Gentile Altroconsumo,
desidero segnalare una situazione anomala e potenzialmente scorretta relativa a comunicazioni ricevute da Fire S.p.A., che dichiara di agire per conto di PayPal.
In data 26/09/2025 ho ricevuto un’email proveniente dall’indirizzo fire.operational.paypal@fire.eu
, contenente una richiesta di pagamento di € 672,07 per presunte “fatture insolute” risalenti al 2018.
A titolo di prova, allego copia dei documenti ricevuti (intimazione di pagamento e un estratto conto PayPal) che ritengo non autentici o comunque privi di valore probatorio, poiché le operazioni contestate risalgono a oltre 7 anni fa e risultano prescritte ai sensi dell’art. 2946 e seguenti del Codice Civile.
Specifico inoltre che nel 2018 avevo richiesto a PayPal rimborsi per operazioni non autorizzate, regolarmente accreditati sul mio conto PayPal e poi trasferiti sul mio conto bancario. Non ho mai avuto un conto PayPal con saldo negativo né un contratto di credito con la società.
Ho già inviato in data 06/10/2025 una PEC di contestazione formale all’indirizzo ufficiale fire@pec.fire.eu
, eccependo la prescrizione e negando ogni debito.
Ciononostante, ritengo opportuno segnalare ad Altroconsumo questa condotta per valutare l’eventuale scorrettezza commerciale o tentativo di recupero indebito, anche alla luce del fatto che le comunicazioni non provenivano inizialmente da canali PEC ufficiali.
Chiedo che venga esaminato il mio caso e che, se ritenuto opportuno, Altroconsumo intervenga nei confronti di Fire S.p.A. e/o PayPal Europe S.à r.l. per chiarire la natura di tali comunicazioni.