), data la forma quadrata, non passa dalla porta. Lunghe riflessioni con i trasportatori (gentili e disponibili) che prospettano come unica possibilità la carrucola con corde. Peccato che abbia un sovrapprezzo di 120 euro. Contatto Poltrone e Sofà e trovo un muro, totale, altro che le pubblicità con tanti sorrisi al servizio dei clienti.Iniziano a dirmi che era mia responsabilità controllare le misure: falso. Io ho dichiarato che l'accesso al mio appartamento era agevole, come dimostra l'ingresso del divano letto matrimoniale e dell'altro elemento (nonché 22 anni di letti, cabina armadio, cucina, elettrodomestici, tutti passati dalla porta, che è una porta normalissima, con misure standard). Il venditore non ci ha in alcun modo preavvertiti della possibilità che l'elemento angolare potesse non entrare dalla porta d'altronde, è solo la forma a rendere impossibile il passaggio, non certo le misure, inferiori agli altri elementi. Dovrò essere contattata venerdì dal venditore (che immagino in questi due giorni sarà ben istruito dai suoi responsabili) e dunque sarà la nostra parola contro la sua ma il foglio del contratto parla chiaro: io ho dichiarato l'accesso agevole ed è così. È compito di chi vende e lavora con misure e forme prevedere problemi di questo tipo. Io ho pagato un trasporto e con questo -fermo restando che l'accesso al mio appartamento è agevole come dimostra l'ingresso dei due altri elementi, più lunghi- ritengo di aver diritto al servizio, senza alcun ulteriore sovrapprezzo. È problema del venditore e della ditta di trasporti considerare tutte le eventualità e, nel caso, alzare anche solo di 10 euro il costo del trasporto, in modo da avere, di trasporto in trasporto, quasi sempre un vantaggio economico e, in pochi casi legati a qualche elemento 'strano', far fronte a dinamiche diverse, potendo contare su un 'tesoretto' derivante dai trasporti 'normali'. Ma pensate a una anziana che paga il suo divano e poi si trova a dover pagare , 'rea' di che cosa? Di avere una porta di casa normale? Qual è la colpa, mia e di qualsiasi altro cliente? Abbiamo dichiarato il falso? No. La porta è normale, l'accesso agevole. Il problema è dell'elemento angolare che, con misure anche inferiori agli altri, ha forma che rende impossibile giocare con le diagonali. Dunque? Il problema sarebbe stato da considerare da parte di chi i divani li vende, da parte di chi con le misure lavora, non da parte di un cliente che da quella porta ha visto entrare, in vent'anni, qualsivoglia mobile e elettrodomestico. Ripeto: aumentino di 10 euro il trasporto e con questo piccolo surplus coprano i casi in cui si renda necessario l'uso di corde o addirittura piattaforma. Far pagare 120 euro in più al cliente è una truffa, oltre che un evidente controsenso per un'azienda che a suon di pubblicità sembra 'regalare' i propri articoli (nella fattispecie, io ho acquistato un divano da quasi 4000 euro: 120 euro forse sarebbero stati ampiamente compresi in questa cifra importante, senza alcuna offerta né sconto). Ma evidentemente l'attenzione per il cliente è solo sulla carta, anzi, in TV e alla radio, mentre la realtà è tutt'altra. Ne prendo atto e comunico a Altroconsumo (di cui sono socia) e a vari media quanto qui riportato, così che si sappia qual è il vero trattamento riservato da Poltrone e Sofà (immagino sempre la nonnina che attende il divano dopo aver pagato il trasporto e si vede chiedere 120 euro). E a proposito dei 120 euro: sono stati pagati in contanti (con relativo prelievo allo sportello uscendo appositamente) perché non è risultato possibile né pagamento con bancomat (ormai il pos portatile lo hanno anche quelli che consegnano le pizze) né con assegni. A me non è stato rilasciato alcunché in merito al pagamento del servizio. I trasportatori (che, immagino, eseguono quanto loro ordinato) mi hanno detto che mi arriverà poi la fattura: invio questo dettaglio al Ministero delle finanze, che sarà felice di sapere che un'azienda che spende milioni in pubblicità utilizza poi esclusivamente i contanti (senza alcuna fattura emessa in contemporanea) per il servizio di trasporto. Complimenti. Non solo vengono estorti 120 euro in modo capzioso ma anche in modo che si concretizzi un'evasione (la fattura va emessa in concomitanza col pagamento). Anche su questo è stato molto illuminante acquistare per la prima e ultima volta da Poltrone e Sofà: chi di dovere farà i controlli del caso su questo strano giri di contanti.