Scrivo in qualità di socio iscritto. Il pagamento del quale chiedo il rimborso riguarda un ordine on line effettuato da mia moglie e pagato tramite il mio conto Paypal.
I fatti:
L’ordine venne effettuato in data 27/11/2024 sul sito di Fitporn, utilizzando l’account di mia moglie Anna Mazza ivi registrato. (Allegato 1)
Nei dati di tale account era registrato l’indirizzo di residenza e consegna in Viareggio – piazza Massimo D’Azeglio 617b.
Al medesimo indirizzo era stato consegnato da Fitporn un precedente ordine il 7/11.
Con mail del 27/11/2024 Fitporn confermava di aver ricevuto il nuovo ordine, riferendolo a diverso indirizzo e precisamente in Viareggio – via Paolina Bonaparte 200. Immediatamente mia moglie rientrava sul sito e rettificava tale indirizzo, mai da lei comunicato.
Nonostante ciò, l’ordine venne inviato, tramite il servizio Amazon Shipping, all’indirizzo errato.
Poiché la casa era deserta, il corriere chiamò telefonicamente mia moglie, la quale chiarì di risiedere altrove e indicò verbalmente l’indirizzo esatto. Il corriere affermò di non potere variare la destinazione che gli era stata imposta e che occorreva contattare il venditore per le rettifiche del caso.
Così fece mia moglie, attraverso un fitto scambio di chat via Whatsapp (allegato 2).
Fitporn sostenne di non potere cambiare le istruzioni di consegna e suggerì di trovare qualcuno che ritirasse il pacco all’indirizzo errato.
Va precisato che l’indirizzo di via Paolina Bonaparte era la nostra precedente residenza, che esso corrisponde a una abitazione unifamiliare, ceduta a una coppia che la usa soltanto come seconda casa e, quindi, è in prevalenza disabitata in questa stagione.
Per cercare di dare buon fine alle operazioni di consegna, mia moglie contattò una vicina, la informò della circostanza e ne fornì i riferrimenti a Fitporn, che assicurò di avere conseguentemente informato il vettore (vedi allegata trascrizione delle chat nell’allegato 2).
Il giorno 2/12 Amazon shipping concluse il servizio affermando di aver lasciato il pacco all’indirizzo di via Paolina Bonaparte 200 in Viareggio, consegnandolo alla reception con firma di ritiro.
Ricevuta tale notizia, mia moglie e lo scrivente ci attivammo per verificare dove fosse finita la merce.
Come ricordato, in via Paolina Bonaparte 200 non vi era nessuno nella data indicata, né, essendo abitazione privata individuale, vi è alcuna reception. La vicina da noi allertata, residente al civico 198 della medesima via, non era mai stata richiesta di ritiro dal vettore per conto di mia moglie. Al civico 202 altrettanto non risultano contatti di vettori nella data indicata. Al civico 204, ove ha sede un laboratorio dentistico – unica unità immobiliare dotata di reception nelle vicinanze – non era stato ricevuto alcun pacco.
I fatti riferiti sono stati personalmente da me accertati il giorno 3/11, cioè quello successivo alla notizia della pretesa consegna.
Accertato che ci era impossibile reperire il pacco, avviammo reclamo presso Fitporn con la diffida inviata via PEC lo stesso 3/12/2024 (Allegato 3).
Successivamente il reclamo venne attivato anche sul servizio “protezione acquisti” di Paypal. Sul medesimo avvenne uno scambio di comunicazioni (trascrizione in allegato 4) dalle quali appare evidente il rifiuto della società venditrice di riconoscere il mancato adempimento contrattuale per omessa consegna della merce ordinata e pagata.
Pertanto, chiedo al servizio legale di Altroconsumo di intervenire per l’ottenimento del rimborso pari a quanto pagato in euro 83,69.