Gentili Signori buongiorno. Da mesi a causa pensionamento del portalettere di zona, tutta la corrispondenza di Poste Italiane, raccomandate comprese non mi viene recapitata regolarmente-con tutti i disagi che ne conseguono dal momento che io sono soggetto disabile portatore d'handicap.
Ho contattato l'ufficio di smistamento postale competente territorialmente che fa capo ad un altro comune più grande confinante con il mio-dal quale partono tutti i portalettere.
Alla persona di mia fiducia recata sul posto, la responsabile di recapito ha risposto che il disservizio in atto, è causato dalla non regolare allocazione della cassetta postale ubicata a soli 10 metri dalla pubblica via -su stradella privata , pertinente al residence condominiale ove vivo. Con il precedente portalettere ( come tutto il personale auto/moto munito) non avevo di questi problemi ; lo stesso svolgeva il proprio lavoro in maniera egregia. Anche in qst caso la responsabile di recapito territoriale competente-mi faceva sapere anche in maniera sgarbata e compiaciuta-che il precedente portalettere "Mi faceva un favore" (descrivo la frase propriamente riferita, alla mia persona) poichè le cassette postali a suo dire vanno collocate esclusivamente sulla pubblica via. Il residence non ha servizio di portierato e per sua conformazione, non c'è possibilità di collocare tutte le cassette sulla pubblica via ( spazio esterno limitato) per cui per agevolare la consegna della corrispondenza postale si decideva ( condominio tutto concorde) di lasciare il cancello d'ingresso sempre accessibile ed anche carrabile, alla stradella privata di accesso ad altre cassette postali a circa 10metri. Modalità con il precedente portalettere acquisita per anni ed ora stravolta. Inoltre nelle norme emanate da Poste Italiane che disciplinano il recapito leggo la frase seguente: "Normalmente le cassette postali vanno ubicate sulla pubblica via , che delimita la proprietà privata, oppure in luogo LIBERAMENTE ACCESSIBILE previo accordi con ufficio postale competente" ....La norma creata da Poste Italiane si commenta nella specie dei fatti, da sè. Ma c'è di più, nei disservizi ormai divenuti cronici ed insostenibili. Poichè anche la posta raccomandata mi tornava al mittente ( sotto la dicitura manoscritta "irreperibile" -per la motivazione legata alla cassetta) ho eseguito il 10-07-2024 un primo reclamo scritto come previsto da Poste Italiane, e pur di avere un servizio di recapito "decente" e non frutto di discriminazioni ed inutili prese di posizione unilaterali operate dalla responsabile di recapito territoriale-a mie spese ho aperto il servizio "seguimi" presso un altro ufficio postale della mia zona, servendomi di un altro indirizzo presso parenti -ripeto pur di avere un recapito ricezione posta cartacea -in condizioni accettabili. Ma anche in qst caso dal 26 luglio 2024 non ricevo alcunchè persino all'indirizzo seguimi e con l'aggravante di un servizio con pagamento anticipato di fatto :inesistente. Per cui mio malgrado, vista la cronicità del disservizio non più tollerabile -ho eseguito un secondo reclamo scritto nei modi d'uso -per mancato svolgimento del servizio seguimi. Entrambi i reclami ancora in data odierna non hanno avuto risposta alcuna da Poste Italiane ed i disservizi prosperano ancora. In uno Stato di diritto ove l'abbattimento delle barriere architettoniche ( io sono disabile certificata con difficoltà motorie) è legge -mi lascia davvero sconcertata e basita l'operato del tutto arbitrario della responsabile di recapito maggiore indiziata. Entrando nel merito della questione-visto il silenzio tombale ormai protratto da mesi di Poste Italiane-ho chiesto parere ad un legale di mia fiducia .Benchè abbia ragioni di diritto sacrosante eventuale causa ha dei costi di anticipazione per me insostenibili, solo per avvalersi di diritti calpestati dalla negligenza di pochi. Lo stesso direi molto onestamente mi ha suggerito il Vs appoggio. Mi riservo altre notizie e documentazioni occorrenti. Cordiali saluti.
Maria Carmelina Garrisi