Buongiorno, in data 8 febbraio 2025 ho spedito ad un indirizzo olandese una busta con posta prioritaria internazionale, cioè col codice che dovrebbe permettere la tracciabilità fino al confine italiano, come da spiegazioni sul vostro sito. Il codice della spedizione è 5IVC0047411924. Avendo utilizzato più volte questo servizio so che il tracking sul vostro sito non funziona praticamente mai (risulta sempre al primo stadio della lavorazione) ma finora questo tipo di spedizioni sono sempre giunte a destinazione abbastanza velocemente.
La busta in questione invece non è mai arrivata al destinatario e così in data 5 marzo contatto l'assistenza al numero 803160, dove mi vengono richiesti tutti i dati, sia miei che del ricevente e viene aperto un ticket con codice 8014161982; mi viene riferito che al momento non possono darmi notizie certe e che devono essere fatte delle verifiche, ma che avrei ricevuto risposta entro una settimana al massimo. Dopo aver atteso una settimana ricontatto l'assistenza allo stesso recapito telefonico e lì mi viene riferito da altro operatore che non è possibile avere risposte a breve termine in quanto come Poste avete 45 giorni di tempo per rispondere. Resto meravigliata in quanto so bene che per ciò che riguarda la pubblica amministrazione normalmente il termine per una risposta è di 30 giorni, ma mi adeguo e attendo. In data 22 aprile, dopo 45 giorni abbondanti, ho deciso di richiamare nuovamente l'assistenza; mi risponde un nuovo operatore (n. 3449) che afferma ci vogliano più di 45 giorni ma non sa quanti (sono certa che esista un regolamento che definisce tale termine) e mi fornisce l'indirizzo mail servizio.clienti@posteitaliane.it a cui ho scritto riportando quanto esposto finora. Mi stupisce che su 3 persone con cui ho interagito, non solo non ci sia una concordanza nelle risposte ma che nessuno conosca nemmeno i termini o le informazioni corrette da fornire all'utenza. In ogni caso non avendo ancora nessuna notizia della spedizione, che ero ben conscia essere ormai smarrita, chiedevo quantomeno di sapere, con prova documentabile, se questa busta avesse oltrepassato il confine.
Passi che il tracking sul sito non funzioni (anche se è assurdo fornire un servizio parzialmente tracciabile che in realtà tracciabile non è) e che il codice sia praticamente inservibile, ma visto che c'è una differenziazione anche in termini di prezzo tra la posta standard e la prioritaria internazionale, presumevo che esistesse almeno un sistema interno per vigilare sul percorso delle spedizioni con codice, quindi dopo due mesi dall'apertura del ticket ritenevo legittimo per me ottenere una risposta anche per riferire in termini definitivi alla persona che stava aspettando notizie in Olanda.
In data 24 aprile ricevo questa risposta no reply:
Richiesta numero: 6249385566
Gentile Cliente,
in riferimento alla sua segnalazione con Oggetto: «5IVC0047411924» del giorno 22/04/2025, siamo spiacenti che il servizio offerto non abbia rispettato gli standard di qualità attesi. Inoltre, trattandosi di un prodotto di posta non tracciata, non è stato possibile avviare ulteriori indagini per stabilire le cause del disservizio lamentato.
Riteniamo utile informarla che per questa tipologia di invii non è previsto alcun rimborso.
La ringraziamo per la segnalazione che ci dà la possibilità di monitorare il servizio ed intervenire su eventuali criticità.
Cordiali Saluti
Assistenza Clienti Retail
Rifletto qualche giorno se rispondere o meno utilizzando nuovamente la mail del servizio clienti perchè ormai è una questione di principio, quindi il 29 aprile scrivo ancora, facendo notare che sul sito di Poste Italiane, alla pagina dedicata al servizio "Posta Prioritaria Internazionale" è presente la sezione riguardante proprio le modalità e le diverse opzioni per la ricerca/verifica delle spedizioni fino al Centro Scambio Internazionale tramite il codice fornito, e a testimonianza allegavo alla mail screenshot della sezione in questione.
Sempre nella stessa pagina è possibile trovare nuovamente conferma della tracciabilità nella sezione "Affrancatura" dove è ben evidenziato in grassetto la frase "etichetta con codice bidimensionale (2DComm), tramite la quale potrai verificare l’arrivo dell’invio al Centro di Scambio Internazionale di Poste Italiane".
Ancora nella stessa pagina alla sezione "Servizi disponibili on line e da app" è specificato, riferendosi a chi ha un account registrato: "Puoi controllare il tuo invio direttamente nell'area degli invii effettuati. Il servizio è attivo 24 ore su 24" con differenziazione oraria a seconda della modalità di pagamento effettuata.
Quindi per ben 3 volte su questa pagina del Vs. sito viene asserita la tracciabilità, seppur parziale, di questa tipologia di spedizione.
Non volendo, ma purtroppo devo, ribadire che pur accedendo da questa pagina direttamente al link del tracking non è mai stato possibile tracciare nessuna delle spedizioni effettuate con questo servizio, mi sembra che tra la Vs. risposta e quanto illustrato sul Vs. sito ci siano delle enormi incongruenze; siccome lungi da me ipotizzare forniate informazioni false pubblicamente, dove sta l'errore? Direi che sarebbe il caso di indagare e risolverlo, fornendo istruzioni rispondenti al reale, quali e comunque esse siano.
In ogni caso, come già sottolineato più volte anche telefonicamente e nella precedente mail, non sono qui a chiedere un rimborso in quanto so bene di non avere i termini per richiederlo, ma mi occorre sapere se è avvenuto ciò che dichiarate nelle Vs. informazioni sul servizio, cioè se la spedizione in questione è giunta al Centro Scambio Internazionale con relativa prova documentata.
Fintanto che dichiarate pubblicamente che ciò sia possibile e io ho pagato il servizio anche in funzione di questa opzione (altrimenti non ha senso promuovere un servizio prioritario, tanto vale pagare una standard), sia un mio diritto avere il relativo riscontro.
In conclusione di questa seconda mail auspicavo una risposta maggiormente esaustiva; ebbene avendo richiesto conferma di ricezione e lettura, ho scoperto che la mia mail è stata direttamente cestinata senza nemmeno essere aperta. Complimenti per l'educazione e come si suol dire oltre il danno la beffa.
Ormai non conta più nemmeno il riscontro richiesto sulla specifica spedizione, credo sia ben più importante e corretto (se non si può effettivamente fornire il servizio dichiarato) che rettifichiate le informazioni fornite sul sito per la spedizione in questione, dato che palesemente non rispondono al vero, quindi ho deciso di contattarvi tramite Altroconsumo anche nell'ipotesi che si prefiguri uno dei casi definiti dall'articolo 21 comma 1 del D.Lgs. 206/2005 (Codice del Consumo) come pratiche commerciali ingannevoli.
Non so che risposta augurarmi a questo punto, certo mi aspetto una maggiore correttezza e rispetto del diritto mio e degli altri consumatori ad avere esattamente il servizio pagato sulla base di quanto da voi dichiarato.
Buon lavoro.