Buongiorno,
mi rivolgo a voi per segnalare una situazione che, a mio avviso, costituisce una pratica commerciale scorretta da parte di Apple.
Ho acquistato un iPhone 16 Pro nel mese di novembre 2024. Nel corso del mese di settembre 2025, il dispositivo ha iniziato a manifestare un grave malfunzionamento: riavvii continui ogni pochi minuti (circa ogni 5 minuti), che secondo la diagnosi effettuata presso un Apple Store sono dovuti a un guasto alla scheda madre.
Mi sono recata presso il punto vendita Apple per richiedere assistenza in garanzia, trattandosi chiaramente di un difetto di conformità coperto dalla garanzia legale ai sensi del D.lgs. 206/2005 (Codice del Consumo), che garantisce al consumatore il diritto a una riparazione gratuita per i difetti presenti entro due anni dall'acquisto.
Tuttavia, mi è stato negato l’intervento in garanzia in quanto il dispositivo presenta una crepa sul vetro posteriore, che non ha alcuna correlazione tecnica con il malfunzionamento della scheda madre. Mi è stato riferito che per poter accedere alla riparazione in garanzia della scheda madre, devo prima pagare €198 per la sostituzione del vetro posteriore.
Ritengo questa condotta illegittima e vessatoria, in quanto:
Il danno estetico (vetro posteriore crinato) non è la causa del guasto alla scheda madre.
Il rifiuto di eseguire la riparazione in garanzia per un difetto coperto, condizionandolo alla riparazione di un danno non collegato, viola il principio di proporzionalità e buona fede contrattuale.
Tale comportamento è in contrasto con quanto previsto dal Codice del Consumo, in particolare dagli articoli 128-135, che regolano la garanzia legale di conformità.
Alla luce di quanto esposto, vi chiedo gentilmente di prendere in considerazione questo caso per una segnalazione e, se ritenuto opportuno, per un intervento volto a tutelare i diritti dei consumatori nei confronti di pratiche simili.
Resto a disposizione per fornire copia dello scontrino, documentazione diagnostica o eventuali ulteriori informazioni utili.
Cordiali saluti,
Veronica Faccenda