Spett. Decathlon,
in data 6 ottobre 2025, ho acquistato presso il Vostro negozio online [Ordine N. IT4ZU4DW87P2], pagando contestualmente l’importo di 199 €, un tavolo da ping-pong destinato come regalo di compleanno per mio nipote (nato il 16 ottobre 2014), a cui non è stato possibile consegnarlo.
Il pacco è stato accettato con riserva, in quanto visibilmente danneggiato al momento della consegna, avvenuta in data 15 ottobre 2025; il 16 ottobre 2025, una volta aperto, si è constatato che anche il prodotto all’interno risultava danneggiato e non utilizzabile a causa di danni a uno spigolo di tutti e tre i pezzi che compongono il tavolo.
Ho immediatamente scritto, richiedendo la sostituzione del tavolo con allegate 6 fotografie, al Vs. Servizio Clienti, che mi ha risposto con mail dello stesso 16 ottobre, confermando che la mia richiesta era stata registrata con il codice 251016-004029. In data 17 ottobre 2025, avendo provato invano ad avere una risposta al Vs. Numero Verde 0399007550, ho scritto una richiesta al Vs. numero WhatsApp 3399958787, senza avere riscontro.
Non avendo ricevuto alcuna risposta, in data 21 ottobre 2025 ho eseguito la richiesta di reso, allegando nuovamente le 6 fotografie.
In data 24 ottobre 2025, in assenza di riscontri in merito alla pratica di reso, ho scritto al nuovo numero WhatsApp 0399007900 del Vs. Servizio Clienti, che mi richiesto nuovamente le foto, subito inviate per la terza volta.
In data 28 ottobre 2025, mi avete comunicato via WhatsApp la proposta di tenere il prodotto con un rimborso di 50 €, da me immediatamente rifiutata con la motivazione “Mi spiace, ma non essendo una questione estetica, bensì un danno agli angoli che compromette l’utilizzo del tavolo da gioco del ping-pong, preferisco fare il reso e acquistarne un altro”. Avete poi ribadito la stessa proposta via e-mail in data 30 ottobre, con mia identica risposta.
In data 3 novembre 2025, mi avete comunicato via e-mail la proposta di tenere il prodotto con sconto del 50% sull'importo dell'ordine, da me immediatamente rifiutata con la motivazione “ASSOLUTAMENTE NO NO NO!!! Come devo dirlo che il tavolo è stato danneggiato nel trasporto su 3 spigoli e non va bene per giocare? Questa mia risposta vale come avvio di un ufficiale reclamo per inadempienza da parte di Decathlon.”
In data 6 novembre 2025 via e-mail e in data 8 novembre via WhatsApp, mi avete comunicato che non è possibile procedere con il reso, e che l’unica opzione per ottenere un rimborso sarebbe la distruzione del tavolo a mie spese, fornendo poi prova fotografica dell’avvenuta distruzione.
Ritengo tale proposta assurda e inaccettabile.
Se Decathlon o il suo fornitore ritengono necessario distruggere il prodotto, vengano loro a farlo: il tavolo è qui, integro quanto basta per dimostrare il danno, ma inutilizzabile per lo scopo previsto.
In alternativa, dovrei tenermi un tavolo non adatto al gioco in cambio di 50 o 100 euro, mentre voi rifiutate di riprenderlo solo perché evidentemente, una volta restituito, non potreste rivenderlo.
Quando verrete a distruggere il tavolo, sarò lieto di documentare con foto e video l’intervento, e – visto che di mestiere mio figlio fa il giornalista e lavora per importanti uffici stampa a livello nazionale – sarà altrettanto lieto di diffondere la vicenda al maggior numero possibile di testate, spiegando come Decathlon gestisce i resi di prodotti danneggiati.
Al di là di ciò, tengo a precisare che la soluzione proposta è contraria alla normativa vigente.
Il Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) prevede chiaramente che, in caso di beni difettosi o danneggiati, il consumatore abbia diritto alla sostituzione, riparazione o rimborso integrale, senza oneri a suo carico.
Non esiste alcun obbligo per il cliente di distruggere il bene, né di fornire prove di tale distruzione.
Pertanto, richiedo formalmente che:
- venga disposto il ritiro del tavolo danneggiato a vostre spese
- venga effettuato il rimborso integrale dell’importo pagato o, in alternativa, la sostituzione con un prodotto nuovo e integro;
- mi venga fornita una risposta scritta entro 7 giorni dal ricevimento della presente.
In caso contrario, provvederò a segnalare la vicenda all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e ad attivare le opportune tutele tramite le associazioni dei consumatori, oltre a valutarne la diffusione pubblica come esempio di cattiva gestione post-vendita, riservandomi in ogni caso la richiesta di risarcimento dei danni morali originati dall'incresciosa situazione descritta.
Distinti saluti.
Gianni Tamagnone
gianni.tamagnone@outlook.com
Torino, 10 novembre 2025
Allego 6 fotografie relative al pacco e al tavolo danneggiati e alcune mail / messaggi WhatsApp a corredo del presente reclamo (restano a disposizione tutti i msg WhatsApp scambiati e la cronologia delle numerose telefonate tutte prive di risposta )